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I quattro libri italiani più letti all’estero

Umberto Eco, Carlo Collodi, Susanna Tamaro e Dante Alighieri sono i “Fantastici 4” della nostra letteratura
MILANO – Quali sono gli “eroi” della letteratura italiana, ovvero gli autori italiani più noti, quelli che hanno saputo conquistare il mercato estero e piazzare le loro opere tra i libri più venduti di sempre? Secondo la classifica di Wikipedia, l’avanguardia della nostra letteratura nel mondo è rappresentata dalla squadra dei “Fantastici 4” – come abbiamo voluto scherzosamente chiamarli prendendo a prestito il titolo del famosissimo fumetto della Marvel Comics, poi diventato film, che racconta le imprese di quattro supereroi.
A condurre la squadra è Umberto Eco con “Il nome della Rosa” – con una stima di 50 milioni di copie vendute –, 19simo nella top 100 di Wikipedia dei libri più venduti nel mondo. Il romanzo è il primo scritto dal celebre semiologo italiano ed è uscito per la prima volta nel 1980. L’opera è ambientata nel 1327 in un monastero benedettino del Nord Italia, dove si svolge nell’arco di sette giornate. Nella finzione a raccontare è il monaco Adso da Melk, che da anziano ricorda l’avventura vissuta quando ancora era novizio, insieme al suo maestro Guglielmo da Baskerville. Il libro ha potere di avvincere il lettore a una trama in cui l’autore sa mescolare magistralmente spunti tratti da generi diversi, dal giallo deduttivo al romanzo storico, dalle atmosfere gotiche ai toni della grande epica. Il risultato è una storia capace di esercitare una grande fascinazione, tanto da ispirare un film divenuto pietra miliare nella storia del cinema – “Il nome della Rosa” di Jean-Jacques Annaud, interpretato da Sean Connery nelle vesti di Guglielmo da Baskerville e da Christian Slater in quelle di Adso. Il romanzo, premio Strega nel 1981, è anche stato selezionato tra “I 100 libri del secolo di Le Monde”.
Secondo tra gli italiani e 33simo in assoluto è Carlo Collodi (pseudonimo di Carlo Lorenzini) con “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino”, pubblicato per la prima volta nel 1881 – con una stima di 35 milioni di copie vendute. Negli anni Settanta lo scrittore Luigi Santucci parlava, in base a una sua ricerca, di 220 traduzioni dell’opera in altrettante lingue – il che faceva del romanzo, all’epoca, il libro italiano più conosciuto e tradotto nella storia della nostra letteratura –, mentre alla fine degli anni Novanta la Fondazione Nazionale Carlo Collodi calcolava più di 240 traduzioni. La storia del burattino di legno che alla fine, dopo innumerevoli peripezie ed errori, riesce a diventare un ragazzino vero in carne e ossa ha il potere di avere un alto valore simbolico e pedagogico per i lettori di ogni epoca e luogo. Questa caratteristica l’ha reso particolarmente adatto a essere interpretato come un classico della letteratura per ragazzi – complice anche la celeberrima trasposizione cinematografica animata della Walt Dinsey. Come sottolineato a suo tempo anche da Benedetto Croce, però, il libro appartiene a buon diritto alla schiera dei grandi capolavori della letteratura in assoluto, non solo di quella per ragazzi.
Sul terzo gradino del podio italiano, 88sima nella top 100 di Wikipedia, si piazza invece Susanna Tamaro con “Va’ dove ti porta il cuore”, uscito nel 1994 – con una stima di 14 milioni di copie vendute. Il libro ha la forma di un romanzo epistolare e raccoglie le lettere scritte da Olga, ormai anziana e malata, alla nipote, da lei cresciuta in seguito alla morte della figlia, ora diciottenne e trasferitasi in America. A lei Olga sente il bisogno di confidare i segreti nascosti della loro storia famigliare, e temendo di non avere abbastanza tempo per rivederla le lascia questa sorta di diario. Il libro ha il potere di raccontare con grande forza e intensità i sentimenti più profondi e anche contraddittori che si intrecciano all’interno di una famiglia, nella cornice di una trama complessa, che ripercorre le vicende di quattro generazioni: questo ne ha fatto un vero e proprio “Caso letterario”, molto amato dal pubblico. Nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, al Salone del Libro di Torino “Va’ dove ti porta il cuore” è stato inserito tra i 150 “Grandi Libri” che hanno segnato la nostra storia. Anche di questo romanzo  esiste una trasposizione cinematografica, per la regia di Cristina Comencini.
Appena fuori dalla top 100 dei libri più venduti di sempre, al 101simo posto della classifica e quarto tra gli italiani – “last but not least” – troviamo il più grande maestro della nostra letteratura, Dante Alighieri con la “Divina Commedia”. Secondo la stima, l’opera ha venduto tra 11 e 12 milioni di copie, ma, sottolineiamo, la cifra considera soltanto le copie vendute nel XX secolo. L’opera infatti, un poema in terzine che narra del “viaggio” di Dante nei tre regni dell’al di là, Inferno, Purgatorio e Paradiso, è stata composta tra 1304 e 1321 e ha dimostrato di saper sopravvivere a centinaia di anni di Storia, iscrivendosi tra i più grandi capolavori della letteratura di tutti i tempi.
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