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Robert Capa e Gerda Taro, l’amore al tempo della guerra

Robert Capa con la sua compagna e fotografa Gerda Taro fotografò i conflitti bellici. Un amore e due vite dedicate alla fotografia di guerra

Robert Capa, nato il 22 ottobre 1913 e morto il 25 maggio 1954, è stato il più grande fotografo di guerra, famoso per i suoi reportage dello sbarco in Normandia, per aver fondato l’agenzia Magnum e per la frase “se una foto non è abbastanza buona, vuol dire che non eri abbastanza vicino”. Di origine ungherese, decise di partire giovanissimo per la penisola iberica e fotografare la Guerra Civile Spagnola. Partì in compagnia della sua compagna e fotografa Gerda Taro con la macchina fotografica al collo. Insieme scattarono foto mostrando i conflitti dal punto di vista degli anarco-sindacalisti contro il fascismo, muovendosi da Barcellona, ad Aragona, a Huesca e a Cordoba.

La storia d’amore tra Robert Capa e Gerda Taro

Tra le fotografie più belle di Robert Capa, diventata un’icona universale della guerra, troviamo “Morte del miliziano lealista”, scattata nel 1936. A segnare la vita di Capa e ad ispirare la sua attività è stata sicuramente Gerda Taro, prima reporter donna ad essere caduta sul campo. Morì solo a 26 anni ma durante la sua intensa vita strinse un sodalizio professionale e sentimentale con Robert Capa. Alla loro storia d’amore la scrittrice Helena Janeczek ha dedicato il libro con “La ragazza con la Leica“, un romanzo che ricostruisce la storia della leggendaria Gerda Taro con cui la scrittrice ha vinto il Premio Strega 2018. 

L’incontro

Quando Gerda Pohorylle incontra nel 1935 Endre Friedmann, lui è un fotografo capace quanto sconosciuto. La donna, arguta e intraprendente, ha però un’idea che stravolge le loro vite: cambiare nome e identità a Endre. Lui non sarà più un povero rifugiato ebreo aspirante fotografo, ma Robert Capa, un fotografo americano ricco, famoso e richiestissimo. Al suo fianco ci sarà Gerda Taro, la sua manager. Comincia così una delle storie più romantiche del mondo della fotografia.

La Spagna

Lui è giovane fotografo di 20 anni, scappato per ragioni politiche dall’Ungheria fascista di Horthy, lei un’ebrea tedesca di Stoccarda di 24 anni. I due si incontrano a Parigi e, ispirati da un progetto ambizioso e dal desiderio di diventare fotoreporter, si legano profondamente. Così facendo Gerda imparando da Robert diventa una fotografa di grande talento. Allo scoppio della guerra civile spagnola, partono insieme per il fronte. Lo spirito antifascista li anima e li rende sprezzanti per il pericolo, i loro reportage dettagliati e dal tratto inconfondibile sono richiestissimi.

Il fronte nero

Il successo, l’amore, la guerra e Gerda che diventa tristemente nota per essere la prima reporter della storia a cadere sul campo di battaglia. Durante un reportage a Brunete del 1937 il convoglio su cui viaggia viene colpito dalle mitragliatrici dell’aviazione tedesca. L’auto su cui viaggia la donna viene investita da un carro armato e lei finisce sotto i cingoli del tank. Spezzata in due, e non letteralmente, morirà diverse ore dopo semplicemente “chiudendo gli occhi”, a soli 26 anni. Robert Capa la piangerà per tutta la vita e non si sposerà mai. Capa fonderà la Magnum Agency con Bresson continuando i suoi reportage ad alto rischio, inseguendo la morte e Gerda, fino a che nel 1954 in Indocina morirà a causa di una mina.

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