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Il Salone Internazionale del Libro di Torino torna a caccia di start up digitali internazionali

l Salone Internazionale del Libro di Torino torna a caccia di Start Up. Le nuove frontiere del libro digitale saranno nuovamente protagoniste alla ventottesima edizione della manifestazione, in programma a Lingotto Fiere dal 14 al 18 maggio...

Da lunedì 16 marzo online il bando per selezionare 10 progetti innovativi che verranno ospitati gratuitamente a maggio a Torino in un’area altamente interattiva

MILANO – Il Salone Internazionale del Libro di Torino torna a caccia di Start Up. Le nuove frontiere del libro digitale saranno nuovamente protagoniste alla ventottesima edizione della manifestazione, in programma a Lingotto Fiere dal 14 al 18 maggio. Anche quest’anno, infatti, 10 start up internazionali che offrono servizi innovativi per la fruizione dei contenuti editoriali saranno ospitate gratuitamente all’interno dell’area “Book to the future”. Le giovani imprese e le loro idee verranno selezionate attraverso un bando internazionale, attivo da lunedì 16 marzo a venerdì 10 aprile e rivolto a tutte le realtà nate da meno di 4 anni.

 

AREA START UP – L’Area Start Up è un progetto che si propone di offrire grande visibilità alle nuove iniziative imprenditoriali basate sull’Innovazione, che propongano contenuti e servizi ad alto valore tecnologico in ambito editoriale. Un’occasione per i neoimprenditori di mettersi in gioco, in un contesto stimolante, dinamico e creativo, per affrontare la sfida del digitale tra editoria, tecnologia e una nuova fruizione dei contenuti. Il progetto continua sulla scia del successo del 2014, quando le 10 aziende selezionate conquistarono il pubblico e gli addetti ai lavori. Tra di esse era presente la torinese Pubcoder, il cui software – che permette di realizzare ebook animati e interattivi – è stato riconosciuto da Apple come uno dei migliori programmi al mondo per la creazione di libri digitali.

PROGETTI DIGITALI – Possono partecipare al bando tutte quelle giovani imprese che contribuiscono a sviluppare il prodotto editoriale in formato digitale, al di là dell’ormai “tradizionale” eBook: piattaforme per la lettura condivisa e in streaming online di ebook, con la possibilità di commentarli e di condividere i propri contenuti sui social network. Software che permettono di arricchire i libri digitali con contenuti multimediali quali video, animazioni 3D, audio e musiche. O ancora nuovi hardware come device e tablet innovativi per la fruizione dei contenuti, progetti online per aspiranti scrittori, che permettono di creare racconti e contenuti originali in maniera collaborativa direttamente sul web. Porte aperte anche per chi si dedica a iniziative per target specifici, dai bambini ai disabili: aziende che propongono favole digitali o giochi didattici che si trasformano a seconda del livello di interazione del piccolo lettore, sbloccando nuovi contenuti, aggiornandosi e «crescendo» insieme a lui. Oppure applicazioni dedicate ai bambini dislessici, che permettono l’esecuzione di esercizi, integrandoli e completandoli con le attività svolte quotidianamente nei centri specializzati.

 

COME PARTECIPARE – Le aziende che faranno parte dell’Area Start up verranno selezionate attraverso un bando internazionale, compilabile a partire dal 16 marzo tramite form online all’indirizzo http://www.salonelibro.it/it/salone/book-to-the-future.html La call è aperta alle start up nate dopo il 1° gennaio 2011 che operano in ambito editoriale e che lavorano per una nuova fruizione dei contenuti. Le aziende interessate potranno presentare la propria candidatura – in italiano o in inglese – fino a venerdì 10 aprile. Successivamente un’apposita giuria, composta da rappresentanti di Salone Internazionale del Libro, GL events Italia-Lingotto Fiere e Intesa Sanpaolo selezionerà i 10 migliori progetti pervenuti, i quali avranno l’opportunità di partecipare gratuitamente alla XXVIII edizione del Salone del Libro di Torino. Nella valutazione dei progetti si terrà conto di parametri come innovatività del prodotto/servizio, uso originale di tecnologie, fattibilità del progetto, capacità di ingaggio di editori e lettori, creatività e originalità del progetto.

19 marzo 2015

 
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