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Scuola, per 8 famiglie su 10 è allarme caro libri

A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico, ben 8 famiglie su 10 sono sul piede di guerra a causa del dichiarato aumento dei prezzi per libri e accessori. Dagli esperti ed addetti ai lavori arrivano i consigli: acquistare libri usati (43%), vigilare sul rispetto delle norme da parte degli istituti scolastici (37%), acquistare i testi da librerie online (31%) e rivolgersi alla GDO (26%)...

All’interno della nostra indagine le preoccupazioni delle famiglie ed i consigli di esperti ed addetti ai lavori

 

MILANO – Ritorno dalle ferie con sorpresa per le famiglie italiane: quest’anno la spesa per l’acquisto del materiale scolastico per i propri figli aumenterà. Per più di 8 famiglie su 10 (84%) è scattato l’allarme caro libri.  Nuove edizioni di libri da acquistare, figli che esigono nuovi zaini e astucci, tetto di spesa alzato dal Ministero dell’Istruzione. All’interno della spasa scolastica, la spesa che più preoccupa gli italiani riguarda i libri scolatici (43%), quindi la cancelleria e gli accessori (27%) e gli abbonamenti ai mezzi (13%). Segnalazioni di rincari giungono da diverse associazioni di consumatori secondo cui una famiglia quest’anno spenderà mediamente 100 euro in più rispetto al 2011 per mandare i figli a scuola, di cui una cifra media pari a 507€ (+5%) per l’acquisto di libri e dizionari. Spese che, in un’unica soluzione, incidono sui bilanci delle famiglie, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale. Per evitare la stangata, esperti ed addetti ai lavori spiegano come ammortizzare le spese: acquistare libri usati (43%), vigilare sul rispetto delle norme da parte dell’istituto scolastico (37%), acquistare i testi da librerie online (31%) o rivolgersi alla GDO (26%) sono le soluzioni più consigliate dagli esperti.

IL PUNTO DI VISTA DELLE FAMIGLIE – Per più di 8 famiglie su 10 (84%) il caro libri rappresenta una vera e propria stangata. Con chi prendersela? La maggioranza dà la colpa ai professori (37%) accusati di pretendere l’acquisto di troppi libri che spesso non vengono completamente consultati nel corso dell’anno scolastico. Secondo altri (24%) è colpa del Ministero dell’Istruzione, incapace di attuare politiche che consentano un abbassamento delle spese scolastiche. Il 17% delle famiglie ritiene che i principali responsabili del caro libri siano alcune case editrici specializzate in libri scolatici, che propongono con troppa facilità nuove edizioni di certi libri, senza in realtà apportare cambiamenti significativi. A confermare questa teoria Gianluigi Dotti, responsabile del centro studi Gilda, facente parte dell’associazione sindacale Gilda degli insegnanti e Nicola Partipilo, responsabile dal 1966 dell’omonima libreria milanese, specializzata nella vendita di libri scolastici. “Gli editori pubblicano troppi libri e supporti per una singola materia, o riescono ad aggirare la legge realizzando nuove edizioni ma cambiando il titolo del libro. Se ci fosse una commissione che controllasse la filiera dei libri scolastici, i libri verrebbero a costare la metà.”

 

DILAZIONARE LA SPESA – Fermo restando la possibilità che i prezzi dei libri possano diminuire sensibilmente, quasi 7 esperti su 10 (68%) ritengono che l’aumento dei prezzi dei libri, che oscilla dal 2 al 4%, sia un problema meno preoccupante di quel che sembra. Piero Fiechter, amministratore delle catene Libraccio, si esprime così sulla questione. “L’aumento del prezzo di copertina è più basso rispetto ad altri settori colpiti dall’inflazione, le cifre che le famiglie arrivano a spendere sembrano esagerate in quanto l’acquisto di materiale scolastico è una spesa, anche per più di un figlio, concentrata  in un unico momento dell’anno”. Oltre a consigliare l’acquisto quando è possibile di libri usati e per ragioni di comodità di volumi tramite le librerie online come lo stesso Libraccio.it, Fiechter introduce un’interessante soluzione. “Comprare i volumi scolastici in due momenti diversi dell’anno ammortizzerebbe la spesa e ridurre l’impatto nelle tasche delle famiglie.”

 

VIGILARE SUL RISPETTO DELLE NORME – Secondo Daniele Grassucci, responsabile contenuti di Skuola.net, il problema riguarda invece l’effettivo rispetto delle norme emanate dal Ministero dell’Istruzione da parte dei singoli istituti. “Il ministero stabilisce delle direttive di spesa per le scuole oltre i quali i libri di testo adottati non dovrebbero andare. Per l’anno scolastico 2012-13, questi importi vanno per le scuole medie dai 294 euro del 1° anno ai 132 del 3° anno, mentre per le scuole superiori vanno dai 130 euro per un istituto professionale a 380 per il primo anno di un liceo classico, dizionari esclusi.  A livello di ministero, si è cercato negli anni di ridurre il costo dei libri, ma manca il controllo delle norme. Creare un organismo che monitorizzi l’attuazione delle leggi permetterebbe di bloccare le spese in eccesso delle famiglie e favorirebbe il mercato dell’usato, anche all’interno della stessa scuola tra gli studenti delle varie classi.”

 

AGGIRARE IL CARO LIBRI – Come possono le famiglie aggirare il caro libri? Secondo gli esperti, acquistando libri usati all’interno dei mercatini (43%), vigilando sul rispetto delle norme da parte dell’istituto scolastico (37%), prendendo i testi da librerie online (31%) o approfittando degli  sconti proposti dalla GDO (26%). L’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (ADUC) per risparmiare consiglia di valutare l’eventualità di acquisto dei libri consigliati solo se realmente servono e, nel caso, mettersi d’accordo tra compagni di scuola per acquistare una o alcune copie e farle girare alla bisogna, ricordando sempre che la legge non lo consente oltre il 15% dell’intero volume.

L’ATTENZIONE DEGLI INSEGNANTI – Daniele Grassucci di Skuola.net consiglia a genitori e studenti di vigilare attentamente sui prezzi e pretendere il rispetto dei propri diritti. “In caso di irregolarità, le famiglie devono assolutamente fare reclami prima dell’inizio dell’anno scolastico. Dal sindacato degli insegnanti Gianluigi Dotti sottolinea come i docenti siano sensibili alla questione caro libri. “La scelta del libro di testo è una delle espressioni della libertà d’insegnamento ma, a parità di contenuto, devono scegliere quei libri che costano meno. Inoltre, se non ci sono cambiamenti didattici rilevanti, consigliamo agli insegnanti di non passare alle nuove edizioni dei testi.”

TRA DIGITALE E CARTACEO – Che contributo può dare il digitale in ambito di risparmio di spesa? Il 43% degli esperti auspica un passaggi totale, in breve tempo, dei libri scolastici in versione completamente online, mentre per altri (32%) mantenere una versione cartacea dei libri di scuola risulta indispensabile dal punto di vista didattico. “Per memorizzare – afferma Piero Fiechter di Libraccio – il libro cartaceo rimane ottimale, mentre il digitale deve essere di sussidio. Ad esempio, il libro di matematica deve avere la parte teorica cartacea, mentre gli esercizi possono essere scaricati da internet ed aggiornati in rete.”

 

27 agosto 2012

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