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Non solo saggi, a scuola anche la narrativa aiuta i ragazzi a imparare

Fiction o non fiction, questo è il problema! Cosa far leggere agli studenti per agevolare la loro formazione, un saggio o un romanzo?...

Negli Stati Uniti, gli standard nazionali per un’istruzione di qualità richiedono alle scuole di assegnare agli studenti meno libri di fiction e più testi scientifici, gli insegnanti però non sono d’accordo

MILANO – Fiction o non fiction, questo è il problema! Cosa far leggere agli studenti per agevolare la loro formazione, un saggio o un romanzo? Il celebre dilemma di Amleto sembra adattarsi bene al dibattito suscitato in America dai Common Core Standards per l’istruzione, un complesso di norme che definiscono i parametri per un’istruzione di qualità cui devono conformarsi gli Stati Uniti.

MEGLIO I SAGGI CHE LA NARRATIVA? – Il giornale americano The Times, con sede ad Ottawa, nell’Illinois, facendo riferimento a quanto stabilito dai Common Core Standards spiega che alle scuole americane si richiede di assegnare agli studenti un numero maggiore di saggi, come ad esempio trattati, discorsi storici o documenti scientifici, piuttosto che opere di narrativa. “Per essere pronti al college – spiega l’articolo – gli studenti devono affrontare lavori che spaziano in generi, culture ed epoche differenti, per assimilare un modo di scrivere che possano fare proprio”.

LEGGERE NARRATIVA AIUTA A COMPRENDERE LA REALTÀ – Il discorso suscita però alcune perplessità: per cominciare, gli studenti possono beneficiare della lettura sia di fiction sia di non fiction, e i Common Core non specificano degli standard per questo genere. “Gli studenti avranno bisogno di saper leggere per informarsi – spiega Sue Williamson della Ottawa Township High School – ma la narrativa può dare ai ragazzi la capacità di comprendere e aumentare la loro comprensione della realtà. Personalmente, non mi sembra possibile scegliere fra i due tipi di lettura, entrambi sono vitali per gli studenti.”

BISOGNA ASSECONDARE GLI INTERESSI DEI RAGAZZI – Secondo Matt Gross, professore all’OTHS , la questione non è tanto se la letteratura che viene assegnata agli studenti debba essere ficion o non fiction, ma che li debba interessare. “Gli studenti preferiscono i libri che hanno dei personaggi nei quali si identificano, o saggi che riguardano un argomento che li interessi. Dovremmo selezionare il materiale che assegniamo loro tenendo presente unicamente i loro interessi.” È d’accordo con Gross Sue Arbisi, un’altra professoressa d’inglese all’OTHS, perché ogni studente può assimilare abilità differenti dai diversi tipi di lettura con cui è messo a confronto. “Grazie a un progetto di letture indipendenti gli scorsi anni, ho raggiunto un doppio risultato: gli studenti si sono divertiti a seguire liberamente i loro interessi e io ho imparato di più su cosa li appassiona”.

SIA LA NARRATIVA SIA LA SAGGISTICA SONO ESSENZIALI – Mark Aslte della Streator Township High School, spiega che nella sua scuola ogni semestre gli studenti devono leggere un libro assegnato e uno a loro scelta. Inoltre, si può cercare di arricchire l’esperienza unendo alla lettura di un romanzo dei trattati collegati. “L’obiettivo principale è leggere testi significativi e imparare a comunicare”. Insomma, quello che conta è il risultato.

Elena Chiara Liguori

8 aprile 2014

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