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Isabel Allende, “Per me l’amore è straordinario a tutte le età”

Isabel Allende è uscita in libreria con "L'amante giapponese", ieri Pisapia le ha consegnato il Sigillo della città di Milano in occasione dell'inaugurazione di Bookcity

MILANO – Pochi giorni fa è uscito in libreria il nuovo libro di Isabel Allende, “L’amante giapponese”. Ieri sera il sindaco di Milano Giuliano Pisapia le ha consegnato il Sigillo della città in occasione dell’inaugurazione di Bookcity 2015. Per questa occasione abbiamo parlato con l’autrice a poche ore da questo importante evento.

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L’AMORE E’ IL TEMA PRINCIPALE DELLA STORIA – “L’amore non ha barriere, come la passione, è straordinario a tutte le età.” Con queste parole Isabel Allende ha parlato del suo ultimo libro e ha aggiunto: “Non voglio trasmettere nessun messaggio con questa storia, in generale da lettrice non mi piace che venga imposto un messaggio”. Un amore straordinario, quindi, quello che prova e che ha provato l’ottantenne Alma, un amore che non si è mai spento.

 

LA SUA VITA – “Sono diventata scrittrice quasi senza volerlo, è capitato. Ho scritto una lettera a mio nonno che stava per morire che poi è diventata un libro, non ho deciso a tavolino di diventare una scrittrice”. Isabel Allende, che ha vissuto da rifugiata gran parte della sua vita, ha poi aggiunto: “Non ho paura della morte, ma voglio una morte con dignità e senza dolore”. Infine ha concluso affermando che proprio l’amore, protagonista del libro, è l’aspetto che l’ha entusiasmata di più durante la sua vita, così come l’avidità che muove il mondo è ciò che l’ha più delusa.

 

L’AMANTE GIAPPONESE – L’amante giapponese di Isabel Allende verte su una storia d’amore che spazia nel tempo e in vari paesi del mondo. Alma Belasco è un’ultraottantenne che sceglie di vivere i suoi ultimi anni nella casa per anziani Lark House, vicino San Francisco. “Nel mio libro non c’è sesso, c’è erotismo perchè lo trovo molto più interessante”. Ed è proprio questo che emerge nella storia d’amore  raccontata da Alma che ripercorre l’infanzia con Ichi e poi l’irrompere nelle loro vite della Seconda Guerra Mondiale. La trama del nuovo romanzo di Isabel Allende si snoda allora tra la realtà dei campi di prigionia per giapponesi alla difficoltà di un amore nato al momento sbagliato. E l’autrice è orgogliosa di aver parlato di cui si parla poco in America e nel mondo ovvero “i campi di prigionia statunitensi per gli americani di origine giapponese, in cui 120 mila persone furono rinchiuse per circa 4 anni e mezzo dopo l’attacco a Pearl Harbor”. “Non è un romanzo storico come miei altri libri – dice l’autrice – ma ho dovuto studiare davvero tanto per ricostruire al meglio l’ambientazione della storia che ho raccontato e sono contenta di aver fatto emergere qualcosa che pochi conoscono”.

 

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SULL’ATTUALITA’ – Sono preoccupata per l’emergenza migranti, ma senza dubbio il vostro futuro sarà meglio del mio passato”. Infine difende l’operato di Obama, ma dice che Hilary Clinton sarebbe degna di prenderne il posto perché “è una donna che agisce come un uomo”.

IL SIGILLO DELLA CITTA’ – Ieri sera, Isabel Allende ha inaugurato Bookcity ricevendo il Sigillo della Città di Milano direttamente dal sindaco Pisapia per “Il suo amore per la vita, capace di contagiare tutti”. La serata inaugurale è proseguita con il dialogo tra la celebre scrittrice e la giornalista Barbara Stefanelli, in un incontro dal titolo “La magia della scrittura”. Tra ironia “Odio le donne alte, le poche presenti nei miei libri le faccio morire prima della 60ma pagina!” e momenti di riflessione “la scrittura rende memorabile l’amore, oggi con whatsapp, sms e mail si perde un po’ qualcosa”, la serata è andata avanti con un pubblico visibilmente partecipe ed emozionato dalle parole della scrittrice.

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