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5 motivi per cui è importante leggere fin da piccoli

In occasione della Settimana Nazionale Nati per Leggere vi proponiamo 5 buoni motivi per cui è importante leggere in età precoce.

MILANO – La lettura quotidiana al bambino è un’attività che richiede poco tempo e impegno ed ha numerosi effetti positivi a lungo termine, a diversi livelli: non solo cognitivo e linguistico, ma anche emotivo e relazionale, sociale ed economico. In sintesi, questa pratica è uno strumento valido per offrire al bambino una vita migliore. In occasione della Settimana Nazionale Nati per Leggere, in programma dal 14 al 22 novembre per tutelare il diritto alle storie di tutte le bambine e di tutti i bambini, vi proponiamo 5 buoni motivi per cui è importante leggere in età precoce.

VOCABOLARIO RICCO – Il vocabolario di un bambino, esposto sin dalla più tenera età agli stimoli e ai benefici della lettura, sarà sicuramente più ricco e più vario e sotto l’aspetto cognitivo. Questa profonda proprietà del linguaggio corrisponderà a maggiori capacità di comprensione, a un quoziente intellettivo più elevato, a una futura capacità di lettura più fluente e a un più profondo desiderio di apprendere. La lettura condivisa stimolerà la sua curiosità e gli effetti di un intervento precoce avranno ulteriori benefici anche a lunga distanza.

SVILUPPO COGNITIVO – Gli effetti cognitivi della lettura sono notevoli e si spiegano, da un punto di vista biologico, con le evidenze sulla plasticità del cervello del bambino nei primi mesi e anni di vita e sugli effetti, di stimoli ed esposizioni precoci. Esistono dei cosiddetti “periodi critici” nei primi mesi e anni di vita nei quali alcune funzioni si sviluppano maggiormente, come ad esempio quelle relative alla vista e all’udito e quelle relative al linguaggio e alla produzione verbale. Le abilità cognitive associate alla condivisione del libro, come la memoria, la creatività, la comprensione, nominare e indicare le figure, assicurano che le connessioni cerebrali persistano.

SVILUPPO LINGUISTICO – Con la lettura il bambino si appropria lentamente della lingua materna, delle sue parole, della sua forma e della sua struttura. Questo gli serve per costruire le proprie strutture mentali, per capire i rapporti (io e gli altri, io e le cose) e le distanze spazio-temporali. Inoltre il bambino impara a riconoscere le lettere, a capire che le parole stampate rappresentano il mondo del parlato, a tenere un libro in mano, a girare le pagine e a iniziare dalla parte giusta. Pertanto la lettura influisce sullo sviluppo delle competenze emergenti nell’acquisizione della capacità di leggere, in particolare, sullo sviluppo e sulla conoscenza del linguaggio orale e scritto e sulla competenza fonologica.

SVILUPPO RELAZIONALE – Nel semplice atto dell’adulto che legge con il bambino in braccio si concretizza un’esperienza densa di amore, dedizione, partecipazione, empatia. Questa esperienza totalizzante connota la relazione di unicità, perché promuove la sua natura essenziale di aiuto nella costruzione dell’identità del bambino. La lettura promuove il contatto visivo “faccia a faccia”, così rilevante per l’attaccamento, e quello fisico dello stare seduti in braccio all’adulto.

SVILUPPO EMOTIVO – Il processo di riconoscimento delle emozioni è estremamente importante e profondo e non riguarda puramente un semplice apprendimento cognitivo. Come fa un bambino a capire le proprie emozioni – paura, tristezza, rabbia, gelosia, tenerezza, curiosità, sorpresa, gioia, noia? Può farne esperienza diretta ma, affinché questa sia da lui riconosciuta come vera, il bambino ha la necessità di sapere che anche il genitore la sente e quindi la comprende e la condivide. Dal punto di vista emotivo, la lettura in famiglia aiuta il bambino a riconoscere e concettualizzare le emozioni sia degli altri sia le proprie. I bambini “si rivedono” nei personaggi di una storia e come tali cercano prima di conoscere e riconoscere ciò che “provano”, imparando a gestire le emozioni. Anche attraverso la lettura e l’immedesimazione nei personaggi il bambino individua le emozioni. Il bambino capisce che quel sentire riguarda anche altre persone, che le emozioni hanno un senso e si possono comunicare, condividere, riconoscere e rispettare.

BENEFICI A LUNGO TERMINE – I Programmi che si occupano dei bisogni di base dei bambini come lo sviluppo emotivo, intellettuale e sociale, favoriscono lo sviluppo delle capacità e influiscono sulla vita da adulto. In particolare, questi programmi possono cambiare il destino di bambini deprivati delle opportunità di crescita e sviluppo che altri più fortunati posseggono. La lettura determina l’esperienza di apprendimento e segna fortemente la carriera scolastica perché una buona preparazione alla lettura è fonte di autostima, interesse, partecipazione attiva a scuola. L’apprendimento è facilitato, il bambino è incoraggiato e sperimenta eventi di successo che favoriscono un proseguimento ottimale del percorso scolastico. Al contrario il bambino con difficoltà avrà meno autostima, sarà più annoiato, più frustrato con il conseguente aumento di rischio di assenze e abbandono della scuola.

ALFABETIZZAZIONE IN FAMIGLIA – Negli ultimi anni vi è un crescente interesse della comunità scientifica internazionale riguardo le potenzialità degli interventi di precoci, da realizzarsi nei primi tre anni di vita come presupposto dello sviluppo ottimale delle capacità intellettive ed emotive del bambino. Tali azioni non sono solo il risultato di “istruzioni dirette” ma anche prodotto di un ambiente stimolante e responsivo, all’interno del quale il libro gioca un ruolo fondamentale. Negli anni Novanta negli Stati Uniti si è sviluppato il concetto di family literacy (in italiano il termine “literacy” può essere tradotto con “alfabetizzazione”, quindi “alfabetizzazione in famiglia”) che valorizza e promuove la fondamentale funzione della famiglia nella pratica di lettura al bambino. Gli effetti a lungo termine della literacy riguardano gli aspetti economici della famiglia e di un Paese. La capacità di literacy infatti ha un impatto sulla crescita economica. L’istruzione si misura in termini di prospettive individuali di lavoro, guadagni individuali e crescita economica globale.

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