Con il ritrovamento di un inedito carteggio si apre un nuovo straordinario panorama nella storia intima, culturale e artistica del Grande Metafisico Giorgio de Chirico. La pubblicazione di un centinaio di lettere dellโartista alla fidanzata Antonia Bolognesi, conosciuta e frequentata durante il suo soggiorno nella โFerrara delle sorpreseโ (1915-1918), rivelano una nuova prospettiva in cui contestualizzare questo periodo cosรฌ particolare nella vita dellโartista, neo-soldato con mansioni da scritturale.
MILANO – Proprio nellโanno del Centenario dellโarrivo di de Chirico a Ferrara – dove per lโoccasione, a fine novembre, verrร inaugurata una mostra a Palazzo dei Diamanti – si apre con una straordinaria scoperta allโinsegna dello studio e della ricerca sullโopera del Grande Metafisico. Proprio nella cornice della cittร , le cui โsplendide apparizioni di spettralitร e bellezza sottileโ ha ispirato nuovi temi tra cui gli Interni metafisici, i Trovatori e le Muse inquietanti, il pronipote, Eugenio Bolognesi, fornisce un nuovo e quanto mai insolito strumento di indagine. In parallelo a una cosรฌ bella storia dโamore tra giovani, con progetto di matrimonio (che non si attuerร ), emergono anche nuove notizie sulla situazione professionale di de Chirico nellโimmediato dopoguerra, che permettono una diversa ed ulteriore conoscenza sia sul piano personale che su quello artistico e professionale.
Eugenio Bolognesi, cosรฌ commenta lโeccezionale scoperta della corrispondenza: โAbito a Ferrara, dove sono nato e dove, un giorno di novembre del 2011, memore del fatto che in famiglia si favoleggiava di un fidanzamento della sorella di mio nonno, Antonia Bolognesi con Giorgio de Chirico, e dopo che il carteggio รจ rimasto nascosto (e mai letto!) per rispetto, ho chiesto al parente che lo aveva e ho realizzato questo scoopโ.
IL LIBRO – Eugenio Bolognesi, noto professionista ferrarese, porta alla luce questo carteggio amoroso, completamente inedito, tra Giorgio de Chirico e la prozia Antonia Bolognesi, per lโartista la mitologica Alceste, la moglie ideale. Il libro โAlceste: una storia dโamore ferrarese. Giorgio de Chirico e Antonia Bolognesiโ, edito da Maretti, รจ stato presentato allโinterno della programmazione di ArteFiera a Bologna, davanti ad un folto pubblico. La pubblicazione di un centinaio di lettere dellโartista alla fidanzata Antonia Bolognesi, conosciuta e frequentata durante il suo soggiorno nella โFerrara delle sorpreseโ (1915-1918), rivelano una nuova prospettiva in cui contestualizzare questo periodo cosรฌ particolare nella vita del pittore, un momento cruciale dell’evoluzione pittorica del maestro di Volos. Il libro include la trascrizione integrale di 125 documenti, tra cui 104 lettere e cartoline di Giorgio de Chirico indirizzate ad Antonia Bolognesi; numerose fotografie dโepoca; copie anastatiche dei manoscritti.
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LE LETTERE – โNel libro presento tutto il carteggio, con una cinquantina di lettere – le piรน interessanti – che narrano dellโamore tra i due, di cui in pratica nessuno sapeva nullaโ racconta Bolognesi. โMia zia รจ stata la musa dichiarata – dal Maestro – in tutto il periodo piรน fecondo di de Chirico stesso. Le stesse โMuse inquietantiโ (titolo della prima ora โLe vergini inquietantiโ) forse non casualmente raffigurano il Castello di Ferrara ove Antonia Bolognesi lavorรฒ in Provincia tutta la vita. Lei infatti, che ho ben conosciuto, mai cessรฒ di amarlo. Grazie al carteggio un altro mistero รจ stato svelato: lโidentitร di Alceste che, contrariamente a quanto ipotizzato fino ad ora dai critici dellโarte, รจ mia zia Antoniaโ, conclude lโautore ferrarese. La vicenda intima della famiglia Bolognesi nella figura di Antonia (per lโartista la mitologica Alceste โ la moglie ideale) viene qui trattata da Eugenio Bolognesi con squisita sensibilitร al fine proprio di lasciare la parola a Giorgio de Chirico e per far emergere il valore intrinseco delle lettere inedite.
Inoltre, nel libro sono presenti anche commenti inediti su Filippo De Pisis, Ardengo Soffici, Max Ascoli, ed altre chicche di una storia tenerissima, che Bolognesi ha iniziato a scrivere un pomeriggio di novembre del 2011, e che ora, sempre con grande rispetto, ha voluto dare alla luce.
8 febbraio 2015
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