MILANO – In occasione del Salone del Mobile e del Fuorisalone, Domus – mensile di Editoriale Domus – diretto da Joseph Grima rende omaggio alla storia del grande design italiano e internazionale degli ultimi venti anni con la mostra “ANALOG BLAST. Design through the lens by Ramak Fazel”. Allestita dal 9 aprile a Casa degli Atellani, antica dimora di fronte a Santa Maria delle Grazie, dove Leonardo e i suoi collaboratori soggiornavano durante la realizzazione dell’Ultima Cena, l’esposizione sarà aperta ancora questo weekend.
I PROTAGONISTI DEL DESIGN IMMORTALATI DA FAZEL – Sottsass, Toyo Ito, Magistretti, Holl, Zanuso, Starck, Nouvel, Fuksas, Irvine, per citarne alcuni, ma sono oltre duecento i personaggi nel fermo immagine di Ramak Fazel, il fotografo di fama mondiale – di origini iraniane – che più di ogni altro è riuscito a entrare nella vita e nel contesto artistico e umano dei grandi protagonisti del design: scatti in posa o scatti rubati. I maestri colti nelle attività domestiche o nel loro studio, circondati dai loro stretti collaboratori o a fianco agli affetti più cari. Ma anche le opere o i prototipi, l’interno delle fabbriche e gli operai che le hanno realizzate catturano l’attenzione dell’obiettivo di Fazel.
LA RICCHEZZA INNOVATIVA DEL DESIGN – ANALOG BLAST è l’esplosione del mondo analogico: le foto su pellicola dell’archivio di Fazel che come frammenti di vite si ricompongono e si incrociano in questo insolito allestimento curato da Domus nell’intimità degli ambienti di Casa degli Atellani e nello splendido giardino all’italiana. Un percorso tra istallazioni capaci di restituire storie, suggestioni e ritratti di un mondo fatto di genio e di umanità, passione e rigore. In un momento storico di crisi, in cui anche il design soffre un disorientamento creativo, Domus con questa mostra invita a riflettere sulla ricchezza innovativa, di stile, di eleganza e funzionalità che ha animato il design negli ultimi venti anni.
UN’ESPLOSIONE ANALOGICA – “Analog Blast vuole celebrare la straordinaria potenza creativa che ha animato il mondo del design internazionale dagli anni settanta in avanti”, afferma Joseph Grima, “e per farlo è stato fondamentale guardare nell’incredibile archivio di Ramak Fazel, per tanti anni uno dei fotografi più vicini a Domus. Lì abbiamo trovato un’enorme ricchezza di ritratti e immagini rigorosamente scattate in pellicola. Ci è parsa davvero un’esplosione analogica, mai raccolta fino ad ora in una mostra articolata.”
13 aprile 2013
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