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A #35ModernArt, il Premio di Nescafé Dolce Gusto vince la giovane Giulia Pellegrini

Venerdì e sabato (21 e 22 novembre) la NABA di Milano ospita l'exhibition #35ModernArt, realizzata con Nescafé. Alle 35 bevande create dal celebre brand si ispirano infatti altrettante opere d'arte, create dai talenti in erba del...

35 giovani talenti, 35 opere d’arte, dall’installazione alla performance, dalla pittura alla scultura, e un’unica fonte d’ispirazione: il sistema Nescafé® Dolce Gusto® con le sue 35 bevande, dal caffè al tè alla cioccolata. I giovani chiamati a rispondere a questo insolito appello, ovvero creare un’opera d’arte che si ispirasse a ognuna delle bevande, sono gli studenti del terzo anno del Triennio in Pittura e Arti Visive di NABA, la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano

MILANO – Oggi e domani la NABA di Milano ospita l’exhibition #35ModernArt, realizzata con Nescafé® Dolce Gusto®. Alle 35 bevande create dal celebre brand si ispirano infatti altrettante opere d’arte, ideate e realizzate dai talenti in erba del terzo anno del Triennio in Pittura e Arti Visive dell’Accademia milanese. L’odore e il gusto del caffè al risveglio, le pause serali davanti ad una tazza fumante di tè, il rumore della cannuccia nel latte e cioccolata: immagini, profumi, sensazioni, colori, sono le muse ispiratrici dei 35 artisti.

IL PROGETTO – L’exhibition è curata da Marco Scotini, curatore indipendente e Direttore del Dipartimento di Arti Visive di NABA, e Bruna Roccasalva, Direttore di Peep-Hole. Dalla pittura al sound design, dalla scultura al video, dalla fotografia alla performance, tecniche e stili differenti si intrecciano non solo al vissuto degli artisti e al loro stile personale, ma anche alla cultura di popoli differenti, che attorno al thè e al caffè tramandano rituali e tradizioni, e che in quest’occasione trasporteranno il pubblico in una dimensione extra-sensoriale. «L’idea della mostra prende il via da un’indagine sui riti e sulle tradizioni legati al consumo di bevande con una storia antichissima come il tè e il caffè. – racconta Bruna Roccasalva –. Partendo da una riflessione sui luoghi deputati a queste ritualità e sulle relative dinamiche socio-antropologiche, il percorso espositivo è scandito da una serie di ambienti e scenari che sono una reinterpretazione di questi luoghi, e da una serie di video, performance, sculture e dipinti che rivisitano in accezione contemporanea queste antiche tradizioni».

Una giuria di esperti ha decretato ieri sera la miglior opera tra le 35 realizzate e al suo autore è stata assegnata una borsa di studio per frequentare il biennio specialistico dell’Accademia. La giuria era presieduta da Marco Scotini e composta da Mihnea Mircan, Direttore di Extra City di Anversa; Andrea Viliani, Direttore del MADRE di Napoli; Edoardo Bonaspetti, Direttore di Mousse Magazine e Curatore Arti Visive e Nuovi Media alla Triennale di Milano e Marcella Beccaria, Capo Curatore del Castello di Rivoli.

IL VINCITOREGiulia Pellegrini, 24enne giovane artista di Valenza (AL), è la vincitrice di #35ModernArt con l’opera multisensoriale ‘Karha’, un’installazione interattiva composta da un tavolo-display di legno, che richiama il contatto con la terra, dove sono disposti alcuni degli elementi appartenenti alla tradizione del sistema medico “ayurverdico”, come le spezie e i frutti attraverso cui vivere un’esperienza olfattiva e tattile con l’opera. Menzioni speciali anche per l’installazione video “Untitled”, realizzata da Monserrat Perez Guzman, la perfomance “Viraj” di Natascia Polli che ha visto protagonisti dei conigli intenti a gustare rumorosamente bicchieroni di latte e Nesquik, e “100% Grande Mild, 100% magia”, realizzata da Stefano Filipponi.

21 novembre 2014

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