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“Peter pan”, le frasi più belle del capolavoro di James Matthew Barrie

Nato in origine come spettacolo teatrale, la storia di Peter Pan diventa un romanzo nel 1911. Le avventure del ragazzino fatato dotato dell'abilità di volare sono da allora entrate a far parte dell’immaginario collettivo, affermandosi come uno dei libri più amati...

Dal celebre romanzo di James Matthew Barrie, vi proponiamo gli aforismi più belli di “Peter Pan”, in occasione dell’anniversario della nascita dell’autore

 

MILANO – Nato in origine come spettacolo teatrale, la storia di Peter Pan diventa un romanzo nel 1911. Le avventure del ragazzino fatato dotato dell’abilità di volare sono da allora entrate a far parte dell’immaginario collettivo, affermandosi come uno dei libri più amati dai ragazzi. In occasione dell’anniversario della nascita di James Matthew Barrie, avvenuta il 9 maggio del 1860, vi proponiamo le frasi più famose del suo capolavoro.

 

“Tutti i bambini crescono, meno uno. Sanno subito che crescono, e Wendy lo seppe così. Un giorno, quando aveva tre anni, e stava giocando in giardino, colse un fiore e corse da sua madre. Doveva avere un aspetto delizioso, perché la signora Darling si mise una mano sul cuore ed esclamò, -Oh, perché non puoi rimanere sempre così!- Questo fu quanto passò fra di loro circa l’argomento, ma da allora Wendy seppe che avrebbe dovuto crescere. Tu sai questo quando hai due anni. Due anni sono l’inizio della fine.”

 

“Ogni volta che un bimbo dice: ‘Io non credo alle fate’, c’è una fatina che da qualche parte cade a terra morta.”

 

“Morire sarà una splendida avventura.”

 

“Quando il primo bambino rise per la prima volta, la sua risata si sbriciolò in migliaia di frammenti che si sparpagliarono qua e là. Fu così che nacquero le fate.”

 

“Nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, cessate anche di essere in grado di farlo.”

 

“Le stelle, per quanto meravigliose, non possono in alcun modo immischiarsi nelle faccende umane, ma devono limitarsi a guardare in eterno. È una punizione che si è abbattuta su di loro così tanto tempo fa che nessuna stella ne ricorda il motivo. E così quelle più anziane sono diventate cieche e taciturne (le stelle comunicano tra loro ammiccando con gli occhi), ma quelle più giovani si meravigliano ancora di tutto.”

 

“Il motivo per cui gli uccelli, a differenza degli esseri umani sono in grado di volare, risiede nella loro fede incrollabile, perché avere fede vuol dire avere le ali.”

 

“C’è un’Isola-che-non-cè per ogni bambino, e sono tutte differenti.”

 

“Spiace ammetterlo, ma la presunzione di Peter era una delle sue doti più affascinanti. Per dirla tutta, non esisteva un bambino più presuntuoso di Peter.”

 

“L’attacco dei pirati era stato una sorpresa a tutti gli effetti, una sicura prova che Uncino, da uomo privo di scrupoli qual era, si era comportato slealmente, perché nessun uomo bianco è così astuto da cogliere di sorpresa i pellerossa senza imbrogliare.”

 

“I Bimbi Sperduti erano sulle tracce di Peter, i pirati erano sulle tracce dei Bimbi Sperduti, i pellerossa erano sulle tracce dei pirati e le belve erano sulle tracce dei pellerossa. Continuavano a girare in tondo per l’isola, ma non si incontravano mai perché andavano tutti alla stessa velocità.”

 

“Seconda [stella] a destra e poi dritto fino al mattino”, rispose Peter. “Che indirizzo bizzarro!”. Peter era mortificato. Per la prima volta si rese conto che, forse, il suo era un indirizzo bizzarro.

 

9 maggio 2015

 

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