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Cateno De Luca, ”Scrittori ed intellettuali devono essere parte attiva all’interno della politica siciliana”

Rilanciare l’Assessorato Regionale dei Beni culturali con la presenza di scrittori ed intellettuali. E' questo il primo passo da fare per rilanciare la cultura in Sicilia secondo Cateno De Luca, candidato a Presidente della Regione Siciliana di Rivoluzione Siciliana...

Il candidato a Presidente della Regione Sicilia di Rivoluzione Siciliana spiega perché lo stato dell’arte in Sicilia non gode di ottima salute e sottolinea la necessità di avere una classe dirigente che ami la cultura

 

Libreriamo sta conducendo un’inchiesta in vista delle prossime elezioni regionali previste il 28 ottobre in Sicilia, chiedendo ai vari candidati il loro impegno nel valorizzare la cultura di questa terra. Abbiamo intervistato l’Onorevole Cateno De Luca, Coordinatore Federale del Movimento Politico “Sicilia Vera”. Riteniamo sia importante per la rinascita di un territorio di grande tradizione come la Sicilia investire sulla cultura come volano per la rinascita sociale ed economica dell’isola. La cultura inoltre può rappresentare un importante rivoluzione culturale a sostegno della lotta alla mafia.

 

MILANO – Rilanciare l’Assessorato Regionale dei Beni culturali con la presenza di scrittori ed intellettuali. E’ questo il primo passo da fare per rilanciare la cultura in Sicilia secondo Cateno De Luca, candidato a Presidente della Regione Siciliana di Rivoluzione Siciliana. Coordinatore Federale del Movimento Politico “Sicilia Vera”, l’Onorevole De Luca spiega perché lo stato dell’arte in Sicilia non gode di ottima salute e sottolinea la necessità di avere una classe dirigente che ami la cultura, in quanto soltanto chi ama qualcosa può dare il massimo per preservarla, diffonderla e tramandarla.

 

Lei è candidato alla regione Sicilia. Nel suo programma a che posto colloca la cultura, di recente protagonista di tagli di spesa da parte del governo centrale?
Nel mio programma, che è stato diffuso ampiamente durante questa campagna elettorale, la cultura è stata collocata tra le priorità della futura azione di Governo.

Se verrà eletto, ha intenzione di dare spazio nelle nomine a scrittori o intellettuali locali?
Io penso che occorre rilanciare l’Assessorato Regionale dei Beni culturali con la presenza di scrittori ed intellettuali.

Crede si sia fatto abbastanza in passato per promuovere la cultura nel territorio siculo?
Penso che da negli ultimi anni non si sia fato abbastanza per promuovere la cultura e le poche risorse disponibili, purtroppo, molto spesso sono state utilizzate per fare clientela politica anche  in questo settore.

Qual è lo stato in Sicilia di centri di cultura come scuole, biblioteche, librerie, teatri?
Lo stato dell’arte non gode ottima salute, anzi, tutt’altro. Basti pensare che non si fanno più investimenti per ampliare l’offerta culturale nelle scuole e nelle biblioteche pubbliche e peggio ancora stanno i teatri. Un esempio per tutti il Teatro Vittorio Emanuele di Messina che sta attraversando un profonda crisi e  non ha avviato la stagione teatrale per carenza di fondi.

La Sicilia è una regione con una grande tradizione culturale, basta pensare ad autori come Leonardo Sciascia, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Elio Vittorini, Andrea Camilleri. Cosa si può fare per continuare a trasmettere questa tradizione culturale?
Per trasmettere la tradizione culturale che abbiamo ereditato da tutti quei personaggi che hanno dato lustro alla Sicilia,  come Leonardo Sciascia, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Elio Vittorini, Andrea Camilleri, ed altri, occorre innanzitutto avere una classe dirigente che ama la cultura” perché soltanto chi ama qualcosa può dare il massimo per preservarla, diffonderla e tramandarla.

 

Una maggiore diffusione e promozione della cultura nel territorio può favorire il debellamento dei mali di questa terra, come la criminalità organizzata e della mafia?
Certamente: la cultura è il mezzo attraverso il quale si può concorrere a costruire  una società migliore perché attraverso la cultura si formano le intelligenze  e le coscienze degli uomini.

 

Quali sono le sue letture ed i suoi scrittori preferiti?

Tra i miei scrittori preferiti posso annoverare Ignazio Buttitta, Luigi Pirandello, Carlo Levi. Esemplificando, senza essere esaustivo, tra le mie letture preferite posso citare  Sei personaggi in cerca d’autore; Uno, nessuno, centomila; Cristo si è fermato a Eboli; Lingua e dialettu, ecc.

 

Saro Trovato

 

26 ottobre 2012

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