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Nuovo record mondiale per Fontana, 21,7 milioni di euro

“Concetto spaziale, la fine di Dio” di Lucio Fontana realizza il nuovo record mondiale di un’opera d’arte italiana battuta all’asta.

MILANO – In questi giorni Londra è stata letteralmente invasa dagli amanti d’arte e dai collezionisti. Se infatti le più importanti gallerie del mondo si apprestano ad inaugurare stagioni di imperdibili mostre, gli appassionati più facoltosi hanno aspettato con ansia “Frieze”, la fiera d’arte contemporanea che si tiene nella capitale del Regno Unito dal 14 al 17 ottobre. Per la sezione “Italian Sale”, svoltasi ieri 15 ottobre, al centro del catalogo brillava “ Concetto Spaziale, la fine di Dio” di Lucio Fontana, che, come previsto, è stata venduta per cifre altissime conquistando il nuovo record per un’opera d’arte italiana.

I RISULTATI DELL’ASTA – Nuovo record mondiale dunque per Lucio Fontana. Il suo grande “Concetto Spaziale. La fine di Dio” a forma di uovo, una grande tela nera tutta bucata dal maestro nel 1963 è stata aggiudicata a 15,941,000 sterline. Pari a 21.773.734 di euro. Era al centro del catalogo Sotheby’s che ha giocato pesante con la Italian Sale. Questo capolavoro è una delle trentotto tele, tutte della stessa misura 177×123 cm., eseguite tra il 1963 e il 1964. La stima degli esperti Sotheby’s era tra 15 e 20 milioni di sterline. Tra 20,5 e 27,3 milioni di euro. L’aggiudicazione ha superato di poco la stima minima. Ma ha bucato ugualmente il precedente record di Fontana). Buoni anche i risultati per i Burri, artista il cui mercato sta probabilmente beneficiando anche delle celebrazioni per il centenario. Invenduti il Bonalumi nero (1969) e l’Accardi (1960). Boetti, Kounellis e Pistoletto sono invece andati bene: l’arte povera sembra riprendere terreno sullo spazialismo. In totale, le due evening sale totalizzano £76.8 milioni.

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L’OPERA DA RECORD – Si tratta di un’opera eccezionale realizzata nel 1963 e mai passata all’asta. La sua ultima esposizione pubblica risale a circa 30. L’entusiasmo per lo spazio, il progresso scientifico verso la scoperta dell’universo, le missioni di Jurij Gagarin sono l’emblema degli anni ’60 e allo stesso tempo parte integrante del percorso artistico di Lucio Fontana. Rapito dagli studi sullo spazio, Fontana buca e squarcia le sue tele, sfondando la superficie pittorica e la bidimensionalità della tela. L’opera in catalogo da Sotheby’s è una tela ovale di grandi dimensioni (177,6x123cm), nera e violentemente bucata, sfondata, tagliata, lacerata dallo stesso artista a mani nude. Una sorta di superficie lunare che per gli amanti di Fontana è da considerarsi il Sacro Graal della sua produzione artistica.

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