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Ferdinando Scianna e Irene Kung inaugurano la IV edizione del Festival della fotografia di Capri

Dopo le esperienze espositive di grande successo dedicate al barone Von Gloeden (2009), a Mimmo Jodice (2010), a Herbert List e Maurizio Galimberti (2011), la Fondazione Capri rilancia e prosegue la propria attività culturale e artistica con una nuova mostra sul linguaggio della fotografia. Una produzione fotografica che con il suo percorso visivo ci mostra, gli abitanti, le abitudini, i protagonisti, i luoghi, con l’obiettivo di raccontare lo stile e la vita dell’ Isola di Capri. Il grande fotografo siciliano Ferdinando Scianna la giovane fotografa Irene Kung...

Dal 7 luglio al 10 settembre sarà visibile la mostra fotografica “Mare Nostrum.  Fotografie di Ferdinando Scianna e Irene Kung” curata da Denis Curti

 

MILANO – Dopo le esperienze espositive di grande successo dedicate al barone Von Gloeden (2009), a Mimmo Jodice (2010), a Herbert List e Maurizio Galimberti (2011), la Fondazione Capri rilancia e prosegue la propria attività culturale e artistica con una nuova mostra sul linguaggio della fotografia. Una produzione fotografica che con il suo percorso visivo ci mostra, gli abitanti, le abitudini, i protagonisti, i luoghi, con l’obiettivo di raccontare lo stile e la vita dell’Isola di Capri. Il grande fotografo siciliano Ferdinando Scianna la giovane fotografa Irene Kung.

 

SCATTI CHE RACCONTANO – Ferdinando Scianna mette a disposizione il suo immenso archivio per costruire un percorso espositivo di 25 opere segnato dal tempo del suo racconto per immagini. Per Scianna il Mediterraneo comincia in Sicilia, la sua terra d’origine e comprende le coste della Grecia, della Turchia. Le guerre, i cambiamenti epocali, i volti e le contraddizioni di un contesto in continuo mutamento. La sua storia si chiude con le immagini (15 scatti) realizzate durante la residenza sull’ Isola di Capri: volti, ritratti, interni di case e vedute a mare. Qui prevale l’idea di racconto. Prevale il bianco e nero ed una narrazione approfondita e specifica sul senso di abitare un luogo.
 
FOTOGRAFIE COME POESIA PER GLI OCCHI – Irene Kung, artista fotografa proveniente dall’ esperienza della pittura ed ora votata solo al linguaggio delle immagini, rinuncia all’archivio per concentrarsi solo sul nuovo. La sua tecnica straodinaria di ripresa è direttamente connessa al trattamento digitale delle immagini. Le sue fotografie sono poesia per gli occhi. Puro spettacolo della potenza del paesaggio e delle architetturre dell’ Isola caprese. Grandi formati. Colori intensi e saturi per lasciar dialogare con forza la potenza della natura con la potenza delle immagini.

MEDITERRANEO CHE UNISCE – Il progetto prende il via dalla citazione di Predrag Matvejevic tratta da Mediterraneo, Un nuovo breviario (Garzanti) e scorre attraverso la poesia delle fotografie di Irene Kung e Ferdinando Scianna. Due autori molto distanti tra loro e, in questo caso, avvicinati dalla comune fascinazione verso la bellezza e la ricchezza culturale del Mediterraneo. Entrambi sono stati chiamati dalla Fondazione Capri a svolgere un progetto di residenza, con lo scopo di raccontare uno dei centri nevralgici del mediterraneo: l’ Isola di Capri.

 

Concept
“Gli uomini del nord identificano spesso il nostro mare col sud: c’è qualcosa che ce li spinge anche quando amano molto la loro terra d’origine. Non si tratta solo dell’aspirazione ad un sole più caldo e ad una luce più forte. Non so se sia questo che può essere chiamato “fede nel sud”. E’ possibile – indipendentemente dal luogo di nascita o di residenza – diventare mediterranei. La mediterraneità non si eredita ma si consegue. E’ una decisione, non un vantaggio. Dicono che di veri mediterranei ce ne siano sempre sul mediterraneo. Non c’entrano la storia o la tradizione, il passato o la geografia, la memoria o la fede: il Mediterraneo è anche un destino”.

Predrag Matvejevic
(da Mediterraneo, Un nuovo breviario. Garzanti, Milano, 1993)

 

7 luglio 2012

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