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Ago Panini, ”Leggere può cambiare il mondo. Molto più del rock!”

Leggere, sapere, aiuta a non essere vulnerabili. Più sai, meno ti puoi far fregare. E' quanto affermato da Ago Panini, musicista, regista, pubblicitario e da oggi anche scrittore. Nel suo libro d’esordio, ''L’erba cattiva'', uscito recentemente per Indiana, l'autore racconta la sua giovinezza, la sua passione per il rock e le esperienze vissute con la sua band sullo sfondo della Milano degli anni Ottanta...

Il musicista, regista e pubblicitario esordisce come scrittore con “L’erba cattiva”, il libro in cui racconta gli anni della sua giovinezza

Leggere, sapere, aiuta a non essere vulnerabili. Più sai, meno ti puoi far fregare. E’ quanto affermato da Ago Panini, musicista, regista, pubblicitario e da oggi anche scrittore. Nel suo libro d’esordio, “L’erba cattiva”, uscito recentemente per Indiana, l’autore racconta la sua giovinezza, la sua passione per il rock e le esperienze vissute con la sua band sullo sfondo della Milano degli anni Ottanta.

Da cosa nasce l’idea di questo libro?

Tanti anni fa ho suonato in una band. Così una sera, per caso, incontrando alcuni vecchi ‘compagni d’armi’ ci siamo messi a ricordare, e a ridere. Qualcuno mi ha detto: dovresti farci un film. E  io che da poco avevo concluso l’esperienza del mio primo lungometraggio (‘Aspettando il Sole’), ho pensato che magari cominciavo provando a scrivere qualche racconto. Questi racconti, girando per mail, sono finiti non so come anche a Bernardino Sassoli, neo editore con Indiana Edizioni, che mi ha contattato lanciandomi una sfida: se lo finisci, te lo pubblico. E così è stato!

E’ più facile scrivere un libro o realizzare uno spot pubblicitario?

Quando scrivi un libro sei tu, le tue ricerche, la tua fantasia. Quando realizzi un commercial, non sei mai solo. Entrambe le situazioni vanno gestite. Nell’interazione costante (e a volte selvaggia) che sta alla base della costruzione di un commercial c’è molta energia e molto confronto creativo stimolante. In un lavoro solitario tutta questa energia, tutti questi “rimbalzi’ creativi devi cercarteli dentro di te. Non saprei dire quali dei due sia un procedimento più complesso. Sono entrambi decisamente coinvolgenti.

Ha pensato ad una trasposizione cinematografica dell’opera?

Come dicevo qualche riga fa, l’idea nasce dal ‘fare un film’ di quell’esperienza musicale di tanti ani fa. Ora che però “L’Erba Cattiva”  è un libro non so se vorrei vederne il film. In un libro ciascun lettore ci mette i cast che vuole. E così è anche per me. Una volta fissate su pellicola, le immagini perdono di fertilità, in qualche modo. Anche se certo acquistano ‘universalità’. Vedremo. Comunque è qualcosa che mi gira per la testa.

Nel booktrailer del libro, lei chiede ad autorevoli cantanti se il rock può ancora cambiare il mondo. Secondo lei, leggere di più può aiutare a cambiare, se non il mondo, almeno l’Italia?


Leggere, sapere, aiuta a non essere vulnerabili. Più sai, meno ti puoi far fregare. L’ignoranza è stata coltivata da chi ci ha governato per anni, perché rende tutto più semplice. Le risposte possono diventare ‘bianco’  e ‘nero’, il cattivo può diventare ‘l’immigrato’ (o peggio), eccetera. Solo chi sa, solo chi legge, solo chi continua a porsi domande, sa che le risposte non sono mai così semplici, e che la semplificazione drammatica delle realtà rischia di portare a conflitti ideologici (come si è ridotto il discorso politico da noi) sterili e pericolosi. Leggere può cambiare il mondo. Molto più del rock!

 

15 luglio 2012

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