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I 5 colpi di scena più inattesi della letteratura, capaci di spiazzare qualsiasi lettore

Vi è mai capitato di leggere un grande romanzo della letteratura, uno di quelli che rientrano nella categoria di ''letture intellettuali'', e rimanere sbalorditi per una scena che non vi sareste mai aspettati di leggere?...

Da ”Racconto d’Inverno” di William Shakespeare a ”La filosofia nel boudoir” del marchese De Sade, anche i grandi classici sono in grado di lasciare il lettore a bocca aperta di fronte a scene spiazzanti in cui mai si sarebbe aspettato di imbattersi. Ecco quali sono

MILANO – Vi è mai capitato di leggere un grande romanzo della letteratura, uno di quelli che rientrano nella categoria di ”letture intellettuali”, e rimanere sbalorditi per una scena che non vi sareste mai aspettati di leggere? Apparizione improvvisa di… orsi, spogliarelli, sesso sfrenato su Marte, personaggi che ”fanno i loro bisogni”. Se mentre avete letto un grande romanzo, vi è mai capitato di esclamare “Ma come?!”, allora dovete leggere la lista redatta da un articolo dall’Huffington Post che vi segnala le 5 scene più impreviste della letteratura, quelle che mai ci si aspetterebbe di trovare in un grande classico e che lasciano più spiazzato il lettore.

1 – “Racconto d’Inverno” di William Shakespeare: questa tragicommedia scritta dal drammaturgo inglese nel 1611 mette in risalto le sue grandi qualità linguistiche. Shakespeare, infatti, ha una grande capacita, attraverso l’uso sapiente delle parole, di passare da scene assolutamente comiche a quelle più tragiche. Tra i tanti pregi (o difetti) di questo scrittore, si nota anche la ‘pigrizia’ nelle note didascaliche, sempre molto sintetiche: il personaggio entra, il personaggio muore e cosi via.

Il momento “ma come?!”: in questo caso però, il lettore più attento non può certo rimanere indifferente di fronte ad una didascalia insolitamente più lunga delle altre e che lascia entrare in scena un personaggio mai menzionato prima: un orso. Ad un certo punto, infatti, uno dei protagonisti della commedia viene ucciso: inspiegabilmente sbranato da un orso comparso all’improvviso e che Shakespeare non aveva per nulla menzionato nelle pagine precedenti.

2 – “Ulisse” di James Joyce: solo a nominare questo titolo, la nostra mente ritorna immediatamente ad uno dei capolavori della letteratura. Mille pagine di “intellettualità”: riferimenti letterari e scrittura densa.

Il momento “ma come?!”: ad un certo del racconto, i lettori si trovano di fronte alla “cacca”, letteralmente. James Joyce, presentando uno dei suoi tanti personaggi, decide di analizzare e descrivere attentamente i suoi momenti fisiologici.

3 – L’originale “Cappuccetto Rosso” di Charles Perrault: come ogni favola che si rispetti, anche del tradizionalissimo Capuccetto Rosso ci sono più versioni e la scena che ha lasciato molti lettori a bocca aperta risale proprio alla primissima edizione scritta da Charles Perrault. In alcune versioni il lupo cattivo viene ucciso, in altre Cappuccetto Rosso si salva da sola. In questa edizione particolare, il lupo chiede alla piccola Cappuccetto di salire sul tetto con lui e lei lo segue…

Il momento “ma come?!”: appena salita sul tetto, Cappuccetto Rosso inizia a togliersi gli indumenti. Peraltro, niente spiega perché abbia deciso di spogliarsi visto che nessuno glie l’ha chiesto. Insomma, Cappuccetto Rosso, che combini?

4 – “Watchmen” di Alan Moore: ok, questa è una Graphic Novel, ma il Times l’ha inserita nella lista dei “100 più grandi romanzi di sempre”. Un racconto non lineare che mette sullo stesso piano momenti storici importanti ad un gruppo di non-eroi con dei super poteri.

Il momento “ma come?!”: questa graphic novel è stata spesso censurato per alcune scene troppo violente, forse non troppo adeguate a tutte le storie. Come quella in cui un personaggio completamente nudo fa sesso esplicito su Marte. Una scena che tramuta la graphic novel in una “commedia collegiale intergalattica”.

5 – “La filosofia nel boudoir” del marchese De Sade: per gli amanti di questo scrittore, sicuramente niente può stupire. De Sade, infatti, è conosciuto per aver affrontato temi scabrosi che sono, forse ancora oggi, dei grandissimi tabù.

Il momento “ma come?!”: completamente controcorrente rispetto agli altri grandi classici che abbiamo elencato, “La Filosofia nel boudoir” stupisce il lettore quando per un momento, tralasciando il grande erotismo che contraddistingue tutto il romanzo, De Sade si sofferma a parlare di filosofia, di Repubblica e Religione.

Melissa Ceccon

30 aprile 2014

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