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La Nouvelle Vague e i suoi luoghi ripercorsi dallo sguardo attento di Cris Thellung, il fotografo giornalista con la passione per il cinema

Come un flaneur Cris Thellung passeggia per Parigi, passo lento, sguardo attento, l'aria incantata e la sigaretta sempre in bocca. E' alla ricerca di atmosfere passate, luoghi reali, ma resi incantati dal cinema, perchรฉ impressi nelle pellicole dei grandi autori della Nouvelle Vague...
Progetto promosso da Ponti x l’Arte nelle sale dell’Enoteca Zanini a Bergamo, “Paris, l’Atalante e altre storie” racconta la passione per il cinema e l’estro creativo del giornalista e fotografo Cris Thellung. In esposizione fino al 19 gennaio 2013

MILANO – Come un flaneur Cris Thellung passeggia per Parigi, passo lento, sguardo attento, l’aria incantata e la sigaretta sempre in bocca. E’ alla ricerca di atmosfere passate, luoghi reali, ma resi incantati dal cinema, perché impressi nelle pellicole dei grandi autori della Nouvelle Vague: Canale Saint Martin, il quartiere di Passì, Pigalle e il Jardin du Luxembourg, ritornano a vivere ora in uno scatto, così come allora nell’istante di un ‘ciak’, sprigionando ancora un dolce ‘dejavu’ dei personaggi che li hanno abitati e vissuti. A cura del progetto Ponti x l’Arte, “Paris, l’Atalante e altre storie” presenta una selezione di immagini che hanno partecipato quest’anno alla sesta edizione del PhotoFestival, l’importante manifestazione dedicata alla fotografia d’autore, che per oltre un mese ha coinvolto le più importanti gallerie d’arte e gli spazi espositivi di Milano. Sarà in mostra presso l’Enoteca Zanini, promotrice del progetto CibARSi, fino al 19 gennaio 2013.

LA NOUVELLE VAGUE, PARIS E ALTRI LUOGHI POSSIBILI – “Gli scenari fotografati da Cris Thellung, concentrano anzitutto l’obiettivo sul cinema, che fra tutte è la ‘settima arte’”, così spiega il giornalista e critico d’arte Stefano Bianchi, curatore di questa mostra insieme a Eleonora Tarantino, fondatrice con lui del progetto Ponti x l’Arte. “Da appassionato sincero della Nouvelle Vague, Thellung ha setacciato palmo a palmo una Parigi tutt’altro che oleografica con la voglia di ritrovare e riambientare scene e sequenze delle pellicole girate da Jean-Luc Godard, François Truffaut, Claude Chabrol, Jean Vigo,  Bernardo Bertolucci e altri famosi registi. Certi angoli, come Pigalle dei Quattrocento colpi di Truffaut, e certi scorci del Jardin du Luxembourg dove si svolsero gli  “Incontri a Parigi” di Eric Rohmer, sono rimasti pressoché intatti. Altri luoghi, sebbene lo scorrere del tempo li abbia profondamente mutati, sprigionano ancora il dolce “déjà vu” dei personaggi che li hanno abitati e vissuti nello spazio di un ‘ciak’, dando alla memoria l’opportunità di sedimentare e all’anima la ‘chance’ di stratificarsi”. Prosegue Bianchi: “Poi, colpi d’occhio catturano realtà metropolitane che dialogano, s’intrecciano e si confrontano con la bellezza dei capolavori artistici. Sottrarre per finzione, anche solo per un istante, quadri e sculture dai musei per poi reinterpretarli e farli rivivere ‘sulla strada’, è il compito di questi scenari d’arte (dai colori Pop, ma anche in un rigoroso bianco e nero) giocati sull’ironia e sul filo del paradosso. Ecco, allora, che il “Bacchanal” dipinto dai Pablo Picasso si mette ad attraversare danzando una strada di Londra. Una scultura di Joan Miró, magicamente, fa il suo ingresso nella basilica della Sagrada Família di Barcellona mentre i suoi occhi catturano la frenesia del passeggio lungo la Rambla. La “Rissa futurista” di Fortunato Depero, si consuma all’improvviso sotto il balcone di una screpolata casa spagnola”.

PER DIFFONDERE L’ARTE – Questa mostra è solo una delle tante esposizioni promosse da Ponti x l’Arte, un progetto nato da un’idea di Eleonora Tarantino, giornalista e art consultant, e Stefano Bianchi, giornalista e critico d’arte. Il loro scopo è quello di organizzare mostre riservate a tutti coloro che desiderano conoscere e collezionare Arte Contemporanea, attraverso una promozione delle opere in locations inconsuete, fuori dagli abituali circuiti di gallerie e musei. Ed è proprio qui che entra in gioco l’Enoteca Zanini, che con il progetto CibARSi offre i suoi spazi per l’esposizione di mostre dal grandissimo valore artistico, cercando di coniugare l’ospitalità della sua ristorazione alla grande passione per l’arte che contraddistingue i suoi proprietari, Daniela Della Giovanna e Nicola Zanini.

20 settembre 2012

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