Sei qui: Home » Fotografia » Le vacanze estive degli italiani negli scatti di Massimo Vitali

Le vacanze estive degli italiani negli scatti di Massimo Vitali

Massimo Vitali è il fotografo che meglio ha saputo catturare la società italiana dagli anni Novanta in poi durante le vacanze estive

MILANO – Massimo Vitali è un uomo che ha costruito la sua carriera nel punto in cui terra e acqua si incontrano. Da circa vent’anni il fotografo ha scelto la spiaggia come luogo privilegiato per osservare la società e i suoi cambiamenti, a partire da quegli anni ’90 caratterizzati da un evoluzione identitaria della società. Vitali è riuscito a far vivere un progetto in un periodo in cui non era ancora scatta la moda delle continue foto in spiaggia. E’ così che ha deciso di mettere a disposizione i suoi occhi e il suo obiettivo per documentare quel benessere atteso ed espresso sui volti di tanti italiani.

BEACH SERIES – Era il 1995 quando Vitali decide di dare vita alla sua “Beach Series”. Una raccolta di più di duemila immagini di panormai balneari, raccolti in 22 anni di ricerca. Perchè proprio la spiaggia? Perchè lungo i litorali la gente riesce a raggiungere la giusta tranquillità, comportandosi nel modo più rilassato e naturale possibile. E’ così che in Vitali è scaturito il desiderio di osservare per poi documentare. La spiaggia, dunque, come modo per osservare la gente da vicino. “Sulla spiaggia riconosco alcuni momenti chiave che sono alla base della nostra società: gruppi familiari, rapporti tra coetanei e amici, il cambiamento nella cura e nell’estetica dei corpi, ad esempio più recentemente con il boom dei tatuaggi. Tutti i cambiamenti qui si vedono in modo macroscopico”, dice. Le sue viste panoramiche mostrano persone che interagiscono con il loro ambiente e l’un l’altro: “Emergono rapporti, intrecci di relazioni e anche delle non storie. Ci sono momenti dove anche se sembra non accadere nulla, al mio occhio succedono tante cose”, continua a racconatre il fotografo ad Huffpost.

GLI SCATTI – Ciò che a Vitali davvero importa è la ricerca e la documentazione della società, il tipo di località balneari passa in secondo luogo, in quanto l’essenziale è l’immaginazione e le sensazioni che un determinato posto può suscitare nello spettatore. Dopo ore di ricerca sedentaria prima di passare allo scatto, ciò che esce fuori dalla pellicola della macchina fotografica sono viste panoramiche, litorali affollati da mamme, bambini, anziani, gente di mezza età. A fsre da cornice ombrelloni, costumi, teli, gonfiabili, tavole da surf, scogli, sassi e mari in una geometria varia di diversi colori. Si tratta di fotografie di grande formato, scattate da scogliere o ponteggi alti. “Sulla spiaggia riconosco alcuni momenti chiave che sono alla base della nostra società: gruppi familiari, rapporti tra coetanei e amici, il cambiamento nella cura e nell’estetica dei corpi, ad esempio più recentemente con il boom dei tatuaggi. Tutti i cambiamenti qui si vedono in modo macroscopico”, racconta sempre su Huffpost. Attualmente le sue ricerche si sono spostate anche nelle spiagge del Brasile, Portogallo, Grecia, Croazia e Spagna, sempre alla ricerca di quella naturalezza intrecciata ai continui cambiamenti della società.

© Riproduzione Riservata