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Bookshop Damocle Edizioni, la piccola libreria nel cuore di Venezia per riscoprire l’amore per l’arte del libro

Abbiamo intervistato Pierpaolo Pregnolato, responsabile della piccola casa editrice indipendente Damocle Edizioni, e proprietario di una libreria speciale nel cuore della vera Venezia...

Intervista a Pierpaolo Pregnolato, il fondatore del Bookshop Damocle Edizione, la piccola libreria nel cuore di Venezia dove riscoprire l’arte di fare libri

 

MILANO – Abbiamo intervistato Pierpaolo Pregnolato, responsabile della piccola casa editrice indipendente Damocle Edizioni, e proprietario di una libreria speciale nel cuore della vera Venezia: il Bookshop Damocle Edizioni, un punto d’incontro per artisti, scrittori e lettori. Il Bookshop è un piccolo salottino letterario di 11 metri quadri, o meglio una stanza piena di libri, caratteri mobili in legno, acquerelli e opere di artisti provenienti da tutto il mondo. La proposta editoriale è quella di offrire un catalogo di libri inediti in Italia, o magari finiti fuori commercio e riproposti in nuove edizioni, magari anche in traduzione o con rilegature particolari. Autori emergenti, autori famosi, altri semplicemente riscoperti.

 

 

Ci parli della sua esperienza nel mondo del libro

Io sono stato – e lo sono ancora – prima di tutto un lettore, un appassionato di libri, letteratura e arte. Poi sono diventato editore e libraio. Ho cercato di conoscere l’universo legato al libro in ogni sua espressione e forma, pubblicando poesie e racconti brevi, lavorando in piccole case editrici, in libreria, in biblioteca. Cerco sempre di non dimenticare mai la cura con cui viene realizzato un libro, tentando di rendere omaggio alla tradizione libraria che mi è stata trasmessa dal paziente lavoro artigianale e dal bagaglio culturale che ho ereditato dai miei nonni Ernst Stockhausen e Luigina Vianelli, e Giulio Vianelli, mio bisnonno e fondatore nei primi del Novecento del Premiato Stabilimento Tipografico e Legatoria Vianelli di Chioggia.

 

 

Come nasce il vostro bookshop?

Il Bookshop Damocle Edizioni è stato inaugurato nel novembre del 2011, mese di acqua alta e prime nebbie. Un periodo non propriamente turistico. L’idea è nata mentre preparavo alcuni libri d’artista nella Stamperia del Tintoretto a Venezia. Parlando con il Maestro Roberto Mazzetto ho pensato che era arrivato il momento di tornare nella città in cui avevo studiato e che per me era ed è la città più incredibile del mondo. 

Volevo creare un punto d’incontro tra artisti, scrittori e lettori e allo stesso tempo un punto vendita delle pubblicazioni della piccola casa editrice indipendente Damocle Edizioni, da me fondata a metà del 2009. Insomma, qualcosa di diverso dalle librerie di catena e dai grandi gruppi editoriali.

 

 

Come si integra all’interno del contesto cittadino veneziano?

Il Bookshop si trova nel sestiere di San Polo, nel cuore del centro storico di Venezia. È in calle del Perdon, una calle laterale e poco attraversata dai flussi turistici. Arrivando da campo San Polo si è colpiti da un’immagine di Virginia Woolf su una vecchia serranda, molto fotografata e amata dalla gente, che fa capire di essere nelle vicinanze di un luogo legato ai libri e alla letteratura. A volte gli incontri più interessanti si fanno con persone che si sono perse tra le calli di Venezia, alla ricerca di quella magia e unicità, che negli ultimi anni è stata per così dire appannata dal costante aumento di esercizi commerciali, mossi più da esigenze prettamente turistiche di bassa qualità e dalla scarsa originalità che dalla volontà di proporre qualcosa di autentico e ricercato. 

 

 

Qual è la vostra unicità?

All’interno del Bookshop si possono trovare libri tascabili in molte lingue straniere, per lo più con il testo a fronte. Ci sono prime edizioni di grandi autori, prime traduzioni di testi importanti e conosciuti, o di autori emergenti. Ci sono libri d’artista realizzati a mano, con il testo composto con i caratteri mobili, illustrati con acquerelli, xilografie, e molte altre tecniche. Ci sono libri in lingua italiana, inglese, francese, tedesco, russo, lettone, portoghese e spagnolo. È possibile trovare i libri cuciti a mano degli autori classici e contemporanei lettoni, prima collana dedicata alla letteratura della Lettonia da parte di una casa editrice italiana. A fine 2014 è stata inaugurata una collana dedicata alla letteratura russa, con inediti di Bulgakov, Dostoevskij, Cechov e Tolstoj. Nei prossimi mesi vedrà la luce una collana che avrà al suo interno i più importanti poeti cinesi contemporanei. 

 

 

Quale tipo di offerta proponete agli appassionati di libri, e non solo a loro?

Le persone che entrano nel Bookshop hanno la possibilità di sfogliare libri molto curati sia dal punto di vista estetico, ad esempio per quanto riguarda la carta e l’impaginazione, che dei contenuti. Possono conversare con il libraio in un ambiente accogliente. Un libraio che ha letto davvero tutti i libri presenti sugli scaffali. Quindi è possibile farsi consigliare un libro e confrontarsi. C’è un rapporto umano. Uno scambio. 

La proposta editoriale è quella di offrire un catalogo di libri inediti in Italia, o magari finiti fuori commercio e riproposti in nuove edizioni, magari anche in traduzione o con rilegature particolari. Autori emergenti, autori famosi, altri semplicemente riscoperti. L’appassionato di libri si sente a casa. E chi sente il desiderio di leggere un buon libro, può avvicinarsi agli autori classici presentati in veste inedita, magari sotto forma di un racconto breve o di una poesia. 

 

 

Cosa significa oggi aprire una libreria? Quali sono le difficoltà e le incognite?

Nel mio caso ho unito quella che era la mia passione più grande, i libri, con quello che c’era di più vicino agli studi che avevo compiuto, ma soprattutto a quella che era un’esigenza vitale, il lavoro. Lavoro che all’epoca non c’era, anche se la situazione era difficile ma non ancora così drammatica come oggi. Quindi in pratica il lavoro me lo sono dovuto creare. Questa situazione di incertezza e difficoltà mi ha spinto ad avere coraggio. Ora, dopo tre anni e qualche mese, sono felice di vedere che il Bookshop esiste ancora. Le incognite sono dietro l’angolo. Non ho dipendenti, non potrei permettermelo. Ma sono circondato da persone che credono in me e in quello che faccio, a partire da amici traduttori, artisti, ma soprattutto la mia famiglia, la mia fidanzata che è anche illustratrice e ha realizzato libri d’artista presenti al Bookshop. Cerco di contenere i costi, promuovere i libri come meglio posso, andando alle fiere in Italia e all’estero, anche se la grande distribuzione resta un miraggio. Ma sto imparando che forse, non è una limitazione, ma una fortuna. 

 

 

 

10 gennaio 2015

 
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