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Pablo Neruda, riaperta l’inchiesta per far luce sul mistero della sua morte

Si riapre l'inchiesta sulla morte di Pablo Neruda, il poeta cileno, Nobel per la Letteratura, scomparso nel 1973, poco dopo il golpe militare che mise fine al governo Allende. Stavolta il governo sarà parte in causa...

La riapertura dell’inchiesta è stata voluta dal Partito Comunista cileno e dagli eredi del poeta: il governo sarà parte in causa

 
SANTIAGO DEL CILE – Si riapre l’inchiesta sulla morte di Pablo Neruda, il poeta cileno, Nobel per la Letteratura, scomparso nel 1973, poco dopo il golpe militare che mise fine al governo Allende. Stavolta il governo sarà parte in causa, tramite il programma per i diritti umani del ministero degli Interni. La riapertura dell’inchiesta è stata chiesta dal Partito Comunista cileno e dai nipoti del poeta, per sottoporne i resti a nuovi esami e stabilire se davvero è morto di cancro o se è stato ucciso.

 
MISTERO SULLA MORTE – Amico personale del presidente Allende, Neruda assistette al golpe del dittatore Augusto Pinochet. Venne preso di mira dai militari al servizio della dittatura e sottoposto a perquisizioni per i suoi legami con il governo precedente. Morì in attesa di essere espatriato in Messico, il 23 settembre del 1973. Secondo la versione ufficiale la causa fu cancro alla prostata. Secondo altre fonti il poeta fu assassinato dalla dittatura. Il suo funerale fu uno dei primissimi momenti di opposizione al governo di Pinochet, poiché avvenne nonostante la presenza ostile e intimidatoria dei militari a mitra spianato. Ci auguriamo che questa nuova indagine possa portare alla luce la verità intorno alla scomparsa di uno dei massimi poeti della poesia del Novecento.

 

 
22 gennaio 2015

 
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