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Fotografia Europea 2016, le mostre da non perdere

Alcuni appuntamenti da conoscere fra grandi nomi e esordienti

MILANO – Alcuni appuntamenti da conoscere fra grandi nomi e esordienti al festival della Fotografia Europea 2016.

NEW ENTRIES – Ai Chiostri di San Domenico, ad esempio, si terranno le esposizioni dei 5 autori europei selezionati dal comitato scientifico tra gli oltre 250 progetti pervenuti alla Public callSi va dalle ricerche di Filippo Minelli che con il progetto Padania Classics documenterà il cambiamento del paesaggio architettonico contemporaneo padano dagli anni ’80 ad oggi, tralasciando volutamente paesaggi naturali e patrimonio storico, a quelle del duo Luca Santese e Pasquale Bove che, con Italy&Italy, articoleranno in modo organico l’iconografia degli anni Novanta, focalizzandosi sulla vita quotidiana e mondana riminese, alle indagini condotte da Françoise Beauguion, In the country nowhere – Migrations to Europe, che analizzerà il tema delle migrazioni in Europa, da Ikuru Kuwajima, Trail, che documenterà il suo viaggio in auto nelle montagne del Pamir nel Tagikistan lungo il confine afgano, e da Cyrus Mahboubian e Sophie Nicole Culière, Wanderlust, in cui la strada è la traccia per raccontare il passaggio dell’uomo nel mondo.

SIDEWAYS – Sempre in quest’ambito, Palazzo Casotti ospiterà Sideways, la collettiva,  a cura di Daniele De Luigi, che riunisce i sette fotografi emergenti under 35 selezionati attraverso la quarta edizione del concorso Giovane Fotografia Italiana, in collaborazione con GAI Associazione per il circuito dei Giovani Artisti Italiani. In mostra i progetti di Giulia Baczynski, Valentina D’Accardi, Martin Errichiello e Filippo Menichetti, Federica Landi, Luca Massaro, Anna Messere, Francesca Serotti e Carlotta Zarattini.

GRAND TOURViaggio nel tempo dell’iPhoneography di Giuliano Ferrari che ripercorrerà e attualizzerà le tappe del Grand Tour, che vedeva ricchi giovani dell’aristocrazia europea, a partire dal XVII secolo, scendere in Italia per conoscere l’antichità, la pittura rinascimentale e il paesaggio, utilizzando la camera fotografica dell’iPhone. La seconda è Columnae Herculis: architetture di confine e strategie urbanistiche militarizzate un progetto di Saverio Cantoni, a cura di Giovanna Calvenzi, che affronterà le strategie architettoniche e urbanistiche che coinvolgono la costruzione e il mantenimento del confine meridionale della zona demilitarizzata tra le due Coree.

VICINO-LONTANO – In occasione di Fotografia Europea 2016, la Collezione Maramotti proporrà e ospiterà due esposizioni. Il progetto di Claudia Losi How do I imagine to being there? prende avvio da una cronaca di viaggio, da un reale attraversamento delle isole di S.ta Kilda nel 2012 per poi approdare alla costruzione di nuove mappe mentali e artefatti che costituiscono sedimentazioni mnemoniche del paesaggio. So near, so far di Paolo Simonazzi restituirà uno sguardo originale sul nostro territorio, inteso come crocevia di comunicazioni semantiche, culturali, linguistiche, visuali attraverso una scelta di scatti che coprono gli ultimi vent’anni del suo lavoro.

HABITARE – Lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma proporrà il frutto di un’indagine negli archivi della Sezione Fotografia. In Esplorazioni dell’archivio. Fotografie della Via Emilia verranno esposti nuclei storici di stampe presenti nelle sue raccolte, di Bruno Stefani, di Guido Guidi, di grandi atelier come quello bolognese dei Villani o del romano Studio Vasari, a confronto con l’opera degli autori protagonisti di quella nuova fotografia, dell’ultimo quarto del Novecento. Con tutto questo si intrecciano le foto di cronaca, le fotografie dello sport, rituali sociali, riprese della quotidianità. L’intenzione è quella di proporre una riflessione sugli sguardi di quel paesaggio, con l’ambizione di restituire uno sfondo al progetto di Esplorazioni della Via Emilia, 1986. Nella sala polivalente verrà inoltre proposta la mostra dedicata al Pubblico Paesaggio dal titolo Habitare la via Emilia. Presenze e luoghi di rifondazione insediativa, esito di una ricerca che riflette, attraverso un rilievo topo-fotografico puntuale, su struttura e componenti del divenire della strada consolare quale str

NIENTE DA VEDERE – Il collettivo “Niente Da Vedere” composto da Daniele Cametti Aspri, Paolo Fusco, Vincenzo Labellarte e Sergio Figliola esporrà i propri lavori a Reggio Emilia dal 6 al 15 Maggio 2016 durante il Circuito OFF di Via Roma, sezione libera e indipendente di Fotografia Europea che trae energie dalla creatività e dallo spirito di collaborazione di artisti e abitanti della storica via, cuore del centro cittadino. “Niente Da Vedere” illustra una Roma documentaria ma non didascalica, quotidiana eppure sconosciuta. Le aspettative di chi visita una mostra fotografica sono generalmente quelle di trovare il bello o l’inconsueto. Lo scopo di questa operazione è invece opposto: gli autori qui rappresentati rivolgono la propria attenzione al consueto. Così, attraverso i dettagli, l’ordinario è evidenziato al punto da diventare manifesto anche all’occhio assuefatto che, probabilmente, non lo ha mai visto.

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