FIRENZE – A Palazzo Medici Riccardi (Galleria delle Carrozze), è di scena la mostra “Dalì Meets Dante”, suggestivo evento artistico d’interesse internazionale che, organizzato dalla Fondazione Ambrosiana in occasione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri (1265-1321), propone importanti opere (pressoché ignote al grande pubblico) create in periodi diversi dall’artista spagnolo Salvador Dalì (1904-1989). Occasione importante per rendere omaggio al divino Poeta e per conoscere aspetti inediti dell’eclettico Maestro surrealista, dato che questa esposizione raccoglie un centinaio di suoi acquerelli originali, oltre a xilografie dai colori tenui, interamente dedicati a raffigurare scene e personaggi descritti da Dante nella Divina Commedia.
DANTE & DALI’, VISIONI CREATIVE DI DUE GENI IMMORTALI – La mostra in svolgimento a Firenze offre la possibilità di poter finalmente visionare il grande repertorio di acquerelli e xilografie che Dalì aveva eseguito negli anni Cinquanta, quando in vista del 700° compleanno di Dante Alighieri, dal Governo italiano gli fu commissionata la realizzazione di illustrazioni originali per la “Divina Commedia”. In quel periodo tale progetto non andò tuttavia in porto, anche se proprio allora Dalì eseguì lo stesso gli acquerelli (un centinaio) che oggi sono esposti alla Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi. In tali illustrazioni sono rappresentati personaggi fantastici, scene oniriche ed ambienti emblematici narrati nell’opera dantesca (Inferno, Purgatorio, Paradiso), con una lunga serie di immagini e di figure misticheggianti, reinterpretate in chiave psicoanalitica ed artisticamente raffigurate in acquerello da Salvador Dalì.
DALI’, ECLETTICO ED INGEGNOSO ARTISTA SURREALISTA – Non solo pittore geniale e scultore creativo: Dalì ebbe una personalità incredibilmente poliedrica, essendo peraltro dedito alla scrittura di libri, alla poesia, al design di gioielli, alle illustrazioni di fiabe e racconti, alla regia, ecc. Fin dall’infanzia, egli fu anche un lettore appassionato di libri e bibliofilia e fra le opere letterarie che lo affascinarono è inclusa la “Divina Commedia”. Analogamente al Poeta fiorentino, anche il Genio catalano fu profondamente ispirato da una donna, perché se Beatrice fu musa spirituale di Dante, l’ideale femminile per Dalì era di fatto incarnato dalla sua amata moglie Gala che lo influenzò visceralmente, tanto che lo stesso artista, nella sua “Vita segreta” (1942) confessò che proprio Gala riuscì a salvarlo dalla follia, permettendogli di riscoprire l’eternità nella fantasia.
IN GALLERIA TANTE OPERE SCULTOREE DEL MAESTRO – Alla Galleria delle Carrozze sono presentati anche alcuni imponenti capolavori eseguiti in bronzo da Salvador Dalì, che a questa specifica tecnica si avvicinò per la prima volta intorno agli anni Trenta. In particolare, oltre ad un busto di Dante Alighieri, nelle sale della mostra sono raccolte varie sculture originali: dagli orologi molli, alle bizzarre raffigurazioni bronzee di animali e personaggi leggendari, fino alle figure femminili fantastiche, surreali e ricche di simbologie (“Elefante spaziale”, “Unicorno”, “Visione dell’Angelo”, “Venere spaziale”, “Alice nel Paese nelle meraviglie”, solo per citarne alcune). Fra le creazioni di grandi dimensioni sono incluse, insieme ad altre, anche la “Visione dell’Angelo”, “Adamo ed Eva”, “L’uomo con farfalla” (che fa parte della serie dei Tarocchi appositamente creati da Dalì per sua moglie Gala), oltre a “La lumaca e l’angelo”, opera che fu realizzata a seguito di un incontro personalmente avuto con Sigmund Freud, da lui considerato suo padre spirituale. Agli interessati segnaliamo che alcuni esemplari di sculture e litografie in mostra alla Galleria delle Carrozze sono eccezionalmente acquistabili (in edizione limitata). La mostra, aperta fino al 27 settembre 2015, è visitabile ogni giorno dalle 10 alle 19.
Cristina Fontanelli
3 settembre 2015