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Oggi i disturbi fisici e psicologici si curano con i libri

LA CRITICA QUOTIDIANA - Abbiamo spesso parlato dei benefici che i libri sono in grado di apportare ai lettori che si trovino a dover affrontare particolari difficoltà. Repubblica.it ha dedicato un articolo alla ''biblioterapia''...

Su Repubblica.it Raffaella De Santis presenta “Curarsi con i libri”, nuovo testo di Sellerio che esplora le frontiere della biblioterapia

LA CRITICA QUOTIDIANA – Abbiamo spesso parlato dei benefici che i libri sono in grado di apportare a tutti quei lettori che si trovino a dover affrontare particolari difficoltà, fisiche o psicologiche. Repubblica.it ha dedicato un articolo a quella che è stata ribattezzata con il nome di “biblioterapia”. Numerosi sono i testi, in uscita in questo periodo, che affrontano a fondo l’argomento. Stiamo parlando in particolar modo di “L’Arte come terapia”, in uscita questo mese per Guanda, e di “Curarsi con i libri”, edito da Sellerio.


IL PRONTUARIO MEDICO DEI LIBRI
– “Curarsi con i libri”, testo scritto da Ella Berthoud, pittrice e insegnante di arte, e Susan Elderkin, scrittrice e biblioterapista, è organizzato come un prontuario medico, che anziché indicare per ogni malattia la medicina più adeguata, indica il libro adatto per il problema. Le autrici hanno infatti indicato come ogni scrittore, per il suo genere e per gli argomenti affrontati, possieda un particolare “potere terapeutico”. “Mrio Vargas Llosa è afrodisiaco, Cormac McCarthy fa bene ai maschi in crisi di paternità, Franzen è ottimo per affrontare le crisi familiari e Naipaul funziona contro il mal di schiena”.


LE RADICI DELLA BIBLIOTERAPIA
– La biblioterapia, seppur sia stata coniata con questo specifico termine in tempi recenti, affonda tuttavia le sua radici nella letteratura del secolo scorso. Già una quindicina di anni fa infatti , all’interno del testo “Come Marcel Proust può cambiarvi la vita” era osservato come ciascun libro parli in parte di noi, e quindi non esista alcun genere di letteratura che non abbia effetto sulla nostra vita, sui nostri sentimenti e stati d’animo. Questa nuova disciplina pare essere nata, del tutto inconsciamente, proprio con Marcel Proust, che si è rivelato essere uno degli autori più amati dai biblioterapisti, in quanto capace di  indagare in modo molto profondo la psicologia umana e i suoi sentimenti.

GLI SCRITTORI E LA BIBLIOTERAPIA – La biblioterapia pare essere applicata ed apprezzata da tutti gli amanti dei libri. La scrittrice Michela Murgia ha infatti spiegato come scelga le sue letture in base allo stato d’animo di quel preciso momento “Padre padrone di Gavino Ledda mi ha fatto risparmiare molti soldi dall’analista. […] Credo che esistano libro dopaminici e libri serotoninici. Sicuramente se sto male non leggo prima di addormentarmi Stephen King. Anche Nicola Lagioia, scrittore ed editore di Minimum Fax spiega come i libri siano in grado di procurare davvero benefici in momenti di disagio “Per me la terapia attraverso i romanzi è  sempre omeopatica. Attraverso il dolore del personaggio trovo sollievo al mio dolore”.


13 novembre 2013

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