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Mauro Covacich, ”Nel mio libro trasformo in letteratura aspetti di vita quotidiana che di solito non trovano posto”

Diciassette racconti nel segno della grande tradizione novellistica italiana: una linea ideale che dal Decameron di Boccaccio porta fino ai Sillabari di Parise: a Pordenonelegge Mauro Covacich presenta, edito da Bompiani, La sposa...

PORDENONE – Diciassette racconti nel segno della grande tradizione novellistica italiana: una linea ideale che dal Decameron di Boccaccio porta fino ai Sillabari di Parise: a  Pordenonelegge Mauro Covacich presenta, edito da Bompiani, La sposa.  Si tratta di  una serie di racconti, ma in realtà – spiega l’autore – è un unico flusso di pensieri sul presente che parte idealmente da Anomalie , una raccolta del 1998 ed è tanto forte il legame che il primo titolo pensato per la raccolta doveva essere inizialmente Nuove anomalie”.  

SPOSARE IL MONDO – Poi invece è stata la storia di Pippa Bacca a conquistare Covacich. L’artista milanese morta nel 2008 in Turchia, mentre attraversava 11 Paesi teatro di guerra, ha lasciato molti interrogativi allo scrittore, a partire dal gesto artistico di “sposare il mondo” per arrivare fino a chiedersi che relazione c’è fra forma e sostanza di una sposa. Pippa Bacca protagonista di uno dei 17 racconti del libro, appare anche in altri momenti, e cosí emerge l’intenzione dello scrittore il quale parla di “un andamento carsico, un filo sotterraneo che momentaneamente si nasconde per poi riapparire in superficie”, di creare un continuum, a cui lui – Mauro Covacich – partecipa in prima persona, come attore in scena che racconta quello che vede e che ha assimilato nel suo vissuto. Metaforicamente, citando un pensiero di Celine, Covacich mostra al pubblico una nave, ma non si ferma qui, e descrive anche il suo interno, la sala macchine. Sono piccole storie che nascono dalla realtà e dalla cronaca e che soprattutto lo toccano da vicino: “l’incanto è nell’esercizio di trasformare , attraverso l’immaginazione , in letteratura alcuni aspetti della vita quotidiana che di solito nella letteratura non trovano posto”.

LA PASSIONE PER L’ARTE CONTEMPORANEA – La raccolta consente inoltre allo scrittor di mettere in evidenza un altro aspetto della sua poliedrica personalità : la passione per l’ arte contemporanea, già evidente in nuce dei suoi primi libri come l’introvabile Colpo di lama, dove aveva scelto per la copertina un’opera di Gunter Brus,  fondatore dell’azionismo viennese.  La passione per l’arte si lega poi al tema della valorizzazione e dello studio del corpo e della fisicità, tema che è stato anche oggetto della sua performance L’umiliazione delle stelle: “ In quell’occasione – spiega Covacich –  ho fatto uscire un personaggio da un mio libro e ho indossato i suoi panni, quando invece solitamente succede il contrario”. L’io autore insomma è pervasivo nell’opera di questo scrittore.

LA RIEDIZIONE DI PIER ANTONIO QUARANTOTTI GAMBINI – A proposito di fisicità: insieme a Elisabetta Sgarbi, direttrice editoriale di Bompiani, Covacich ha infine annunciato il lancio di una nuova  riedizione che riporterà nelle librerie le opere di Pier Antonio Quarantotti Gambini, secondo Covacich lo scrittore che esprime la triestinità attraverso edonismo e fisicità appunto con uno stile molto godibile. Il lancio è previsto a primavera 2015, in occasione del 50esimo anniversario della morte di Quarantotti Gambini, e del 50esimo compleanno di Covacich.

Alessandra Pavan

26 settembre 2014

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