Un viaggio nel cinema italiano, ma soprattutto nell’immaginario femminile che sogna davanti al grande schermo ammirando la bellezza del maschio italiano, ritratto in queste immagini dal celebre fotografo Adolfo Franzò
MILANO – Una mostra che parla di cinema, fin dal titolo ”Ciao Maschio”, che Adolfo Franzò sceglie per l’eco al capolavoro di Marco Ferreri del 1978 in cui Marcello Mastroianni recita accanto a un timido Gérard Depardieu, nei panni di un giovanotto che vive a New York facendo il ”protettore” di anziani. Un film strampalato, senza una trama chiara che lavora piuttosto per immagini. La mostra, in corso quest’estate a Villa Mussolini a Riccione, rimane aperta fino alla fine di agosto.
RITRATTI – “Ciao Maschio” è il titolo della mostra personale di Adolfo Franzò; un viaggio simbolico nel mondo del cinema italiano, tra gli attori più amati e ammirati del panorama del grande schermo, 83 ritratti rigorosamente in bianco e nero che lo stesso fotografo descrive così: «Il loro fascino e la loro seduttività vengono espressi dagli sguardi talvolta in maniera decisa, altre più sottintesa, soffusa, meno ostentata, quasi attonita» ma sempre bellissimi, aggiungiamo noi. I vari Favino, Accorsi, Scamarcio, Germano, Rossi Stuart, Bova, Argentero, Boni, Santamaria e via dicendo, in questa mostra rappresentano la generazione più recente ed attuale, affiancati ed accompagnati in un ideale passaggio di testimone dai Buzzanca, Giannini, Bentivoglio, Abatantuono, Fantastichini. Senza nulla togliere a tutti gli altri, il rappresentante per eccellenza di questa “mascolinità” cinematografica Italiana rimane senza dubbio Lando Buzzanca, indimenticabile e ironico interprete de “Il Merlo Maschio”, che dall’espressione dello sguardo nella foto, mantiene tuttora quell’inimitabile verve maschia meridionale tipica della sua professionalità d’attore.
4 agosto 2014
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