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10 scrittori americani innovativi, che puntano a rivoluzionare il mondo dei libri

Indipendentemente dal vostro genere preferito, l’Huffington Post consiglia diversi scrittori da seguire se si vuole dare una scossa alle proprie abitudini di lettura. I loro nomi ed i loro volti forse non vi diranno nulla, ma c'è chi giura dall'altra parte dell'oceano che i loro libri...

Indipendentemente dal vostro genere preferito, l’Huffington Post consiglia diversi scrittori se si vuole dare una scossa alle proprie abitudini di lettura. I loro nomi ed i loro volti forse non vi diranno nulla, ma c’è chi giura dall’altra parte dell’oceano che i loro libri e la loro scrittura faranno discutere in tutto il mondo.

MILANO – E’ facile per uno scrittore essere indicato come rivoluzionario da un contemporaneo, un editore, un editor o un collega (un’azione così comune che, infatti, rende difficile distinguere i nuovi dai vecchi). E mentre la ‘novità’ non dovrebbe essere la discriminante per giudicare se un libro è di valore o meno, vale la pena notare quando un autore sfida le convenzioni, introducendo possibilmente nuove modalità di narrazione. Indipendentemente dal vostro genere preferito, l’Huffington Post consiglia diversi scrittori da seguire se si vuole dare una scossa alle proprie abitudini di lettura. I loro nomi ed i loro volti forse non vi diranno nulla, ma c’è chi giura dall’altra parte dell’oceano che i loro libri e la loro scrittura faranno discutere in tutto il mondo.
 
Nell Zink – Ha pubblicato il suo primo libro, dopo 50 anni, lavorando con coraggio contro l’idea che essere un buon scrittore significa essere dotato di una sorta di genio ereditato dalla scuola elementare in poi. Invece d’aver studiato presso le più importanti università e master di scrittura, Nell Zink conduce una vita affascinante come attivista. Se non altro, è una donna coraggiosa.
 
Merritt Tierce – Tierce è stata premiata dalla National Book Foundation ‘5 Under 35’, e giustamente. Il suo romanzo, Love Me Back, è la storia difficile ma grintosa di una cameriera che lavora a Dallas, la cui vita viene rapidamente travolta da una spirale. Tierce riesce ad aggirare gli stereotipi in cui spesso si cade quando si parla delle persone più sfortunate, e crea invece crea un lavoro sentimentale ed  entusiasmante.
 
Amelia Gray – Gray viene dal mondo dei flash fiction (storie lunghe con meno di  1.000 parole). Ciò le permette di sapere come descrivere una scena molto breve, ma profondamente emotiva. Lei riesce a districarsi tra violenza, umorismo, disagio, trama avvincente, dando vita a storie molto brevi, ma avvincenti. Tra le donne che rompono i confini di genere, scrivendo su temi e stati d’animo una volta riservati agli scrittori uomini, lei è senza dubbio la più audace.
 
Roxane Gay – Potrebbe essere un’orgogliosa femminista, ma la sua scrittura ha poco a che fare con quella di Sheryl Sandberg. La sua raccolta di saggi, Bad Feminist, una gradita aggiunta al coro di voci sul tema, offre un’alternativa al genere per la sua schiettezza e onestà. Gay riesce a conciliare il suo punto di vista con osservazioni riguardanti la letteratura.
 
Eula Biss – Diversamente dalla maggior parte degli scrittori che si scagliano contro le cure mediche, Biss non punta solo il dito contro coloro che sono favorevoli, non citando studi e curiosità storiche che confutano chiaramente le loro idee. Raccontando la sua personale storia legata alla maternità, lei tenta di capire esattamente il motivo per cui una persona dovrebbe essere contro le cure mediche, e così facendo costruisce una storia che è in parte memoria, in parte inventata.
 
Maggie Nelson – Come Biss, Nelson sovverte completamente le convenzioni della memoria per creare una storia in cui fa da cornice la teoria attraverso la lente della sua vita personale. La vita personale di Nelson comporta la nascita e l’educazione di suo figlio, Iggy, e la sua relazione sentimentale con un artista, Harry Dodge. Raccontando come si sono innamorati, si confronta con la tendenza a credere che il linguaggio possa sufficientemente descrivere una persona, un rapporto, un sentimento.
 
Dave Eggers – Amato o odiato, Dave Eggers è un protagonista della letteratura americana. I suoi libri sperimentano i diversi modi di raccontare una storia, ma è il lavoro che sta facendo al di fuori della sua scrittura che ha fatto la differenza più grande. Ha creato la casa editrice “McSweeney’s”, che recentemente ha fatto la scelta notevole per cambiare il suo status di no-profit, ma ha anche fondato “826 Nazional”, un centro di scrittura creativa.
  
Patricia Lockwood – La tradizione che la poesia debba essere venerata come una meditazione tranquilla sulla verità e la bellezza della vita non è proprio quello che l’opera di Patricia Lockwood dimostra. Ha più di 50.000 followers su Twitter e crea memes esilaranti. Non si tratta, però, di una scrittrice sciocca e che punta al clamore gratuito; le sue parole roboanti contengono un messaggio, e apre la strada a tutti quei poeti che vogliono utilizzare il loro linguaggio per fare lo stesso.
 
Jeff VanderMeer – La trilogia di Southern Reach di VanderMeer è stato rilasciato sotto quello che gli editori definiscono il modello di Netflix. tutti e tre i libri sono usciti in un anno, a pochi mesi di distanza, consentendo ai lettori di leggerli velocemente piuttosto che attendere anni di attesa per leggere la conclusione della storia. L’autrice utilizza un approccio innovativo alla fantascienza: la storia è condotta più dai suoi personaggi e dalla loro psicologia piuttosto che dagli eventi.
 
Teju Cole – Teju Cole assomiglia molto ad un moderno flâneur, ma è molto più veloce e dalla scrittura scorrevole. Il suo romanzo “Open City” vede protagonista un uomo che riflette su questioni più filosofiche, mentre passeggiava in giro per New York, e il suo ancora più interessante quotidiano è intriso di osservazioni giornaliere del suo paese d’origine con estratti della storia letteraria e delle foto dello scrittore. Anche se lui da il suo meglio quando riflette tranquillamente, scrive in maniera concisa su Twitter, costruzione sia storie sia partecipando a dibattiti.
 
23 giugno 2015
 
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