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Librai italiani, dinosauri in estinzione o specie in evoluzione?

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Le librerie sono morte? Oppure hanno sette vite? La risposta all’interno del libro “Le librerie dalle sette vite” a cura dell’ufficio studi dell’AIE, disponibile da oggi in occasione di Più libri più liberi

MILANO – Le librerie sono morte? Parte da questa domanda ‘Le librerie dalle sette vite‘, e-book che l’Associazione Italiana Editori (AIE) presenta in occasione di Più libri più liberi, Fiera nazionale della piccola e media editoria in programma al Palazzo dei Congressi dell’Eur iniziata oggi a Roma. Le librerie dalle sette vite fa parte della collana di instant ebook del Giornale della Libreria a cura dell’Ufficio studi di AIE.

DINOSAURI IN ESTINZIONE? – Sarebbero molti gli indizi a sostegno della tesi che vede le librerie come “dinosauri in estinzione”: la crescita del mercato e-book, l’e-commerce dei libri (di carta) che passa dal 3% a oltre il 12% in neanche cinque anni, la sensazione che per decidere cosa leggere e cosa comprare ci si affidi sempre di più a motori di ricerca e passaparola social piuttosto che al consiglio del libraio o alla vista delle copertine sui banconi delle librerie.

VOLUME VENDITE IN CALO – Eppure qualcosa non torna, in questo quadro, perché Le librerie dalle sette vite racconta un’altra storia, fatta di vitalità e di capacità di adattarsi a situazioni e contesti diversi davvero sbalorditive. Questo, nonostante la crisi, che modifica le abitudini d’acquisto di quella classe media che genera da sola il 36% delle vendite ed è, per esempio, come cultura, stili di vita e reddito la più propensa a comprare e leggere e-book. Crisi che contribuisce anche a scardinare le certezze di una filiera che da duecento anni ha nella libreria il suo canale di vendita preferenziale, se è vero che in soli quattro anni il volume di vendite che passa per le librerie si è ridotto dal 79% al 72%.

MESTIERE DEL LIBRAIO – Ma come commenta Giovanni Peresson, responsabile ufficio studi di AIE: “Forse sì, leggendo questo e-book potremo dire che le librerie sono morte, perché è morto un certo modo di intenderle. Lo potremo dire però solo avendo presente che ciò che rimane vivo è il “mestiere del libraio” perché diverse e molteplici sono le forme in cui, in futuro, sarà organizzato il posto in cui continuare a esporre e vendere i libri”.

5 dicembre 2013

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