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L’Italia che ha incantato il mondo dal Cinquecento ad oggi

Una mostra che riscatta l’immagine italiana e racconta quanto il nostro Paese abbia esercitato da sempre un particolare magia sugli artisti stranieri, un’esposizione di 120 opere capace di far ricredere anche i più scettici e critici. “Italia: fascino e mito...

Dal 26 aprile al 6 settembre la Villa Reale di Monza ospita una mostra di 120 opere dei più famosi e disparati artisti stranieri. “Italia fascino e mito. Dal Cinquecento al contemporaneo” ricorda il forte ascendente che la nostra terra ha avuto nell’arte di tutto il mondo.

 

 

L’ITALIA NEL MONDO – Una mostra che riscatta l’immagine italiana e  racconta quanto il nostro Paese abbia esercitato da sempre un particolare magia sugli artisti stranieri, un’esposizione di 120 opere capace di far ricredere anche i più scettici e critici. “Italia: fascino e mito. Dal Cinquecento al contemporaneo” è un allestimento nato per volontà del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con il sostegno di Regione Lombardia, in occasione di Expo, alla Villa Reale di Monza fino al 6 settembre.

 

ITALIA, COMUNE DENOMINATORE – Accanto alle opere dei celebri modelli di arte italiana come Correggio, Tiziano e Canova, dipinti e sculture di celebri maestri stranieri come Lucas Cranach di cui è esposto il magnifico olio Eva (1528); Rubens con Ritratto di Giovanna Spinola Pavese (1604-1608), Antoon Van Dyck con un Autoritratto (1622-1623) e un bellissimo ritratto femminile (1627); Claude Lorrain di cui si presenta Porto con Villa Medici (1637), Gerrit Van Honthorst detto Gherardo delle Notti con Giocatori di carte (1620), Valentin de Boulogne con Negazione di Pietro (1620 circa), Gaspar Van Wittel con quattro magnifiche vedute di Venezia, Napoli, Firenze e Roma, Angelika Kauffmann con un poetico ritratto femminile (1794), Anton Raphael Mengs con il Ritratto di papa Clemente XIII (1765), il Ritratto del cardinale Archinto (1756), il Ritratto allegorico di James Caulfeild (1756-58), un Autoritratto (1773) e la celebre Madonna della seggiola, copia da Raffaello; Joshua Reynolds  con Sir William Hamilton (1776-1777), Ingres con un olio di soggetto religioso (1820), Jean-Léon Gérome con Souvenir d’Italie  (1829), opera immagine della mostra.

 

ARTISTI ITALIANI, MODELLI DA IMITARE – Quanto i nostri artisti fossero assurti a maestri e quanto la loro opera e i loro metodi abbiano influito sull’arte straniera è dimostrato dalla crescente fama di Michelangelo, che arrivò a oscurare, con la sua ingombrante presenza, gran parte degli artisti del periodo. Il mito di Michelangelo continuerà a irradiarsi lungo il secolo: in mostra lo si è illustrato con due splendide sculture di Henri Matisse e Auguste Rodin, con due magnifiche tele di Pablo Picasso e un intenso olio di Salvador Dalí.

 

LA CONTEMPORANEITA’ – Dalla nascita delle Avanguardie in poi numerosi artisti, anche i più anticonformisti e radicali, compiranno il loro ‘pellegrinaggio’ in Italia, attratti dalla lezione dell’arte antica e dalla seduzione del paesaggio.  importanti artisti del secondo Novecento che hanno guardato all’Italia per il loro lavoro e l’hanno visitata più volte sono Yves Klein e Andy Warhol, così come il nostro Paese affascina celebri maestri della contemporaneità di cui saranno in mostra opere significative, comeAnselm Kiefer, William Kentridge, Marina Abramović, Christo+Jeanne Claude, i fotografi della scuola di Düsserldorf come Axel Hütte, Thomas Struth, Candida Höfer o americani come Lawrence Beck, sino al bellissimo video Viaggio in Italia del 2006 di Victor Burgin che chiude la mostra.

 

7 giugno 2015

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