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Corcos e I sogni della Belle Époque si avverano a Padova

Inaugura ai primi di settembre a Padova, presso il Palazzo Zabarella, la prima antologica italiana dedicata al pittore Vittorio Corcos, uno dei principali esponenti della cultura figurativa italiana...

Una grande mostra inaugura il 7 settembre a Palazzo Zabarella di Padova, dal titolo ”Corcos. I sogni della Belle Époque”, l’antologica più completa mai dedicata al pittore livornese, in grado di ripercorrere la sua vicenda artistica, attraverso i suoi capolavori più noti e numerose opere inedite

MILANO – Inaugura ai primi di settembre a Padova, presso il Palazzo Zabarella, la prima antologica italiana dedicata al pittore Vittorio Corcos, uno dei principali esponenti della cultura figurativa italiana fra Otto e Novecento, conosciuto in particolare per i suoi ritratti fortemente realistici.

LA MOSTRA – L’esposizione presenterà oltre 100 dipinti, in grado di ripercorrere la vicenda del pittore livornese, attraverso un considerevole nucleo di capolavori, affiancati a numerose opere inedite, provenienti dai maggiori musei e dalle più importanti collezioni pubbliche e private. La mostra prevede quattro sezioni: la prima analizza i luoghi dove Corcos ha vissuto e i personaggi che ha frequentato, dal ritratto di Giosuè Carducci a quello dell’editore milanese Emilio Treves; si prosegue poi con la sezione tutta dedicata a Parigi, città in cui visse dal 1880 al 1886 e che lo vide uno dei maggiori interpreti della cosiddetta pittura della vita moderna, assieme a Boldini e De Nittis. Una serie di dipinti, alcuni di grandi dimensione, confermano la passione di Corcos per i ritratti mondani, come il “Ritratto della Contessa Carolina Sommaruga Maraini” del 1901 o il “Ritratto di Lina Cavalieri” (1903), la “Venere in terra”, come la definì d’Annunzio. L’ultima sezione infine, intitolata “La luce del mare”, rivela come i suoi soggiorni a Castiglioncello, a partire dal 1910, sembrano riportarlo all’osservazione della realtà e alle gioie della pittura en plein air.

SOGNI – “Sogni” è probabilmente l’opera più famosa di Corcos, proveniente dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma e rappresenta un ritratto, davvero particolare per l’epoca, di una ragazza moderna, Elena Vecchi. Grazie alla forza del gesto e dello sguardo, come alla suggestiva ambientazione, è diventato l’immagine più emblematica della cosiddetta Belle Époque di cui ben rappresenta l’atmosfera sospesa tra i sogni dorati e una sottile inquietudine. Esposto per la prima volta alla Festa dell’Arte e dei Fiori di Firenze 1896, il quadro destò un “chiasso indiavolato” e provocò un acceso dibattito sul significato da attribuire a quell’intenso ritratto di giovane donna, universalmente ammirato per l’originalità della composizione e l’inquieto carattere della protagonista.

13 agosto 2014

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