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5 libri che appena pubblicati non hanno avuto successo diventati poi bestseller

Alcuni libri che oggi consideriamo classici quando vennero pubblicati per la prima volta subirono durissime critiche. Ve lo sareste mai aspettati?

MILANO – Alcuni libri che oggi consideriamo classici della letteratura quando vennero pubblicati per la prima volta subirono durissime critiche. Ve lo sareste mai aspettati? Vere e proprie pietre miliari della letteratura che, appena usciti, non hanno destato lo stesso clamore e la stessa reazione di pubblico che sono riusciti ad ottenere con il passare degli anni. Scopriamo insieme quali sono.

 

1. Il signore degli anelli” di J.R.R. Tolkien

Questo libro, riconosciuto universalmente come il padre del genere fantasy, quando uscì per la prima volta nel 1955 le reazioni non furono per nulla entusiastiche. Il “New York Times” definì la sua scrittura la “morte stessa della letteratura” e il “New Republic” disse che era “anemico” e “privo di sostanza”.

 

2. Cime tempestose” di Emily Brontë

Quando uscì per la prima volta nel 1847 molto discordanti furono i giudizi su quest’opera. Da una parte si parlò di una storia “strana e poco artistica”. Altre recensioni mostrano reazioni più estreme: “è un mistero come può un essere umano aver lavorato a un libro come questo senza suicidarsi prima di aver finito una dozzina di capitoli”.

 

3.Il grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald

Questo romanzo venne quando venne pubblicato per la prima volta nel 1922 definito una “storia assurda” e “palesemente priva di importanza”. Nessuno avvertì i lettori che di fronte a loro avevano un grande romanzo americano. Un critico famoso come H.L. Mencken disse che “questo clown che è Fitxgerlad si precipita verso la sua morte i nove brevi capitoli”.

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4. Il giovane Holden” di J.D. Salinger

Molto prima che diventasse il libro cult che amiamo oggi, quando uscì nel 1951 “Il giovane Holden” venne definito “completamente repellente”. Il “New York Times” lo considerava troppo lungo e riteneva che Salinger avrebbe raggiunto la notorietà non grazie a questo romanzo “senza senso” ma per i suoi racconti.

 

5. Lolita” di Vladimir Nabokov

Certo, ci sono persone alle quali “Lolita” non piace neppure oggi, ma nessuno può battere le parole che comparsero sul “New York Times” quando uscì nel 1955: “Lolita è innegabilmente una notizia nel mondo dei libri, peccato che sia una cattiva notizia. Ci sono due ragioni per le quali questo libro non merita l’attenzione di nessun lettore: la prima è che si tratta di un libro noioso nel suo essere presuntuoso, frutto di un’inutile moda; la seconda consiste nel fatto che si tratta di un romanzo ripugnante”.

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