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Festival della Letteratura di Mantova, 10 appuntamenti più 1 da non perdere

Dal 9 al 13 settembre Mantova ospiterà il Festival della Letteratura, un grande numero di eventi dedicati ai libri, alla lettura e a importanti temi attuali come la lotta alla mafia. Interverranno diversi autori di spicco del panorama letterarario nazionale e internazionale

MILANO  – Scrittura è la parola chiave di questa diciannovesima edizione di Festivaletteratura che si terrà a Mantova da mercoledì 9 a domenica 13 settembre: scritturacome segno grafico, rappresentazione simbolica, trasposizione fisica del pensiero, strumento cognitivo, espressione inequivocabile della personalità e ricerca sul linguaggio. Festivaletteratura, ancora una volta sperimenta, lavora sulle possibilità di nuovi linguaggi, e al contempo valorizza il suo passato, la quasi ventennale materia storica del suo archivio, che non è solo memoria, ma serve a innescare nuovi progetti culturali. Tra il mare di eventi che ospiterà la città lombarda, abbiamo selezionato per voi i 10 eventi più interessanti per voi amanti dei libri.

Tutto il resto è storia, con Alessandro Barbero e Bianca Pitzorno – Compito principale dello storico è studiare, interpretare e raccontare il passato. Ma siamo sicuri di non potergli concedere una divertita deviazione e lasciare che utilizzi questi fatti per intrecciare i fili di storia e fantasia? Alessandro Barbero è abile narratore (Lepanto) e maestro nel far rivivere tra le pagine le vicende dell’antichità. Svestiti i panni del professore, si presenta quest’anno al Festival come romanziere, mettendo in scena con Le ateniesi un dramma contemporaneo nella Grecia classica. In dialogo con la scrittrice Bianca Pitzorno che più volte si è misurata con il romanzo storico. Appuntamento: 18:30 del 9 settembre al Seminario Vescovile.

Nascosti in evidenza, con Luca Barbero e Marcello Fois – Nella risistemazione critica che si opera nel momento in cui la produzione artistica di un movimento o di una stagione viene storicizzata, inevitabilmente vengono a stabilirsi delle gerarchie tra autori famosi e altri, appunto, “nascosti in evidenza”. Il tempo restituisce il giusto riconoscimento a questi artisti che sono stati anticipatori di nuove tendenze, dimostrando un’originalità che risulta più evidente ad alcuni anni di distanza e in una prospettiva internazionale. Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini, porta si confronterà sull’argomento con lo scrittore Marcello Fois su analoghi casi nella letteratura del Novecento italiano. Appuntamento: 21:30 del 9 settembre al Teatro Bibiena.

La vita dal finestrino di un treno, con Paula Hawkins e Massimo Vincenzi – “Caso editoriale dell’anno” è forse un’espressione abusata nelle recensioni, ma certo si addice perfettamente al lavoro d’esordio di Paula Hawkins, La ragazza del treno, storia di una giovane dalla vita anonima che durante uno dei suoi abituali viaggi in treno diventa testimone di qualcosa che non dovrebbe vedere. Uscito negli Stati Uniti all’inizio dell’anno, il thriller ha scalato tutte le classifiche di vendita, spingendo più di quaranta editori mondiali all’acquisto dei diritti di pubblicazione e venendo opzionato dalla Dreamworks per una trasposizione cinematografica. Di questo suo fortunato debutto la scrittrice inglese parla con il giornalista Massimo Vincenzi. Appuntamento: 10 settembre alle 15:30 al Teatro Ariston.

Arcipelago nero, con Peter May e Carlo Lucarelli – Le Ebridi Esterne, isole al largo della Scozia, sono terre brulle e inospitali, tormentate da venti gelidi. Caratteristiche che non possono che influire sul carattere degli isolani, gente che parla il gaelico scozzese, abituata a vivere in un universo a parte. È in questo luogo che sono ambientati i romanzi della trilogia dell’Isola di Lewis, noir decisamente originali in cui l’autore Peter May ci fa sperimentare una natura estrema. Dopo L’isola dei cacciatori di uccelli e L’uomo di Lewis, lo scrittore di Glasgow trapiantato in Francia giunge a chiudere il cerchio delle vicende dell’ispettore Macleod con L’uomo degli scacchi. Dialoga con l’autore lo scrittore Carlo Lucarelli. Appuntamento: 10 settembre alle 18:45 presso Palazzo San Sebastiano.

Le parole della distanza, con Beppe Severgnini e Stefania Chiale – L’America non è soltanto una parte del mondo. L’America è uno stato d’animo, una passione. E qualunque europeo può, da un momento all’altro, ammalarsi d’America”. Così il giovane Mario Soldati descriveva in America primo amore le sue prime sensazioni all’arrivo negli Stati Uniti. Sono moltissimi gli scrittori italiani che, a partire da quegli anni, si sono dedicati in modo non episodico alla letteratura di viaggio. E proprio la lettura di questi preziosi reportage d’autore ha portato Beppe Severgnini a intraprendere la sua fortunata – e divertita – carriera di narratore-viaggiatore tra le due sponde dell’Oceano. Avvalendosi delle letture di Stefania Chiale, Severgnini ci porta a conoscere questa produzione così varia e vivace. Appuntamento: 10 settembre alle 21:15 presso Piazza Castello.

Tornare a Primo Levi, con Wlodek Goldkorn e Marco Belpoliti – Dopo la Scuola Levi, un percorso per parole chiave nel pensiero e nelle opere dello scrittore torinese organizzato nel 2007, Festivaletteratura torna a Primo Levi grazie a Marco Belpoliti, che di quella serie di incontri fu ispiratore. A coronamento di un lavoro ventennale di studi, Belpoliti giunge a un’imponente rilettura della variegata opera leviana con Primo Levi. Insieme al giornalista Wlodek Goldkorn, Belpoliti parlerà di un autore fondamentale per capire il nostro passato, ma anche il nostro futuro. Appuntamento: 11 settembre alle 15:00 al Teatro Bibiena.

Ri –tratto, con Massimo Carlotto – Inquadrate bene lo sfondo, ma non lasciate che vi distragga. Iniziate con il tratteggiare l’insieme della persona, anche sommariamente. Oppure, se vi viene più spontaneo, partite da un particolare, e insistete su quello. Fare un ritratto non è facile, e una tecnica sola non esiste. Per questo ad ogni edizione ve ne proponiamo almeno tre o quattro diverse: armati di penna-pennarello potete scegliere se diventare ritrattisti provetti attraverso la parola o con il disegno. A guidarvi saranno, nei quattro appuntamenti, scrittori affermati come Massimo Carlotto o Andrea Vitali, o un maestro della grafica, nonché raffinatissimo acquarellista, come Giancarlo Iliprandi. Appuntamento: 11 settembre alle 18:00 al Palazzo Ducale.

Scritture d’Irlanda, con Joseph O’Connor e Stas’ Gawronski – Joseph O’Connor, forse l’autore più espressivo della narrativa irlandese contemporanea. Del popolo della verde isola, “mediterranei intrappolati in una terra nordica e piovosa”, è diventato ormai un vero e proprio cantore, capace di dipingere ritratti dallo stile semplice e diretto della gioventù odierna di Dublino. “Il gruppo” è il suo ultimo romanzo, storia di una band che attraversa 25 anni di musica, dagli sfortunati sobborghi di Londra alle luci della ribalta di New York, nella “più imponente playlist dai tempi di Alta Fedeltà”. Lo incontra il giornalista Stas’ Gawronski. Appunatemento: 11 settembre alle 18:00 a Palazzo San Sebastiano.

Metafore e democrazia, con Gianrico Carofiglio – Rottamare, asfaltare, scendere in campo: in politica, come in letteratura o nella pubblicità, si fa un utilizzo abbondante delle metafore, spesso servendosene nel modo peggiore, per unire l’elettorato con artifici retorici invece di aiutarlo a comprendere meglio il filo di un discorso. Riconoscere il trasferimento (perché proprio dal greco “trasferire” deriva il termine metafora) di concetti non è sempre facile, e la loro comprensione è indispensabile per decifrare la lingua degli affari pubblici e smascherarne i sotterfugi. Gianrico Carofiglio, autore di Con precise parole, ritiene che la chiarezza della lingua del potere sia un dovere morale. Appuntamento: 11 settembre alle 18:30 presso Piazza Castello.

Gli sconfinati universi delle librerie, Jorge Carrión con Stefano Salis – Probabilmente ognuno di noi, entrando in una libreria, ha provato la sensazione di trovarsi in un mondo a parte: in un angolo si è catapultati nel cosmo profondo, e sullo scaffale opposto si può disquisire di massimi sistemi con i grandi filosofi greci. Lo scrittore spagnolo Jorge Carrión, autore di Librerie, è talmente affascinato da tale universo, che si è prodotto in una sentita dichiarazione d’amore nei suoi confronti, disegnando una mappa culturale di questi spazi mitici, viaggiando nel tempo e nei cinque continenti per visitare i luoghi “che contengono il mondo intero”. Conversa con lui il giornalista Stefano Salis. Appuntamento: 12 settembre alle 21:00 al conservatorio di musica Campiani.

Le nuove mafie, con Lirio Abbate e Piercamillo Davigo – La mafia, ce lo insegna il sistema di malaffare emerso a Rom, ha cambiato pelle. Non fa più morti e tantomeno cerca, come nei primi anni Novanta, lo scontro con lo Stato. Anzi è proprio nelle pieghe dello Stato che questa mafia prolifera, grazie a insospettabili e trasversali complicità politiche. In questa zona grigia, questa “terra di mezzo”, per usare le parole del boss di Roma Massimo Carminati, si sono trovati a indagare due autori come Lirio Abbate (I Re di Roma), uno dei più importanti e coraggiosi giornalisti investigativi italiani, da anni sotto scorta a causa delle sue indagini sulla mafia, e Piercamillo Davigo, protagonista di una fondamentale stagione di lotta alla corruzione come Mani Pulite. Insieme dialogheranno cercando di raccontare i meccanismi attraverso i quali agiscono e attecchiscono questi nuovi fenomeni criminali. Appuntamento: 13 settembre alle 12:00 a Palazzo San Sebastiano.

3 settembre 2015

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