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Donato Carrisi, “ Il male è il motore di tutto”

Perché siamo così attratti dal male? Probabilmente perché è un elemento imprescindibile, a cui nessuno di noi riesce a fare a meno. O forse perché a raccontarlo così bene è Donato Carrisi che ha partecipato lo scorso fine settimana all’evento letterario più grande...

Grande ospite atteso a Milano, in occasione di BookCity, Donato Carrisi autore de “Il cacciatore del buio”, l’ultimo thriller che ha tenuto con il fiato sospeso milioni di lettori

MILANO – Perché siamo così attratti dal male? Probabilmente perché è un elemento imprescindibile, a cui nessuno di noi riesce a fare a meno. O forse perché a raccontarlo così bene è Donato Carrisi che ha partecipato lo scorso fine settimana all’evento letterario più grande di Milano: BookCity. Per chi si aspettava una semplice presentazione del suo ultimo libro “Il cacciatore del buio”, Carrisi ha lasciato davvero tutti senza parole accogliendo il pubblico con un vero e proprio spettacolo fatto di parole, suoni e immagini

IL CACCIATORE DEL BUIO – Più che scrittore e sceneggiatore, Donato Carrisi è un vero e proprio showman che, grazie anche al suo aspetto – se ci possiamo permettere – così inquietante riesce davvero a ipnotizzare il pubblico. Donato Carrisi è da anni lo scrittore di thriller italiano più venduto nel mondo. Il suo obiettivo, afferma, non è creare mostri, ma evocare il fascino del male, scatenando la paura insita in ogni essere umano. Come nasce “Il cacciatore del buio”? Da un episodio vissuto in prima persona proprio dall’autore: “Ero a Roma in visita ai musei Vaticani e un’ora prima del previsto, dell’orario di chiusura ufficiale, ci hanno tutti fatti uscire. Non si è mai saputo perché. E’ da lì che ho fatto partire il romanzo, dando la mia personalissima spiegazione all’accaduto.”

DONATO CARRISI, IL MEDICO LEGALE DEL THRILLER – Donato Carrisi, oltre che ad essere uno degli scrittori più amati in Italia e più tradotto all’estero, è anche – come lui stesso si definisce – un medico legale delle letteratura: “Spesso, per scrivere i miei libri parto da un fatto di cronaca che analizzo minuziosamente, come se fossi un medico legale”.

GLI ADATTAMENTI TELEVISIVI – “Io scrivo per immagini, quindi mi piace molto quando i miei libri approdano anche sullo schermo – spiega Carrisi – il complemento più bello che ho ricevuto, per esempio, è quando un ragazzo mi ha detto che i miei libri sono in 3D”.

18 novembre 2014

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