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Paolo Salvadeo (ad Quanta System), ”Le aziende devono fare la loro parte nella valorizzazione dei beni artistici e della cultura italiana”

Promuovere la cultura all'interno ed all'esterno di un'azienda contribuisce a creare una fertilizzazione incrociata a più livelli, e tra ambienti che hanno competenze maturate ed esperienze finalizzate molto diverse tra loro”. E’ quanto affermato da Paolo Salvadeo...

L’amministratore delegato ci spiega in questa intervista quanto la promozione della cultura e la tutela del patrimonio rappresenti un asset fondamentale e strategico per le aziende oggi.

 

MILANO – “Promuovere la cultura all’interno ed all’esterno di un’azienda contribuisce a creare una fertilizzazione incrociata a più livelli, e tra ambienti che hanno competenze maturate ed esperienze finalizzate molto diverse tra loro”. E’ quanto affermato da Paolo Salvadeo, amministratore delegato di Quanta System, azienda leader mondiale nella produzione di laser medicali, industriali e scientifici. Per promuovere la cultura all’interno dell’azienda è stato istituito un bookcrossing aziendale, dove i dipendenti si scambiano libri, lasciandoli a disposizione degli altri, ed è stato creato un house organ divulgativo interno, dedicato anche a tematiche di natura culturale. L’attenzione verso la tutela e la salvaguardia del patrimonio artistico è invece testimoniata dalla donazione da parte di Quanta System di apparecchiature dotate di laser di ultima generazione alle più importanti istituzioni mondiali per il restauro delle opere d’arte, come nel caso del Vaticano e del Metropolitan Museum of Art di New York. L’amministratore delegato ci spiega in questa intervista quanto la promozione della cultura e la tutela del patrimonio rappresenti un asset fondamentale e strategico per le aziende oggi.

Lei oggi ricopre un ruolo di alta responsabilità all’interno di una grande azienda. Se e in che modo la propensione alla lettura e la sensibilità verso cultura e patrimonio artistico l’hanno accompagnata nel corso della sua carriera professionale?

La mia sensibilità, e quella dell’azienda che rappresento, verso la cultura ed il patrimonio artistico, oltre ad essere legate ad un’educazione di natura classica scolastica, traggono di fatto ispirazione dall’importante tradizione culturale del nostro paese, e dal messaggio di bellezza proiettato nei secoli dai grandi maestri d’arte italiani del passato.
La spinta verso la cultura è il valore più importante che ho voluto sempre coltivare in azienda, preservare, e, ove possibile, divulgare, con ogni mezzo a mia disposizione.

 

Quale può essere il ruolo delle aziende nella valorizzazione dei beni artistici e della cultura italiana?

Il ruolo può e deve essere importante.
Personalmente abolirei imposte inutili come l’IRAP, e le sostituirei con un’altra imposta, anche se più limitata, in percentuale, per la conservazione del patrimonio culturale ed artistico.

 

Dal suo punto di vista la cultura è un settore a cui le aziende possono guardare con interesse? Quali possono essere i vantaggi?

Promuovere la cultura all’interno ed all’esterno di un’azienda contribuisce, a mio avviso, a creare una fertilizzazione incrociata (ciò che gli anglosassoni definiscono cross fertilization) a più livelli, e tra ambienti che hanno competenze maturate ed esperienze finalizzate molto diverse tra loro.

 

 

Secondo la sua esperienza, un’azienda potrebbe puntare sulla cultura  per creare spirito di gruppo al suo interno?

La cultura e tradizione sono la nostra eredità. Ciò che unisce e che tiene unito il nostro paese.
Su tematiche dedicate, per cluster, o su scala più generalista, la cultura, nel senso più ampio del termine, può creare valore, ed aumentare lo spirito di gruppo.
Faccio un esempio: un conto è pensare ad un gruppo di venditori che partecipa ad un congresso, e che impiega il proprio tempo libero solo a tavola (un classico), ed un conto è regalare loro un’esperienza culturale, una visita ad un museo, ad uno spettacolo teatrale, o ad un sito archeologico.
Naturalmente, dopo, ma solo dopo, ecco che anche una buona cena non si nega a nessuno. Cena, all’interno della quale magari commentare insieme quello che si è visto, o notato, o imparato.

 

Quali sono le vostre iniziative aziendali e corporate legate alla promozione della cultura?
Molte, ma alcune più efficaci delle altre:
Abbiamo istituito un bookcrossing aziendale, dove i dipendenti si scambiano libri, lasciandoli a disposizione degli altri.
Abbiamo creato un house organ divulgativo interno, dedicato anche a tematiche di natura culturale.
Doniamo laser alle più importanti istituzioni mondiali per il restauro delle opere d’arte (esempi recenti sono il Vaticano ed il Metropolitan Museum of Art di New York).
Siamo in procinto di continuare ad operare nel settore culturale e sociale attraverso una costituenda associazione non profit, che ha la finalità di prendersi cura dei capolavori, di progetti di restauro, ma anche della salute dei più bisognosi, nella convinzione che anche l’uomo sia un capolavoro da curare e preservare.
Attraverso il nostro impegno nel settore dei beni culturali, e con la messa a punto di sistemi laser sempre più sofisticati, intendiamo dare un nostro incisivo contributo nel preservare opere che altrimenti andrebbero perdute per sempre, rilanciando nel tempo quel messaggio indelebile di bellezza che la nostra storia e la nostra cultura ci hanno regalato.

 
3 agosto 2015

 
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