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La Fotografia va in scena al Teatro dell’Opera di Firenze

Ha inaugurato quasi dieci giorni fa il Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, la sede che il Maggio Musicale Fiorentino ha atteso per cinquant’anni. Ma l’aspetto più interessante, è che il teatro ha deciso di vestirsi di immagini...

Per la prima volta un teatro dell’opera si affida alla fotografia per raccontarsi attraverso Mimmo Jodice e i fotografi di Contasto

MILANO – Ha inaugurato quasi dieci giorni fa il Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, la sede che il Maggio Musicale Fiorentino ha atteso per cinquant’anni. Ma l’aspetto più interessante, è che il teatro ha deciso di vestirsi di immagini, una trama narrativa per comunicare il percorso artistico del Teatro, realizzata in collaborazione con Mimmo Jodice e i fotografi dell’agenzia Contrasto.

IL PROGETTO – Le foto d’autore diventano parte integrante dell’arredo degli spazi, per raccontare il lavoro degli artisti, dell’orchestra, del coro, dei ballerini, dei back-stage degli spettacoli: un’occasione speciale che si concretizza per la prima volta in Italia. La fotografia è stata scelta non soltanto come elemento decorativo ma soprattutto come linguaggio: uno strumento narrativo immediato e suggestivo capace di fornire nuove chiavi interpretative della realtà.

Le tre nuove fotografie di Mimmo Jodice interpretano la statua del Giambologna il “Mercurio Volante” presente al Bargello di Firenze e arredano la sala stampa del Teatro (Sala Mercurio), mentre le immagini di Martin Parr, che da tempo lavora sul tema del cibo, arrederanno la caffetteria. Collabora al progetto anche l’Archivio Storico Locchi per le immagini legate al passato, tra cui le vecchie locandine del Maggio Fiorentino e invece l’agenzia Contrasto si occuperà degli scatti presenti e futuri, dai grandi Maestri ai fotografi emergenti.

LO SPAZIO – Il Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, dalle forme avvenieristiche, è stato progettato da Paolo Desideri, e sarà la nuova casa del Maggio Musicale Fiorentino, il primo ente musicale in Italia, oggi il più antico in Europa dopo Salisburgo, nato nel 1933. L’Opera ma anche l’arte contemporanea nutrono questo Teatro,  a partire dai dieci cavalli ideati da Pierluigi Pizzi, regista teatrale, artista e coreografo che accolgono gli spettatori all’ingresso esterno e che sono stati recuperati dalla scenografia del 1990 dell’opera ‘La leggenda dell’invisibile città di Kitez e della fanciulla Fevronija’, di Nikolaj Rimskij-Korsakov; per poi proseguire all’interno dello spazio, dal foyer alle sale, le cui pareti verranno arricchite di fotografie.

19 maggio 2014

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