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Pablo Picasso, il padre del Cubismo

Oggi il mondo dell'arte festeggia il 133 esimo compleanno di Pablo Picasso, nato appunto il 25 ottobre del 1881 a Mรกlaga. Vera e propria icona dell'arte del '900, Picasso ha dipinto moltissime donne, la maggior parte delle quali sono state sue amanti...

Pablo Picasso è stato un pittore, scultore e litografo spagnolo di fama mondiale, considerato uno dei maestri della pittura del XX secolo. Come spesso accade, il suo stile non fu sempre il medesimo, ma cambiò e si evolse negli anni: dal ”periodo blu” (1901-1904) al ”periodo rosa” (1905-1907), poi il ”periodo africano” (1907-1909), e infine i più noti periodi del ”cubismo analitico” (1909-1912) e del ”cubismo sintetico” (1912-1919)

MILANO – Oggi il mondo dell’arte festeggia il 133 esimo compleanno di Pablo Picasso, nato appunto il 25 ottobre del 1881 a Málaga. Vera e propria icona dell’arte del ‘900, Picasso ha dipinto moltissime donne, la maggior parte delle quali sono state sue amanti; anche se probabilmente la sua opera più famosa rimane e rimarrà Guernica, dedicata al bombardamento tedesco dell’omonima cittadina basca, opera di denuncia delle barbarie della guerra. In Italia, Picasso è attualmente in mostra ad Aosta, al Forte di Bard (dove sarà possibile ammirarlo fino a domani) e a Firenze, a Palazzo Strozzi.

PARIGI, PICASSO E LE DONNE – Dopo un primo periodo passato in Spagna, tra Málaga e Barcellona, nel 1900 Picasso si trasferisce a Parigi, ormai quasi ventenne. Qui frequenta i quartieri di Montmartre e Montparnasse, diventando amico di André Breton, Guillaume Apollinaire e della scrittrice Gertrude Stein. Conosce anche Fernande Olivier, con la quale inizia una lunga relazione. È lei che appare ritratta in molti dei quadri del ‘periodo rosa’. Fernande viene lasciata per Marcelle Humbert, che Picasso chiamava Eva, inserendola in dichiarazioni d’amore in molti dei suoi quadri cubisti. Alla fine dell’anno torna in Spagna, molto influenzato dall’esperienza parigina e soprattutto dallo stile di Henri de Toulouse-Lautrec, a cui si ispira per alcune opere di questo periodo.

Sposato due volte, ha avuto quattro figli da tre donne diverse e numerose relazioni extra-coniugali. Nel 1918 sposa a Parigi Ol’ga Chochlova, una ballerina della compagnia di Sergej Djagilev, per cui Picasso stava curando il balletto Parade. La Chochlova introduce Picasso nell’alta società parigina degli anni ’20, ma il suo spirito bohémien poco si confà alle regole dell’aristocrazia. Nel 1927 Picasso conosce infatti la diciassettenne Marie-Thérèse Walter e inizia una relazione con lei. Pablo e Ol’ga si separano, ma rimangono legalmente sposati fino alla morte della Chochlova, avvenuta nel 1955 (da notare: non divorziano, altrimenti secondo le leggi francesi un divorzio avrebbe significato dividere equamente le proprietà della coppia tra i due coniugi, cosa che Picasso non voleva assolutamente fare). Anche la fotografa Dora Maar fu amica e amante di Picasso. I due si frequentarono spesso tra la fine degli anni trenta e l’inizio degli anni quaranta e fu proprio lei a documentare la realizzazione di Guernica, realizzata nel 1936 per il Padiglione della Spagna repubblicana al Salone Internazionale di Parigi. Picasso trascorse a Parigi gli anni della Seconda Guerra Mondiale, senza però poter esporre nessuna opera, poiché il regime nazista disapprovava la sua arte.

Dopo la liberazione di Parigi nel 1944, Picasso diventa il compagno di una giovane studentessa d’arte, Françoise Gilot, l’unica donna che lasciò l’artista, stanca delle sue infedeltà. Qualche anno dopo Pablo conosce Jacqueline Roque nella fabbrica di ceramiche Madoura a Vallauris, mentre lavorava alla produzione di ceramiche da lui decorate. I due si sposarono nel 1961 e rimasero insieme fino alla morte dell’artista, avvenuta l’8 aprile 1973 a Mougins, in Provenza.

IL CUBISMO – Due sono i periodi cubisti vissuti da Picasso. Il primo, quello analitico, inizia nel 1910 ed è comune anche all’arte di Braque. Chiusi nei loro atelier, i due artisti producono numerose nature morte a cui si aggiungono alcune figure e ritratti. L’immagine del visibile si frantuma, e tutto, compresi i visi e gli oggetti (chitarre, bicchieri, violini, boccali,frutta…), “esplodono” in una miriade di frammenti. Le opere rappresentano simultaneamente una molteplicità di punti di vista, permettendo così una visione totale. Dopo il cubismo analitico (1909-12), inizia il periodo sintetico (1912-19), caratterizzato l’introduzione progressiva di lettere stampate, listelli di legno e altri oggetti in trompe l’œil, attraverso collage e papiers collés.

25 ottobre 2014

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