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Come partecipare a un gruppo di lettura. Ecco le regole principali

Come qualsiasi tipologia di adunata umana, un club del libro può nascondere delle insidie. Molto dipende dalla capacità dei componenti di saper seguire le regole e onorare la missione del proprio club...

Siate rispettosi, diplomatici e preparati. Portate cibo e bevande. E magari cercate anche di leggere qualche libro. Ecco le regole per diventare un perfetto – e apprezzato – membro di qualsiasi club del libro

 
MILANO – Come qualsiasi tipologia di adunata umana, un club del libro può nascondere delle insidie. Molto dipende dalla capacità dei componenti di saper seguire le regole e onorare la missione del proprio club. Probabilmente tutti i più incalliti booklovers sognano di far parte di un eccitante, vivace e stimolante club del libro (sempre che non ne siano già membri). C’è qualcosa di estremamente rassicurante nel poter condividere la propria passione con un gruppo di persone che come noi ama il mondo delle parole e delle storie. Eppure, in ogni club del libro ci sono delle trappole: troppo vino, poca partecipazione, dissensi interni sulla lettura del mese e via di seguito. Non si può pretendere di modificare gli altrui comportamenti, pertanto forse il vostro club del libro non sarà mai sfolgorante come lo sognate. Il massimo che potete fare è dare il meglio di voi. Forse il vostro non sarà il miglior gruppo di lettura, ma voi potete essere i migliori, del vostro imperfetto circolo di maniaci-lettori. Il sito huffingtonpost.com ha stilato le regole per assurgere a questo stato, noi ve le riproponiamo:

 

 
Se siete invitati a far parte di un club del libro, cercare di andare d’accordo con gli altri booklovers
Siete liberissimi di pensare che la sorella della vostra amica potrebbe anche condividere meno selfie su facebook, o che i tuoi colleghi possano essere un tantino prevaricatori nella conversazione. Ma fate i bravi, non alzate polveroni.
 
Non estendere l’invito a terzi senza passare prima per la burocrazia necessaria
Rispettate le regole del club. Solo perché voi siete stati invitati, non vale per forza lo stesso per i vostri migliori amici e/o fidanzati. Se loro non sono stati invitati, probabilmente esiste una buona ragione.
 
Accettare ogni libro scelto con serenità
In un club del libro si possono scegliere i testi da leggere secondo diversi processi decisionali: votando, sorteggiando, scegliendo a turno. Qualunque metodo sia utilizzato, state calmi, mantenete la positività e sorridete.  
 
Anzi, con entusiasmo (fingere, se necessario)
Non lamentatevi e non diventate passivi-aggressivi nei confronti del libro prescelto. Fa niente se è un saggio e non un romanzo. O se è un romanzo e non un saggio. E se l’ha scritto Federico Moccia. Far sentire in colpa gli altri per la loro scelta non sposa il giusto spirito che pervade ogni buon club del libro.
 
Se invece è il vostro turno di scegliere un titolo, evitate di proporre il romanzo appena uscito in libreria – in costosa edizione cartonata – del vostro autore preferito, regalatovi ieri l’altro da vostra mamma che vi vuole tanto bene
Eddai, non ci sarà mica bisogno di dirvi tutto!
 
Se siete pressoché certi del fatto che non riuscirete a finire il libro in tempo utile per l’incontro successivo, resistere alla tentazione di inventare scuse pseudo-probabili per dare buca
Non siate dei vili paccatori. Andate all’incontro come promesso e affrontate il vostro destino. Lasciate stare tutte quelle fandonie sul compleanno del cane che ha mangiato il libro e sulla malattia terminale del trisavolo del vostro migliore amico.
 
Evitare di chiedere il rinvio della seduta perché vi mancano ancora tre capitoli e mezzo
Rinvii e rimandi creano solamente confusione e scoramento. Non macchiatevi di queste colpe. Finite il libro come d’accordo, ok? Un club del libro è un impegno, va onorato al meglio. Se non avete tempo né voglia, semplicemente rinunciate.
 
Se l’incontro è a casa di qualcuno, non presentarsi a mani vuote
Un vero booklover membro di un vero bookclub sostiene i suoi compagni di avventure nello spirito – elevandolo a colpi di sciabolate letterarie – ma anche nel fisico! Portate i cibi e i beveraggi che meglio si conviene offrire a qualsiasi divinità club-libraria.
 
In caso di conversazione stagnante, non farsi cogliere impreparati
Abbiate sempre pronti alcuni spunti e argomenti che gradireste affrontare sul libro in questione. Non c’è nulla di più avvilente di uno struggente silenzio imbarazzato.
 
Diplomazia, sempre. Mai iniziare una discussione con “Oh, ’sto libro è proprio ’na m****!”
Il libro potrà anche non essere stato particolarmente apprezzato da voi, ma magari altri componenti del club ne sono rimasti folgorati. Cercare di essere rispettosi nelle vostre affermazioni di certo non potrà farvi troppo male.
 
Non cercare di portare la conversazione alle prime 100 pagine del libro solo perché sono quelle che avete letto fino a quel momento
Negare negare e ancora negare. Mentire e dissimulare. Annuite con convinzione e ogni tanto commentate con un “Esattamente” o un “È lo stesso, per me”. Se volete osare, dite che quell’aspetto del libro – del quale non avete alcuna idea – è particolarmente kafkiano. “Particolare” e “Kafkiano”. Due parole che davvero non significano niente. Sono particolari. E kafkiane.
 
Non cercare di dissimulare la lettura del libro basandosi sulla visione della versione cinematografica/televisiva
Potreste tradirvi con facilità estrema. Ed essere banditi per sempre dal regno. Anatema.
 
Leggere i libri. Preferibilmente nella loro interezza
Al contrario della presenza di vino e stuzzichini vari, la missione di un club del libro dovrebbe essere quella di incoraggiarvi a leggere di più, per provare il divertimento sano e intellettualmente stimolante che la lettura, e il confronto basato su essa, possono offrire. Quindi, per carità, leggete!
 
Non monopolizzare la conversazione
Se le persone tentano di inserirsi nel vostro monologo per deviare la discussione verso altri lidi ogni rara volta che la mancanza di fiato vi costringe a respirare, probabilmente è perché non sono particolarmente ammaliate dalla vostra conoscenza enciclopedica della materia. Se  voi dite che su quell’argomento potreste parlare per ore, probabilmente gli altri sono disposti a concedervi la fiducia necessaria a credervi sulla parola.
 
Sforzarsi di mantenere la conversazione sul libro
Tenersi in carreggiata è un lavoro di squadra. Siate membro partecipe e motivata di questa squadra!
 
Se nonostante gli sforzi profusi la conversazione degenera – e in ogni riunione a base di vino e stuzzichini tende a farlo -, cercare di non sfogare la propria frustrazione istericamente, invitando i compari al silenzio con sconvenienza inaudita e brutale
Un buon membro di un gruppo di lettura rimane perennemente calmo e controllato.
 
Ricordarsi sempre che un gruppo di lettura è dedicato a un civile e rispettoso scambio reciproco di opinioni
Per quanto voi possiate essere in disaccordo con l’opinione di un altro membro, in genere le parole “idiota”, “stupido”, “assurdo”, “pomposo” e “pseudo-intellettuale” non sono apprezzate, in nessuna circostanza e da nessuno. Al massimo, optate nuovamente per “kafkiano” e “particolare”.
 
Se è già notte inoltrata, non insistere per finire il dolce che avete preparato appositamente per l’occasione al massimo delle vostre capacità di socievolezza, né provare a portarsi gli avanzi a casa
Dimenticatevelo. Ormai non appartiene più a voi. Non avete alcun potere su di lui. Solo l’entità aggregatrice “club del libro” può rivendicare il suo possesso e disporre del suo destino.
 
Offrirsi di ospitare la prossima adunata
Così, una volta che gli altri se ne saranno andati, potrete finire il vostro amato dolce e il vostro amato vino. Che è in fondo il punto cruciale per cui igruppi di lettura esistono.

 

 

 
2 febbraio 2015

 

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