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Federico Baccomo, “Woody è il mio libro più personale”

In occasione di Bookcity Federico Baccomo presenta il suo nuovo libro "Woody", edito da Giunti Editore

MILANO – Federico Baccomo ha presentato il suo nuovo libro “Woody“. Un libro tutto particolare che ha già attirato l’attenzione di molti. Particolare perché? Perché la storia è raccontata attraverso gli occhi di un cane di razza basenji di nome Woody, in omaggio al grande Woody Allen, punto di riferimento comico per l’autore. Vediamo insieme le gli aspetti più interessanti emersi dall’incontro con lo scrittore milanese a poche ore dalla sua partecipazione a Bookcity.

WOODY – “Se guardi la realtà dagli occhi di un cane come in Woody, vedi con uno sguardo ingenuo tutto ciò che è normale”. Baccomo riassume così il concetto di fondo che rende speciale il suo libro. “Mi è sempre piaciuto narrare le mie storie dalla prospettiva di qualcun altro, l’ho fatto in tutti i miei romanzi e questo mi permette di dire attraverso i miei personaggi ovviamente anche quello che penso, c’è molto di me in questo libro, è il mio libro più personale.” Scopriamo poi che la razza scelta per il suo protagonista canino non è per nulla casuale. Un basenji, un cane che ha sempre voglia di fuggire, ma che si dice capisca molto il suo padrone, un cane che quando lo si guarda negli occhi cerca di capire cosa gli vuoi comunicare senza che pensi di trovarsi davanti a una sfida.

LE ILLUSTRAZIONI – “Voglio ringraziare Sanna per le illustrazioni e Giunti per averle permesse, non tutte le case editrici accettano le illustrazioni in un libro, ma in questo caso mi sono state addirittura proposte.” E’ davvero entusiasta Baccomo per le illustrazioni per cui ha lasciato mano libera ad Alessandro Sanna, una soddisfazione che si allarga anche alla copertina in generale.

UN LINGUAGGIO NUOVO – Lo scrittore ha confessato di aver scritto il libro in pochi mesi, ma l’aspetto che gli ha portato via più tempo è stata l’elaborazione di un linguaggio del tutto nuovo. Il linguaggio di un cane umanizzato di nome Woody: “Ho creato un linguaggio nuovo, il più semplice possibile per il mio piccolo basenji, come se fosse quello di un bambino, ho usato termini semplici”.

WOODY AL CINEMA ? – I primi due libri di Baccomo sono diventati due film, Woddy potrebbe finire sullo schermo cinematografico? Certamente c’è la volontà dell’autore, non solo per l’importante tematica trattata della violenza sulle donne, ma anche perché, per l’impostazione del libro, emergerebbe davvero qualcosa di originale. L’autore non sa ancora se portare Woody al cinema sia possibile, ma ci sta provando, alcuni registi si sono già informati e fra poco potremmo avere ulteriori notizie in questo senso.

 

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