Sei qui: Home » Libri » Anniversario della morte di Molière, le frasi più belle

Anniversario della morte di Molière, le frasi più belle

Il 17 febbraio del 1673 Jean-Baptiste Poquelin, conosciuto con il nome d’arte di Molière. Fu attore, capo di una compagnia, e drammaturgo. È uno dei più importanti scrittori di teatro di tutti i tempi...

In occasione della morte del grande drammaturgo francese Molière, ecco una selezione delle citazioni più belle tratte dalle sue opere

 

MILANO – Il 17 febbraio del 1673 Jean-Baptiste Poquelin, conosciuto con il nome d’arte di Molière. Fu attore, capo di una compagnia, e drammaturgo. È uno dei più importanti scrittori di teatro di tutti i tempi. Ha impersonato con la sua opera e la sua vita l’essenza stessa del teatro. Maestro negli intrecci e nella definizione dei caratteri, ha creato capolavori comicissimi, che però sanno anche mostrare gli aspetti malati o nevrotici dell’essere umano.
 
Per ricordare l’anniversario della morte dell’autore, ecco le citazioni più belle tratte dalle sue opere:

 
 
“Quando la lasciamo fare, la natura si tira fuori da sola pian piano dal disordine in cui è finita. È la nostra inquietudine, è la nostra impazienza che rovina tutto, e gli uomini muoiono tutti quanti per via dei farmaci e non per via delle malattie.”
 
“Si può essere una persona perbene e scrivere brutte poesie.”
 
“Ah, che bella cosa è saper qualcosa.”
 
“È il pubblico scandalo ad offendere: peccare in silenzio è non peccare affatto.”
 
“Gli errori più brevi sono sempre i migliori.”
 
“Niente è uguale al tabacco; è la passione della gente a modo e chi vive senza tabacco non è degno di vivere.”
 
“Si muore una sola volta, ma per tanto tempo!”
 
“Tutti i vizi, quando sono di moda, passano per virtù.”
 
“Uno stolto che non dice verbo non si distingue da un savio che tace.”
 
“E vi garantisco che uno sciocco colto è più sciocco d’uno sciocco ignorante.”
 
“La grammatica, che può governare perfino i re.”
 
“Non c’è niente che valga quel che si ha; e si corre un gran rischio d’ingannarsi, quando si fa conto d’una fortuna che un altro vi conserva.”
 

 

17 febbraio 2015

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione Riservata