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Le fotografie più belle del 2016 secondo la World Photography Organisation

Il 2016 sta per volgere al termine e la World Photography Organisation ha deciso di salutare l'anno scegliendo le fotografie più belle del 2016

MILANO – Il 2016 sta per finire e la World Photography Organisation ha deciso salutare l’anno che sta per volgere al termine stilando una classifica degli scatti più belli del 2016 appartenenti alla macro categoria “Professional” dei Sony World Photography Awards. Per partecipare in qualità di Professional i concorrenti devono creare una serie di fotografie (da un minimo di 5 ad un massimo di 10) attraverso cui raccontare una storia.

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FIRE OF HATRED – Tra le foto scelte dalla World Photography Organisation non poteva mancare uno degli scatti dell’iraniano Asghar Khamseh a cui, proprio nel 2016, è stato conferito l’Iris d’oro (il premio più importante della competizione) per la serie “Fire of Hatred”. La serie, che ritrae le vittime di aggressioni con l’acido, racconta con immagini potenti le drammatiche conseguenze degli attacchi sui volti delle vittime pratica che, come ha sottolineato lo stesso fotografo, oltre all’aggressione fisica mira a distruggere la vita sociale di chi ne è vittima lasciando indelebili marchi non solo sul corpo ma anche nella psiche. La foto scelta ritrae una giovane donna iraniana sfregiata dal marito perchè aveva deciso di divorziare. Nel Giugno del 2011 Somayeh Mehri e sua figlia Raana vengono sfregiate con dell’acido che segnerà per sempre i loro volti e la loro vita.

© Asghar Khamseh, Iran, Winner, Professional Contemporary Issues, 2016 Sony World Photography Awards
© Asghar Khamseh, Iran, Winner, Professional Contemporary Issues, 2016 Sony World Photography Awards

GREETINGS FROM MARS – Vincitrice della sottocategoria “Concettuale” la serie di Julien Mauve è un progetto alla scoperta e l’esplorazione dello spazio, ma racconta anche il comportamento umano di fronte ai paesaggi. I luoghi, scelti accuratamente per la somiglianza con Marte, ritraggono i soggetti in pose normalmente adottate dai turisti. Lo scopo è quello di osservare il modo in cui i protagonisti reagiscono di fronte all’obbiettivo e come, attraverso gli scatti, cerchino di affermare la propria presenza su quella del paesaggio.

© Julien Mauve, France, Winner, Professional Conceptual, 2016 Sony World Photography Awards
© Julien Mauve, France, Winner, Professional Conceptual, 2016 Sony World Photography Awards

LAND OF NOTHINGNESS – Per la sottocategoria “Paesaggi” a vincere è la belga Maroesjka Lavigne con la serie dedicata alla Namibia, uno dei posti meno popolati del mondo. Per scoprire questi aridi paesaggi ci vuole molta pazienza è, infatti, molto raro incontrare altre persone e solo i distributori di benzina, situati in punti strategici, ricordano al viaggiatore che è un paese abitato.

© Maroesjka Lavigne, Belgium, Winner, Professional Landscape, 2016 Sony World Photography Awards
© Maroesjka Lavigne, Belgium, Winner, Professional Landscape, 2016 Sony World Photography Awards
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