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Andrea Cane di Utet, ”Puntiamo su qualità, attenzione al digitale e contaminazione tra generi”

Un anno fa la casa editrice De Agostini proponeva ad Andrea Cane un rilancio della linea di saggistica dello storico marchio editoriale Utet, di cui lui è oggi publisher. È stato l'inizio di un'avventura, che ha avuto la sua consacrazione a maggio, al Salone di Torino di quest'anno...
Il publisher della nuova linea di saggistica Utet ci illustra la proposta dello storico marchio editoriale e anticipa i titoli in arrivo, tra cui un libro considerato dal New York Times tra i dieci migliori usciti nel 2012
MILANO – Un anno fa la casa editrice De Agostini proponeva ad Andrea Cane un rilancio della linea di saggistica dello storico marchio editoriale Utet, di cui lui è oggi publisher. È stato l’inizio di un’avventura, che ha avuto la sua consacrazione a maggio, al Salone di Torino di quest’anno. Andrea Cane ci presenta le linee guida della nuova saggistica Utet e ci anticipa le novità per i prossimi mesi.
Come è nata la casa editrice?
Esattamente un anno fa la casa editrice De Agostini mi ha proposto di progettare un rilancio della linea di saggistica da libreria Utet, marchio storico dell’editoria italiana che nasce ai primi dell’Ottocento, grazie all’opera pionieristica dei tipografi-editori fratelli Pomba. Un vero e proprio nuovo inizio, dunque, per il marchio Utet, oggi gestito in libreria da De Agostini Libri. Una bella sfida che ha avuto come trampolino di lancio il Salone di Torino 2013 dove, a metà maggio, ho presentato i nostri primi due titoli, il saggio sulla creatività di Stefano Bartezzaghi “Il falò delle novità” e il volume collettaneo “Dono, dunque siamo”, nato dalla collaborazione con il Festival Dialoghi sull’uomo di Pistoia.
Quali sono i principi guida della linea editoriale?
Fare saggistica di qualità per un pubblico vasto, senza temere i maremoti del mercato del libro, con una marcata attenzione per il mondo digitale (ogni nostra uscita prevede, compreso nel prezzo per gli acquirenti del volume cartaceo, l’ebook in formato ePub) e osando contaminazioni tra i generi…
Tra le prime acquisizione, abbiamo per esempio due titoli a metà tra memoir e filosofia (uno è il nuovo libro di Michela Marzano sull’amore) e un esperimento di graphic non-fiction, “Una mattina mi son svegliato. Cinque storie dell’8 settembre 1943”. Qui Andrea Ventura, illustratore di fama internazionale, e lo storico Mimmo Franzinelli si sono uniti per raccontare, ciascuno con il mezzo espressivo che gli è proprio, cinque vicende emblematiche di personaggi famosi e gente comune all’indomani dall’armistizio.
Ci può presentare le collane principali e qualche titolo esemplificativo?
Più che per collane, preferisco ragionare in termini di one-shot. Le nostre novità non rientrano in un discorso di collana: libri autonomi per temi, impostazione, taglio, ognuno caratterizzato da una “identità” distinta e riconoscibile (anche a livello grafico) – per quanto numerose possano essere naturalmente le “somiglianze di famiglia”.
Fanno eccezione i classici, ovvero le riedizioni con veste grafica rinnovata – e con ebook compreso nel prezzo – dei gloriosi volumi del catalogo storico Utet, che stiamo via via riproponendo all’interno di una collana ad hoc varata a maggio. 
Può farci qualche anticipazione riguardo le novità in uscita nel prossimo autunno?
Per i prossimi mesi abbiamo in cantiere il nuovo libro di Michela Marzano “L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore”, che uscirà a fine agosto e che Michela presenterà a Mantova al Festival Letteratura e a Modena (Festival della filosofia) subito dopo l’estate. Poi un altro esempio di saggio-memoir, il libro di un giornalista culturale del New Yorker che è stato un best-seller in America e in Inghilterra, “Perché il mondo esiste? Una detective-story filosofica”, di Jim Holt: tra i dieci migliori libri del 2012 secondo il New York Times.

7 agosto 2013
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