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Capria e Martucci, ”L’amore per i libri si trasmette ai piccoli solo se i genitori leggono insieme ai figli”

Abituare alla lettura sin dalla tenera età, quando il bambino non sa ancora leggere e continuando anche una volta che ha imparato, per far sì che la lettura non inizi a sembrare un ''compito'', ma rimanga il più a lungo possibile un'attività divertente e magica. Parola di Carolina Capria e Mariella Martucci, due ex-piccole divoratrici di libri e oggi scrittrici di successo e autrici de ''La Banda delle Polpette''...

Le due autrici della collana ”La Banda delle Polpette" spiegano come nascono le loro storie che tanto  appassionano i più piccoli 

 

MILANO – Abituare alla lettura sin dalla tenera età, quando il bambino non sa ancora leggere e continuando anche una volta che ha imparato, per far sì che la lettura non inizi a sembrare un “compito”, ma rimanga il più a lungo possibile un’attività divertente e magica. Parola di Carolina Capria e Mariella Martucci, due ex-piccole divoratrici di libri e oggi scrittrici di successo e autrici de “La Banda delle Polpette”, un collana di libri per bambini da 8 anni pubblicata da Mondadori. Le due autrici parlano della propria esperienza e spiegano come nascono le storie dei personaggi protagonisti de “La Banda delle polpette”.
 

Cosa significa scrivere un libro a 4 mani?
Oltre a essere “colleghe”, siamo anche amiche, quindi per noi scrivere un libro a 4 mani ha un significato tutto speciale. Se ti stai chiedendo come lavoriamo praticamente, è presto detto: ogni mattino ci sediamo insieme davanti al computer e scriviamo. Non lavoriamo separatamente su capitoli diversi, ma decidiamo insieme ogni frase che compone i nostri libri. E questo metodo, che per altri sarebbe atroce, fa sì che il nostro lavoro sia divertente e caratterizzato da lunghe e frequenti sessioni di risate. Ci sono anche momenti bui, sia ben inteso, quelli in cui manca poco tempo e tanti capitoli a una consegna… ma anche in quel caso la coppia è una sicurezza, perché l’una ha l’altra su cui contare, e quindi sa già che ce la farà.

 

Da cosa avete tratto ispirazione per i personaggi e le storie contenute nella collana “La Banda delle Polpette”?
Nei nostri personaggi ci sono tanti piccoli particolari presi in prestito da persone che conosciamo o che abbiamo incontrato, e persino da noi stesse. Più in generale, essendo cresciute in mondi molto simili e condividendo quindi un vastissimo immaginario, ci risulta spontaneo anche inserire pezzi di questi mondi. Per esempio, il ruolo che il cibo ha nella serie, dove è visto come modo per prendersi cura delle persone care, deriva dalla nostra esperienza personale. Del resto, siamo una calabrese e una napoletana trapiantate a Milano, e la prima domanda che ci sentiamo porre dalle nostre mamme il giorno prima di tornare al sud è “Cosa vuoi mangiare quando arrivi?”, che significa “Come posso farti capire che sono felice di rivederti?”. Per quanto riguarda le storie, più che da eventi specifici, ci lasciamo ispirare dalla prospettiva tipica dell’età dei nostri protagonisti, un’età in cui il quartiere in cui si vive è un universo sconfinato, in cui una commissione che ti porta oltre un incrocio che non hai mai attraversato può nascondere un’avventura senza precedenti, e un allarme che suona ogni giorno alla stessa ora è un mistero da risolvere.

 

In Italia si legge poco. Quanto è importante abituare i ragazzi sin da piccoli a leggere?
Non è solo importante, è fondamentale. Ma gli adulti non possono pensare che basti ripetere ai bambini che leggere è importante, per farne dei lettori. L’amore per le storie scritte si trasmette frequentandole insieme, genitore e figlio, giorno per giorno, iniziando quando il bambino non sa ancora leggere e continuando anche una volta che ha imparato, per far sì che la lettura non inizi a sembrare un “compito”, ma rimanga un’attività divertente e magica il più a lungo possibile. E questo lo dicono due ex-piccole divoratrici di libri, che ricordano con affetto quant’è bello addormentarsi con un genitore che ti legge un libro (anche quando ormai, di giorno, quel libro continui a leggerlo da solo per i fatti tuoi).

 

E’ possibile avere delle anticipazioni sulle prossime pubblicazioni della collana?
Certo! I prossimi titoli, in libreria a ottobre, s’intitolano “Il fatto della gara di torte” e “Il fatto del cane scomparso”. Nel primo, Alessandro parteciperà a una gara culinaria e, insieme alla Banda delle Polpette, smaschererà dei pasticcieri imbroglioni e aiuterà un ragioniere con la passione per le torte monumentali a realizzare il suo sogno. Nel secondo, la Banda delle Polpette dovrà ritrovare un membro scomparso della famiglia Sorrentino che sta a tutti molto a cuore… un membro con le zampe spelacchiate, le sopracciglia cespugliose e i denti tartarosi!

 

26 giugno 2012

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