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Auguste Rodin, psicologia e dinamismo

Oggi il mondo dell’arte ricorda il 175esimo anniversario di nascita di Auguste Rodin, scultore e pittore francese vissuto tra ‘800 e ‘900

MILANO – Dinamismo, vitalità, forma perfetta, ma anche introspezione psicologica. Questi i tratti fondamentali dell’arte di Auguste Rodin. Il celebre scultore e pittore francese nelle sue opere seppe imprimere l’idea del movimento, forzando i contrasti tra pieni e vuoti, con effetti di dinamismo e vitalità che fecero della sua opera un imprescindibile punto di riferimento per la generazione successiva.

GLI INIZI – Auguste Rodin (il nome completo è François-Auguste-René) nasce a Parigi il 12 novembre 1840. Il suo talento artistico si manifesta sin dai primi anni tuttavia inizia a frequentare le scuole solo all’età di quattordici anni. Formatosi all’École Speciale de Dessin et Mathématiques, dove seguì i corsi di disegno di Horace Lecoq de Boisbaudran e poi le lezioni di scultura, diventò amico di Léon Lhermitte, pittore. Dal 1864 al 1870 lavorò nello studio di Louis Carrier-Belleuse con il quale eseguì le decorazioni per la Borsa di Bruxelles.

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MODELLI ARTISTICI – Rifiutato al Salon, nel 1875 partì per l’Italia dove fu attratto dalle opere di Donatello e Michelangelo che ebbero un profondo effetto sulla sua traiettoria artistica Disse in seguito “È stato Michelangelo a liberarmi dalla scultura accademica. Tornato in Belgio completò il lavoro su L’età del bronzo, una figura maschile a grandezza naturale il cui realismo attirò l’attenzione su Rodin, ma che gli attirò l’accusa di non aver davvero scolpito ma di aver fatto un calco di un modello vivo. Nel 1877, si trasferì a Parigi, ma una volta rientrato fu bersagliato da disgrazie.

PORTA DELL’INFERNO – Nel 1880, gli venne commissionata la porta bronzea per il Musée des Arts Decoratifs, la cui costruzione era in programma: Rodin scelse un soggetto dantesco (da qui il nome di “Porta dell’Inferno”) e lavorò per realizzare una grande allegoria della dannazione attraverso la rappresentazione del nudo, ispirandosi all’opera di William Blake. Alla fine comunque il Museo non venne mai costruito e Rodin abbandonò l’impresa.

GLI ULTIMI ANNI – Nel decennio tra il 1885 e il 1895 realizza il monumento “I borghesi di Calais” (per l’omonima città francese) scultura che celebra la resistenza di Calais contro gli invasori inglesi. Il gruppo di figure di questa scultura rappresenta i cittadini francesi mentre decidono di comune accordo di donarsi volontariamente come ostaggi agli inglesi, con l’obiettivo eroico di salvare la città. Nel 1889, il Salon di Parigi invitò Rodin a far parte della giuria artistica. Auguste morì a Meudon il 17 novembre 1917. Esiste inoltre un Rodin Museum a Philadelphia.

IL PENSATORE – L’opera probabilmente più famosa di Rodin è Il pensatore. La statua inizialmente avrebbe dovuto far parte del grande portale in bronzo per il Musée des Arts Decoratifs di Parigi. Il portale avrebbe mostrato diverse scene ispirate alla Divina Commedia, tra le quali un Dante assorto nei propri pensieri davanti alle porte dell’Inferno. Il soggetto rappresentato nel Pensatore è un uomo nudo, seduto, con il mento appoggiato sul dorso della propria mano destra mentre guarda verso il basso e rappresenta l’essere umano che pensa al proprio Destino e a ciò che lo attende. La statua si ispira alla figura del Pensieroso scolpita da Michelangelo, conservata oggi nella Basilica di San Lorenzo a Firenze. Una prima versione in gesso dell’opera fu realizzata da Rodin intorno al 1880, mentre la fusione in bronzo risale al 1902. Mostrato al pubblico due anni dopo e successivamente acquisito dalla città di Parigi, fu esposto nel 1906 all’esterno del Panthéon e successivamente trasferito in quello che sarebbe diventato il Musée Rodin. Esistono più di 20 fusioni del Pensatore distribuite nei musei di tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Turchia: in Italia ad esempio ve ne è una copia alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia.

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