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Bruna Roccasalva, ”Con Peep-Hole vogliamo indagare sul futuro dell’arte contemporanea”

Creare a Milano un luogo dove poter riflettere ed interrogarsi sul ruolo e sul futuro che possono avere le istituzioni d’arte, costruendo nuove strategie culturali e organizzative. Con questi obiettivi nasce nel 2009 Peep-Hole...

MILANO – Creare a Milano un luogo dove poter riflettere ed interrogarsi sul ruolo e sul futuro che possono avere le istituzioni d’arte, costruendo nuove strategie culturali e organizzative. Con questi obiettivi nasce nel 2009 Peep-Hole, l’organizzazione no-profit dedicata all’arte contemporanea fondata da Bruna Roccasalva e Vincenzo de Bellis. Al suo interno, vengono organizzate mostre, workshop, seminari, conferenze, con un focus sugli artisti emegenti ed sulle sperimentazioni conteporanee. In questa intervista Bruna Roccasalva ci spiega come è nato Peep-Hole, la sua mission, i suoi progetti futuri.

Come nasce l’associazione Peep-Hole?

Peep-Hole è un centro d’arte contemporanea che ho co-fondato nel 2009. E’ un ibrido fra gli alternative-space anglosassoni ed i kunstverein tedeschi. E’ nato dal desiderio di creare a Milano un luogo dove poter riflettere ed interrogarsi sul ruolo ed il futuro che possono avere le istituzioni d’arte, e dal desiderio di sperimentare all’interno di una struttura diversa da tutte le altre già presenti in Italia.

Vi siete da poco trasferiti in una nuova sede. Cosa significa per voi avere a disposizione uno spazio più ampio?

Un anno e mezzo fa ci siamo trasferiti all’interno degli spazi della Fonderia Artistica Battaglia di Milano. Abbiamo uno spazio di oltre 300 metri quadri, molto grande. Ciò ha implicato un cambiamento non nella tipologia dei progetti, ma nella scala; in questo modo abbiamo avuto la possibilità di lavorare in maniera più importante con gli artisti. Per tutte le nostre mostre, invitiamo gli artisti a lavorare sullo spazio con un progetto “side specific”, in modo tale che, in questo nuovo spazio, gli artisti abbiano la possibilità di sviluppare progetti importanti e significativi.

Quante mostre vengono allestite all’anno?

Il nostro programma consiste in 4-5 mostre all’anno, dedicate ad artisti italiani ed internazionali, alla loro prima mostra istituzionale in Italia. Inoltre, una delle caratteristiche principali della nostra politica è quella di sviluppare quante più connessioni possibili con altre istituzioni, sia italiane che straniere. Nel corso di questi cinque anni abbiamo lavorato in collaborazione, solo per citarne alcune, con la Kunsthalle di Zurigo, il Museion a Bolzano, il Centro d’arte contemporanea di Vilnius, il Frank Champagne-Ardenne in Francia.

In base a cosa scegliete gli artisti per le mostre?

Il programma è curato da me e Vincenzo de Bellis. Gli artisti sono selezionati in base a quelle che sono le proposte più affascinanti presenti sul mercato, e scegliamo in base al nostro personale giudizio quello che riteniamo essere interessante presentare in Italia. Oltre al programma espositivo, Peep-Hole organizza anche altri tipi di attività come workshop, seminari, conferenze e pubblica un trimestrale contenente scritti d’artista.

26 settembre 2014

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