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Scuola, per 8 famiglie su 10 è allarme caro libri. Ecco i consigli degli esperti

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Mancano pochi giorni all’inizio dell’anno scolastico e le famiglie italiane fanno i conti con l’acquisto del materiale didattico. Ben 8 su 10 sono preoccupate per il dichiarato aumento dei prezzi di libri e accessori per la scuola. Esperti ed addetti ai lavori consigliano di acquistare libri usati, vigilare sul rispetto delle norme da parte dei professori che scelgono i testi, cercare offerte e sconti provenienti presenti su internet o rivolgersi alla GDO

MILANO – Nuove edizioni di libri da acquistare, figli che esigono nuovi zaini e astucci, istituti scolastici che non rispettano il tetto di spesa stanziato dal Ministero dell’Istruzione. Per più di 8 famiglie su 10 (82%) è scattato l’allarme caro libri. Ritorno dalle ferie con sorpresa, quindi, per le famiglie italiane. All’interno della spesa scolastica, a preoccupare di più gli italiani sono i libri (46%), quindi a seguire la cancelleria e gli accessori (25%) e gli abbonamenti ai mezzi (11%). Per evitare la stangata, esperti e addetti ai lavori spiegano come ammortizzare le spese: acquistare libri usati (41%), fare attenzione al rispetto delle norme da parte degli istituti scolastici (34%), acquistare i testi da librerie online (26%) o rivolgersi alla GDO (28%).


PREVISIONI DI SPESA
– Puntuale come ogni anno, alla fine dell’estate arriva per molte famiglie l’appuntamento con l’acquisto di libri e accessori per la scuola per i propri figli. Segnalazioni di rincari giungono da diverse associazioni: secondo il Codacons ci sarà un aumento del corredo scolastico attorno al 3,5%, mentre per l’acquisto dei libri il costo sale del 5%. Secondo l’analisi di Abusbef e Federconsumatori, la spesa per il corredo scolastico passerà dai 488 euro dello scorso anno ai 499,50 di quest’anno, con un rincaro del 2,4%. Spese che, in un’unica soluzione, incidono sui bilanci delle famiglie, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale. Ecco, quindi, che attuare alcune strategie precise diventa indispensabile.


RESPONSABILITA’ DA SUDDIVIDERE
– Per più di 8 famiglie su 10 (82%) il caro libri rappresenta una vera e propria stangata. Con chi prendersela? La maggioranza dà la colpa agli editori (34%), colpevoli di fornire libri troppo costosi e di prevedere nuove edizioni per i loro testi con troppa facilità. Seguono responsabilità da parte degli insegnati (27%), i quali scelgono troppi libri e spesso non arrivano a utilizzarne neanche la metà per alcuni, e del Ministero dell’Istruzione, incapace da anni di monitorare la situazione e di attuare politiche che consentano un abbassamento delle spese scolastiche. Dal sindacato “Gilda degli Insegnanti”, Gianluigi Dotti sottolinea come le responsabilità del caro libri siano da suddividere in egual modo, e che quindi per ovviare a ciò, occorre un impegno congiunto. “Le responsabilità appartengono non solo al Governo ma anche alle case editrici che realizzano i libri di testo. Occorre quindi una maggiore sensibilità da parte di tutti: da parte degli editori, i quali non devono così frequentemente aggiornare l’edizione dei propri libri a meno che non sia strettamente necessario, e anche da parte dei genitori, i quali devono investire maggiormente nella cultura dei propri figli, spendendo un po’ di più per la scuola e meno per cose futili. Un’altra soluzione sarebbe il passaggio a supporti multimediali ed ebook, di cui tuttavia molti istituti scolastici sono sprovvisti; strumenti necessari per attuare questo cambiamento che permetterebbe di abbassare i costi”.

I CONSIGLI – Come possono le famiglie, quindi, aggirare questo caro libri? Gli esperti consigliano di acquistare libri usati ai mercatini (41%), fare attenzione al rispetto delle norme da parte degli istituti scolastici (34%), acquistare i testi su internet (26%) o rivolgersi agli sconti proposti dalla GDO (28%). Su quest’ultimo accorgimento non tutti sono d’accordo, come il Presidente dell’Associazione Librai Italiani, Alberto Galla. “La grande distribuzione è molto aggressiva sui libri di testo, e fa offerte che rasentano il sottocosto. La GDO regala buoni e fa sconti, a parere mio, anche oltre i limiti della legge, sotto forma di buoni, in quanto a essi interessa soprattutto la cosiddetta “pedonalità” del punto vendita. I librai invece, fanno questo mestiere tutto l’anno. Per questo invito le famiglie a rivolgersi alle librerie di quartiere: spenderete qualcosa in più, ma avrete una persona che vi segue e vi può seguire tutto l’anno. È meglio risparmiare per i propri figli in altri campi meno fondamentali, come l’abbigliamento, rispetto ad un bene come la cultura”.

L’OFFERTA ONLINE E L’OPPORTUNITA’ DIGITALE – Che contributo può dare il digitale in ottica risparmio? Qui i pareri si dividono: per il 37% degli esperti mantenere una versione cartacea dei libri di scuola risulta indispensabile dal punto di vista didattico, mentre secondo altri (33%) occorre il prima possibile, un passaggio totale dei libri scolastici in versione completamente online. Tra questi Daniele Grassucci, responsabile contenuti di Skuola.net, per risparmiare consiglia di passare a libri di testo digitali, qualora in famiglia si disponga già di un tablet. “Sia su internet che all’interno della GDO, è possibile trovare dei servizi che ti permettono di acquistare libri con il 10-15% di sconto. Di contro, gli stessi risparmi si possono ottenere scegliendo testi in formato ebook; sebbene l’obbligatorietà di acquisizione di libri digitali o mista è slittata all’anno scolastico 2014-15, ci sono diverse case editrici che propongono un’alternativa digitale ai propri libri di testo. Una strada conveniente se già si dispone di un tablet”.

27 agosto 2013

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