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A Venezia la mostra fotografica di Willy Ronis

Una grande retrospettiva sul fotografo francese Willy Ronis partirĂ  il 6 settembre 2018 e sarĂ  aperta fino al 6 gennaio 2019 a Venezia, alla Casa dei Tre Oci

MILANO – Una grande retrospettiva sul fotografo francese Willy Ronis, “Willy Ronis. Fotografie 1934-1998“, partirĂ  il 6 settembre 2018 e sarĂ  aperta fino al 6 gennaio 2019 a Venezia, alla Casa dei Tre Oci, dove sarĂ  esposta la piĂ¹ completa retrospettiva mai tenuta in Italia.

La mostra

L’esposizione presenta 120 immagini vintage, tra cui una decina inedite dedicate a Venezia, in grado di ripercorre l’intera carriera di uno dei maggiori interpreti della fotografia del Novecento e protagonista della corrente umanista francese, insieme a maestri quali BrassaĂ¯, Gilles Caron, Henri Cartier-Bresson, Raymond Depardon, Robert Doisneau, Izis, AndrĂ© KertĂ©sz, Jacques-Henri Lartigue e Marc Riboud. Attraverso le sue immagini, Ronis sviluppa una sorta di micro-racconti costruiti partendo dai personaggi e dalle situazioni tratte dalla strada e dalla vita di tutti i giorni, che lo portano a estasiarsi davanti alla realtĂ  e a osservare la fraternitĂ  dei popoli.

 

Lo stile di Ronis

Se è vero che le sue fotografie corrispondono, in una certa misura, a una visione ottimista della condizione umana, Ronis non ne cela l’ingiustizia sociale e s’interessa alle classi piĂ¹ povere. La sua sensibilitĂ  nei confronti delle lotte quotidiane per la sopravvivenza in un contesto professionale, familiare e sociale precario, rivela che le sue convinzioni politiche, militante comunista, lo conducevano a un impegno attivo, attraverso la produzione e la circolazione di immagini della condizione e delle lotte operaie.
Sebbene la maggior parte delle sue immagini piĂ¹ riprodotte siano state scattate in Francia, sin dalla sua giovinezza Ronis non ha smesso di viaggiare e fotografare altri luoghi.
Il suo stile resta intimamente legato al suo vissuto e al suo modo di intendere la fotografia. Non esitava, infatti, a rievocare la sua vita e il suo contesto politico e ideologico. I suoi scatti e i suoi testi raccontano un artista desideroso prima di tutto di esplorare il mondo, spiandolo in segreto, aspettando pazientemente che esso gli sveli i suoi misteri. Ai suoi occhi è piĂ¹ importante ricevere le immagini che andarle a cercare, assorbire il mondo esteriore piuttosto che coglierlo e, da qui, costruire la sua storia.

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