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Lello Gurrado, ”Il mio fulmine è un eroe della realtà perchè risponde alla violenza con la creatività”

Un eroe che non risponde alla violenza con la violenza, ma con l'inventa, con l'aiuto di un professore illuminato, un ragazzo di diciotto anni, sognatore con una gran voglia di imparare, capire, crescere. Parliamo di Fulmine...

MILANO – Un eroe che non risponde alla violenza con la violenza, ma con l’inventa, con l’aiuto di un professore illuminato, un ragazzo di diciotto anni, sognatore con una gran voglia di imparare, capire, crescere. Parliamo di Fulmine, il personaggio ‘positivo’ creato da Lello Gurrado e che la Marcos y Marcos ha ritenuto che fosse utile e costruttivo promuovere nelle scuole attraverso laboratori di scrittura rivolti al ragazzi. Un modo per spiegare agli studenti come il mestiere del giornalista si possa conciliare con quello dello scrittore. ci parla del libro e dello stesso progetto, già partito nelel scuole milanesi, lo stesso autore.

Come nasce l’idea per il personaggio di Fulmine?

Fulmine nasce  da una riflessione sulla realtà di oggi e dal conseguente desiderio di denunciare un malessere sociale che, a mio parere, diventa ogni giorno più preoccupante. 

 

Eroe della realtà: perché questa definizione?

Perché è un eroe chi, ai nostri tempi, si batte, come fa Fulmine, per sconfiggere il razzismo, le morti bianche, le ingiustizie. È un eroe, soprattutto, perché non risponde alla violenza con la violenza, ma inventa, con l’aiuto di un professore illuminato, una risposta di massa straordinariamente efficace violenta come impatto, ma al tempo stesso  pacifica.

 

Nonostante la storia, ed i libri, ci insegnino quali sono stati gli errori del passato, certe problematiche all’interno della società odierna continuano a presentarsi. Come se lo spiega?

Certe problematiche si presenteranno sempre, perché è questa la natura umana. In questo momento storico, inoltre, i conflitti sociali sono acuiti dalle difficoltà economiche che gravano sulla società. Viviamo una fase in cui prevale l’egoismo. L’estraneo, il diverso, è considerato un potenziale rivale che può rubarti il lavoro e la pagnotta.

 

Dal libro al laboratorio di scrittura per le scuole. Come nasce questo progetto?

È un’iniziativa della Marcos y Marcos, la casa editrice. Fulmine è un ragazzo di diciotto anni, se fosse nato in un contesto diverso frequenterebbe anche lui il liceo, è un sognatore con una gran voglia di imparare, capire, crescere. È un personaggio ‘positivo’ e la Marcos y Marcos ha ritenuto che fosse utile e costruttivo promuovere il libro nelle scuole. Io naturalmente ha accolto con entusiasmo la proposta ed è stata l’occasione per spiegare agli studenti come il mestiere del giornalista si possa conciliare con quello dello scrittore. Io ho fatto il giornalista per decenni e mi sforzo di spiegare che la cronaca offre ogni giorno spunti per storie appassionanti che possono diventare trame di un libro.  

 

Qual è il riscontro e l’interesse riscontrato da parte degli alunni?

Il primo impatto è stato estremamente positivo. Il liceo artistico Caravaggio di Milano ha insegnanti illuminati e moderni che operano per aprire il più possibile la mente dei ragazzi e, da quel che ho potuto rilevare, mi pare che i risultati siano confortanti. Sono ragazzi che leggono molto – Harry Potter, va beh, è l’età… – e hanno parecchie curiosità.

30 ottobre 2014

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