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A ”Tuttestorie” si gioca con la fantasia, attraverso gli scatti della mostra ”Toccare il cielo con un dito”

''Toccare il cielo con un dito'' รจ il titolo della mostra di foto e grafie nata dalla collaborazione tra il pittore e illustratore Alessandro Sanna e il fotografo Massimiliano Tappari...
Dal 4 al 7 ottobre, in occasione del VII Festival Tuttestorie di Letteratura per Ragazzi, all’ExMà di Cagliari verrà allestita la mostra di foto e grafie “Toccare il cielo con un dito”

MILANO – “Toccare il cielo con un dito” è il titolo della mostra di foto e grafie nata dalla collaborazione tra il pittore e illustratore Alessandro Sanna e il fotografo Massimiliano Tappari. Si tratta di 16 coppie di foto realizzate, elaborate e stampate a Cagliari nel giugno 2012, nel corso di un progetto di residenza artistica, accompagnate da altrettante piccole tavole ad acquarello che raccontano storie senza parole ispirate ai paesaggi fotografati. La mostra verrà allestita all’ExMà di Cagliari dentro il grande allestimento “Non ho capito un tubo”, curato dal Teatro Lirico di Cagliari, da domani al 7 ottobre 2012, in occasione del VII Festival Tuttestorie di Letteratura per Ragazzi, che ha come tema "L’INCOMPRENSIBILE! Racconti, visioni e libri per tonti magnifici”.

FOTOGRAFIE DISEGNATE O DISEGNI FOTOGRAFATI – L’illustratore Alessandro Sanna e il fotografo Massimiliano Tappari toccano il cielo con un dito rimanendo con i piedi ben piantati per terra. Da Milano a Zafferana, da Mantova a Cagliari, attraversano le città a passo d’uomo e a occhio nudo con l’intento di scoprire ciò che abbiamo sotto al naso tutti i giorni, ma l’abitudine ha reso quasi invisibile. Vagano impreparati e senza un obiettivo predeterminato, perché quando si sa già come va a finire una storia non c’è più gusto nell’ascoltarla. Poi scattano fotografie e ci disegnano sopra con il computer e la tavoletta grafica. Creano così delle immagini che stanno in bilico tra realtà e fantasia, tra cielo e terra, tra digitale e analogico. Sono fotografie disegnate o disegni fotografati? Quale è lo sfondo e quale il primo piano? Dove è finita la copia originale? Nessuno lo sa. E neppure si capisce dove inizi il lavoro di uno e finisca quello dell’altro. Si tratta di un gioco di sguardi e pensieri incrociati che ha l’ambizione di stimolare lo spettatore a riguardare la realtà circostante, perché anche ciò che sembra un dettaglio insignificante può essere trasfigurato in qualcosa di poetico e universale.

IL CIELO DI CAGLIARI – “Se è vero che il cielo è il foglio da disegno più grande che si conosca, tanto che finora nessuno è mai riuscito a scorgerne i bordi, a Cagliari ci sono i fogli migliori che a un disegnatore possa capitare di avere tra le mani”. Così Massimiliano Tappari presenta il suo progetto, nato dalla collaborazione con l’illustratore Alessandro Sanna, in seguito ad una residenza artistica a Cagliari, alla quale si sono presentati diligentemente impreparati, per lasciarsi catturare e perdere dalle influenze e suggestioni del paesaggio che li circondava. Continua Tappari: “La nostra ambizione è stata quella di cercare personaggi celati nel paesaggio, con lo scopo di fotografarli e renderli protagonisti di una storia. Ogni soggetto è stato immortalato, anzi no, vivificato, con la macchina fotografica e modificato con la tavoletta grafica di Alessandro, che disegnando direttamente sulla foto digitale, ha rivelato i tratti essenziali, e fino all’istante prima non del tutto riconoscibili, del personaggio. La foto nuda e quella modificata hanno ispirato un acquarello dove il personaggio, nelle sue ritrovate fattezze, è diventato attore di un racconto muto, una storia a fumetti senza fumetti”.

3 ottobre 2012

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