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San Giuliano di Puglia, il ricordo dei 27 bambini vittime del terremoto

In Italia 27.920 edifici scolastici sono in aree ad elevato rischio sismico. E’ quanto dichiarato dal Coordinatore della Commissione Protezione Civile Michele Orifici...

Il 31 ottobre 2002 a San Giuliano di Puglia (CB) un terremoto causò il crollo di una scuola elementare, 27 bambini e una maestra persero la vita. A distanza di 12 anni dal terremoto, i geologi lanciamo il progetto didattico su scala nazionale aperto a tutte le scuole primarie e secondarie di Primo grado con il quale divulgheremo nelle aule la conoscenza dei rischi naturali

 

MILANO – In Italia 27.920 edifici scolastici sono in aree ad elevato rischio sismico. E’ quanto dichiarato dal Coordinatore della Commissione Protezione Civile Michele Orifici durante la conferenza stampa indetta a San Giuliano di Puglia in occasione del dodicesimo anniversario della morte di 27 bambini e della maestra nel crollo della scuola del 31 ottobre del 2002.

IL TERREMOTO – Erano le 11 30 del 31 ottobre 2002 quando una forte scossa di terremoto ha colpito il Molise. Nella scuola Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia, al momento del terremoto, c’erano 62 persone: 56 bambini, 4 insegnanti e 2 bidelle. I piccoli morti sono 27, con loro perse la vita la maestra Carmela Ciniglio. I soccorritori quel giorno salvarono 30 scolaretti e 5 adulti.

SCUOLE A RISCHIO – Secondo i dati del Consiglio Nazionale dei Geologi, il 50% delle scuole non ha il certificato di agibilità e molte sono state costruite prima del 1974 anno delle prime norme antisismiche. Una buona parte degli edifici scolastici, inoltre, è stata costruita prima del 1900 ed alcuni furono costruiti per essere inizialmente destinati ad un uso diverso. “Proprio dalla scuola Francesco Jovine lanciamo il progetto didattico su scala nazionale – ha affermato Orifici – aperto a tutte le scuole primarie e secondarie di Primo grado con il quale divulgheremo nelle aule la conoscenza dei rischi naturali”. IL CNG parte con un piano nazionale di prevenzione che prevede la preparazione dei geologi per supportare l’attività di Protezione Civile, la promozione dei presidi territoriali , la conoscenza dei rischi naturali e la prevenzione nelle scuole.

PROGETTO DIDATTICO SULLA PREVENZIONE – Il concorso nazionale che parte da San Giuliano di Puglia ed ideato dai genitori degli studenti morti a L’Aquila rappresenta una novità sostanziale e reale per questo Paese. “Per la prima volta – ha aggiunto Orifici – metteremo in rete le scuole portando massicciamente il tema della prevenzione. Verrà premiata quella scuola che realizzerà il miglior progetto didattico sulla prevenzione. Noi vogliamo parlare ai ragazzi, alle nuove generazioni per far conoscere loro rischi e strumenti. La microzonazione sismica ad esempio consente di individuare quelle aree soggette a fenomeni di amplificazione sismica e in cui bisogna preventivamente intervenire per ridurre la vulnerabilità sismica degli edifici”. Il sindaco di San Giuliano di Puglia, Luigi Barbieri, ha sottolineato l’importanza degli studi di microzonazione sismica ed ha ricordato il come la ricostruzione sia costata 240 milioni di euro.

SCUOLE A RISCHIO – Secondo i  dati del CNG-Cresme sulle scuole, In Italia 27.920 edifici scolastici sono in aree ad elevato rischio sismico, 4856 dei quali in Sicilia, 4608 in Campania, 3130 in Calabria, 2864 in Toscana, 2521 nel Lazio. Il 50% delle scuole non ha il certificato di agibilità e molte sono state costruite prima del 1974 anno delle prime norme antisismiche. Una buona parte degli edifici scolastici è stata costruita prima del 1900 ed alcuni furono costruiti per essere inizialmente destinati ad un uso diverso.

31 ottobre 2014

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