PORDENONE – A Pordenonelegge, Katherine Pancol ha raccontato l’episodio che le ha ispirato Muchachas, una storia unica divisa in tre volumi, il primo appena pubblicato da Bompiani e presentato a Pordenone in anteprima (gli altri due seguiranno a distanza di un mese l’uno dall’altro). La trilogia racconta la storia di tre donne, tra la Francia, Londra e gli Stati Uniti, che combattono per difendere la propria autonomia e affermare il loro talento. ‘Questi tre libri sono nati non come una trilogia, ma come un’unica storia – ha esordito la scrittrice – dall’urgenza di riflettere su come una donna può sopportare la violenza di un uomo, spesso il compagno o il marito.
L’EPISODIO DA CUI NASCE LA TRILOGIA – ”Mi trovavo nei pressi di Lourdes per un matrimonio. Faceva caldissimo e per strada non c’era nessuno. I miei amici si erano allontanati e io ero rimasta sola. Stavo leggendo il giornale seduta in un bar quando vedo arrivare una coppia: lei bellissima, una sorta di Brigitte Bardot con i capelli neri. Il marito, invece, era un ometto sottotono. Con loro c’erano i due figli. Si sentiva che fra di loro c’era un’atmosfera carica di tensione. A un certo punto, lui ha cominciato a parlarle, il tono di voce che diventava sempre più alto. Finché le diede uno schiaffo fortissimo, poi un altro. Io rimasi a guardare, incapace di muovere un solo muscolo. La donna si risistemò gli occhiali da sole come se non fosse successo niente. I bambini chiesero al padre che cosa avesse fatto la mamma: ‘Se voi non lo sapete, lei lo sa’, rispose lui. Poi lei si alzò per andare in bagno e io la seguii per parlarne. Ma arrivò anche il marito, mi prese e mi sbattè contro il muro. Negli occhi di lei lessi: ‘Vattene, altrimenti mi ammazza’. Quello sguardo mi impressionò tantissimo”. Da questo episodio è nata la storia di Muchachas.
La Pancol ha aggiunto che la violenza sulle donne è talmente diffusa che non ha neppure avuto bisogno di contattare associazioni che si occupano di donne maltrattate o abusate per raccogliere testimonianze per il suo romanzo. “Pur vivendo in un paesino di poche centinaia di abitanti, parecchie mi hanno raccontato di aver subito violenze simili a quella che descrivo nel libro”. “In Francia, ha aggiunto, ogni due giorni una donna muore per le conseguenze delle botte”.
LE DONNE SI COLPEVOLIZZANO – “ In qualche modo, però – aggiunge la scrittrice – molte donne si autocolpevolizzano e pensano di essere la causa legittima della violenza , perché provocanti o sciocche”. Cosi accade a Léonie, la protagonista del suo romanzo, che subisce violenza già la prima notte di nozze ed invece di scappare, si chiede dove ha sbagliato. Questa debolezza . in Léonie e nella realtà, spesso proviene da infanzie problematiche che poi determinano scarsa autostima ed arrendevolezza.
Da dove viene invece la violenza maschile? “ Nel romanzo –conclude Katherine Pancol – il protagonista la spiega come una rabbia repressa tutta la vita. Perché? Anche nel mondo vero esistono uomini che sentono minacciato il proprio ruolo di maschi onnipotenti e riversano su donne e figli le loro frustrazioni, attraverso la violenza”.
Alessandra Pavan
22 settembre 2014
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