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In mostra il mondo visto con gli occhi di Steve McCurry

Il meglio della produzione di Steve McCurry in una raccolta di 100 scatti in mostra al Museo Civico di Sansepolcro dal 28 Giugno al 5 Novembre 2017

MILANO – Il lavoro di Steve McCurry, uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea, torna dopo il successo ad Otranto, ad essere esposto in una mostra che mette in evidenza il successo dovuto a vari aspetti della sua attività. La mostra, dal nome “Steve McCurry.Icons” al Museo Civico di Sansepolcro, è un punto di riferimento per un larghissimo pubblico che nelle sue fotografie riconosce un modo di guardare il nostro tempo. Curata da Biba Giacchetti, raccoglie in circa 100 scatti forse il meglio della sua vasta produzione, per proporre ai visitatori un viaggio simbolico nel complesso universo di esperienze e di emozioni che caratterizza le sue immagini. A partire da alcuni scatti, gli unici in bianco e nero, realizzati tra il 1979 e il 1980 nel suo primo reportage in Afghanistan, dove era entrato insieme ai mujaheddin che combattevano contro l’invasione sovietica. Dall’Afghanistan veniva anche Sharbat Gula, la ragazza che McCurry ha fotografato nel 1984 nel campo profughi di Peshawar in Pakistan e che è diventata una icona assoluta della fotografia mondiale.

LE FOTO ESPOSTE – Tanti i continenti e i volti catturati dalla macchina fotografica dell’artista. Dall’India alla Birmania, dal Giappone all’Africa, fino al Brasile: con le sue foto Steve McCurry ci pone a contatto con le etnie più lontane e con le condizioni sociali più disparate, mettendo in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità. Con le sue foto ci consente di attraversare le frontiere e di conoscere da vicino un mondo che è destinato a grandi cambiamenti. La mostra inizia infatti con una straordinaria serie di ritratti e si sviluppa tra immagini di guerra e di poesia, di sofferenza e di gioia, di stupore e di ironia.

LA NARRAZIONE – Attraverso un’ audioguida disponibile gratuitamente per tutti i visitatori, Steve McCurry racconta in prima persona molte delle foto esposte. Inoltre, un primo video proiettato in mostra accompagna le foto del primo reportage in Afghanistan. In un secondo video, McCurry racconta la sua lunga carriera e soprattutto il suo modo di intendere la fotografia. Un ultimo filmato, prodotto da National Geographic  è dedicato alla lunga ricerca che ha portato Steve McCurry a ritrovare  la “ragazza afghana”, 17 anni dopo il famoso scatto. A tale proposito è recente, del novembre 2016, la notizia che, dopo essere stata arrestata dalla polizia pakistana, Sharbat Gula è finalmente tornata nel suo paese.

Photocredits: Peshawar, Pakistan, 1984; Rangoon, Birmania, 1995.

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